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Passeranno ancora molti anni prima di poter viaggiare a bordo di auto a guida autonoma in grado di muoversi senza l’intervento di un pilota umano. Per arrivare allo scenario dell’auto robot occorrerà infatti fare quel salto epocale che separa l’attuale tecnologia della guida assistita (livello 1) e semi-autonoma (livello 2) dalla guida altamente automatizzata di livello 3, quella che dovrebbe essere su alcune strade del Vecchio Continente già da questo 2022.

In realtà parliamo di una situazione ipotetica perché anche a livello legislativo l’Europa non si è ancora dotata di uno strumento comune per consentire la guida automatizzata (livello 3 o superiore) su strada, delegando i singoli Stati membri a emanare leggi e regolamenti in merito e attribuendo la responsabilità alle Case costruttrici. I Paesi più avanzati in questo campo sono la Svezia, la Germania, la Francia e il Belgio che prevedono la sperimentazione su strade aperte al pubblico con un guidatore a bordo. Anche in Italia sembra muoversi qualcosa, ma se mancano le auto a guida autonoma le leggi servono a poco. Vediamo allora a che punto sono le varie Case auto e quando potremo lasciare alla vettura il compito di superare, sterzare, accelerare e frenare.

Mercedes

L’annuncio più recente è quello di Mercedes-Benz che per voce dell’ad Ola Kallenius che durante la presentazione dei risultati finanziari 2021 dice di voler introdurre la guida autonoma di livello 3 sulle vetture della Stella entro quest’anno, sia in America che in Europa e possibilmente anche in Cina.

Mercedes Drive Pilot

Il sistema che Mercedes chiama Drive Pilot sarà proposto nella prima metà del 2022 ai clienti tedeschi di Classe S e dell’elettrica EQS e richiederà sempre la presenza dietro il volante di un guidatore che potrà occuparsi di altro durante il viaggio, ma dovrà condurre la vettura quando questa lo richiede. Insomma, la guida altamente automatizzata prevista dal livello 3 previsto da SAE International sembra a portata di mano, laddove il codice della strada lo permetterà.

A detta di Mercedes il suo Drive Pilot utilizzato in autostrada permetterà al guidatore di:

“Non prestare attenzione al traffico e concentrarsi su altre attività come mettersi in comunicazione con i colleghi attraverso l’In-Car Office, navigare su internet o guardare un film.”

Nissan

A Nissan spetta però il primato di aver messo in vendita la prima auto con guida autonoma di livello 3, la Skyline venduta in Giappone dal 2019 con il sistema ProPILOT 2.0. Questo sfrutta la tecnologia Renesas R-Car SoC, sette telecamere, cinque radar e dodici sonar per creare una mappa 3D dell’ambiente circostante l’auto e permette la guida automatizzata in autostrada.

Nissan Leaf ServCity

Nissan Leaf ServCity

A questa si aggiungono poi diversi prototipi sperimentali tra cui la recente Nissan Leaf testata sulle strade di Londra nell’ambito del progetto ServCity.

Renault

Al momento Renault anticipa il suo futuro della guida autonoma e automatizzata con diversi concept presentati negli ultimi. Si tratta delle Renault EZ-GO, Morphoz, Symbioz, EZ-PRO ed EZ-Ultimo già proiettate verso il livello 4 della guida autonoma.

Renault Zoe Cab

Renault Zoe Cab

A questi si aggiungono i prototipi della Renault Zoe che dal 2017 percorrono le strade della Francia e hanno ormai raggiunto la seconda fase della sperimentazione all’interno del progetto SAM per l’utilizzo su strada dei taxi robotizzati.

Volvo

A un livello altrettanto avanzato di sviluppo sembra essere anche Volvo che pianifica l’avvio della fase di test per il suo sistema Ride Pilot che non viene descritto come una tecnologia di guida autonoma di livello 3, ma semplicemente “senza supervisione”. Il Ride Pilot farà il suo debutto sul nuovo SUV elettrico noto in questo momento col nome non ufficiale di Embla e sarà svelato nel corso del 2022.

Volvo Concept Recharge

Volvo Concept Recharge

Le prime sperimentazioni del Ride Pilot di Volvo, progettato con la società informatica Zenseact la collaborazione di Luminar per il sensore Iris LiDAR che fa parte del pacchetto da oltre venti sensori, partiranno quest’anno su strade e autostrade della California, Stato dove “il clima, le condizioni del traffico e il quadro normativo danno vita a un ambiente favorevole”. Per descrivere le potenzialità del Ride Pilot la Casa svedese annuncia:

“Quando è impostata la guida autonoma, Volvo Cars si assume ogni responsabilità della guida e il conducente può così rilassarsi”.

BMW

BMW farà debuttare la guida autonoma di livello 3 sulla nuova Serie 7 attesa nella seconda metà del 2022 e sarà offerta come optional. A seguire la stessa opzione sarà disponibile per BMW Serie 5, X5, X7 e l’elettrica iX.

Foto - Nuova BMW Serie 7, foto spia dei collaudi

Nuova BMW Serie 7, foto spia dei collaudi

Riguardo al sistema di guida autonoma firmate BMW, il responsabile dello sviluppo Frank Weber dice che “si tratta di un pacchetto di tecnologie per la guida autonoma di livello 3”, una combinazione di hardware e software che elaborano i dati venti volte più velocemente delle attuali BMW, grazie anche al contributo di Mobileye.

Stellantis

Partendo dalla guida autonoma di livello 2 e arrivando in prospettiva al livello 4 con aggiornamenti da remoto Over the Air è la tecnologia STLA AutoDrive sviluppata da Stellantis proprio con BMW che sarà sui primi modelli a partire dal 2024.

Prototipi Stellantis per la guida autonoma di Livello 3

Prototipi Stellantis per la guida autonoma di Livello 3

l’AutoDrive di Stellantis sarà affiancato anche dalla piattaforma tecnologica STLA Brain sulle prossime auto elettriche, sviluppata con Foxconn. Questo farà da base anche alle nuove sperimentazioni che Stellantis farà seguire al progetto L3Pilot il nuovo programma Hi-Drive fino al 2025 co-finanziato dalla Ue.

Hyundai

Lanciatissimo sul fronte della guida autonoma è anche il gruppo Hyundai che prevede per il 2030 una gamma interamente automatizzata e già sperimenta l’evoluto livello 4. In quest’ottica si posiziona anche il concept elettrico Seven col volante a scomparsa, oltre all’accordo con Aurora fatto da Hyundai e Kia.

Hyundai Ioniq 5 robotaxi

Hyundai Ioniq 5 robotaxi

Ancora non si è invece tradotta in realtà di serie l’auto di serie con guida autonoma di livello 4 promessa per il 2021 grazie alla collaborazione con Aurora. Proseguono invece i test negli Stati Uniti delle vetture marchiate Genesis che sperimentano la tecnologia di Motional, la startup creata da Hyundai e Aptiv che ha anche presentato la Ioniq 5 robotaxi.

Gruppo Volkswagen

Dopo aver offerto la guida autonoma di livello 3 sull’Audi A8 e averla poi tolta dai listini, il Gruppo Volkswagen guarda molto avanti in tema di auto robot. In avanzata fase di sviluppo è infatti il servizio di navette senza pilota Volkswagen ID.BUZZ AD per i servizi di mobilità della sua divisione MOIA e realizzati con l’aiuto di Argo AI.

Volkswagen ID.Buzz AD

Volkswagen ID.Buzz AD

Un’indiscrezione recentissima, ma ancora non confermata dalle parte, vorrebbe Volkswagen interessata all’acquisizione della divisione guida autonoma di Huawei.

Jaguar Land Rover

Anche il gruppo Jaguar Land Rover guarda al futuro della guida autonoma e lo fa collaborando con Waymo e con Nvidia. Quest’ultima partnership, in particolare, punta all’utilizzo della piattaforma Drive Hyperion sulle vetture inglesi a partire dal 2025.

Waymo Jaguar I-Pace a guida autonoma

Waymo Jaguar I-Pace a guida autonoma

Tesla

Curiosamente uno dei sistemi di guida semi-autonoma più famosi al mondo, l’Autopilot di Tesla, è ancora relegato al livello 2 della classificazione SAE. Anche il più recente Full-Self-Driving Beta reso disponibile in via sperimentale solo a un migliaio di selezionati clienti californiani, non sembra raggiungere il livello 3 della guida altamente automatizzata.

Tesla Model Y

Tesla Model Y

A livello di hardware Tesla si affida da sempre alle telecamere, ma alcuni prototipi sono stati avvistati su strada con diversi sensori LiDAR. Ancora non è chiaro se le elettriche di Elon Musk passeranno nei prossimi a questa tecnologia.

Ford

Ford, dopo anni di sperimentazioni, si prepara a fornire a Lyft una flotta di auto a guida autonoma, entro la fine del 2022 e con la collaborazione di Argo AI.

Ford Escape carro autônomo (1)

Ford Escape a guida autonoma

La Casa americana ha già stanziato un investimento di 6 miliardi di euro per lo sviluppo della guida autonoma entro il 2025 e in questo piano rientra il Self-Driving Research Programme che coinvolge diversi gestori di flotte e operatori di veicoli commerciali. L’ultima sperimentazione in questo senso è quella con il DP World London Gateway per la valutazione della consegna delle merci con furgoni a guida autonoma.

GM

La ceo di General Motors, Mary Barra, ha promesso di offrire ai clienti auto a guida autonoma entro la metà del decennio. Questo significa che attorno al 2025 si dovrà concretizzare quel piano già avviato da GM assieme alla controllata Cruise.

Cruise Origin reveal

Cruise Origin

Occorre però dire che si stanno allungando i tempi di sviluppo e produzione dei prototipi marchiati Cruise, come la Chevrolet Bolt a guida autonoma che ha mancato l’obiettivo di dare vita entro il 2019 a una flotta di robot taxi a San Francisco. Il progetto è stato superato dalla presentazione di Cruise Origin, la navetta senza pilota e senza volante che dovrà entrare in servizio nel 2023.

Honda

Nel campo della guida autonoma di livello 3 neppure Honda resta a guardare e anzi ha già iniziato le prove su strada del suo Autonomous Work Vehicle (AWV), una sorta di quad automatizzato destinato al trasporto di merci. Questo è al momento pensato per la movimentazione automatica di merci in ambienti di lavoro come le miniere, ma la tecnologia applicata potrebbe servire anche per le auto.

Honda Legend

Honda Legend

Di pochi mesi fa è infatti il lancio in Giappone di un centinaio di Honda Legend con guida autonoma di livello 3, in grado cioè di prendere il controllo della vettura su autostrade trafficate. Qui, entro i 50 km/h, la Legend è in grado di accelerare, frenare, sterzare e cambiare corsia in piena autonomia. Il sistema, chiamato Traffic Jam Pilot, serve sia a testare il funzionamento nella “vita reale” che a spiegare ai clienti la nuova tecnologia. Alcune di queste Legend hanno già percorso quasi 26.000 km sulle strade tedesche utilizzando la guida automatizzata di livello 3 e livello 4, senza cioè alcun intervento da parte del guidatore.

Mazda

Mazda sembra utilizzare un approccio diverso alla guida autonoma, puntando innanzi tutto sulla sicurezza, ma senza dimenticare il pilota e il piacere di guida.

Mazda 3, auto a prima vista

Mazda 3

Anche l’annunciata transizione verso la mobilità elettrica con il lancio di 13 nuove EV entro il 2025 potrebbe non essere accompagnata da sistemi di guida autonoma di livello 3, ma rimanere per alcuni anni legata ancora al livello 2 che lascia al guidatore il controllo della vettura.

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