Quanti disegni di Alfa Romeo Giulia coupé si sono visti su internet in questi anni? Da quando la Giulia Quadrifoglio è stata presentata nel 2016, in effetti, gli appassionati del Biscione si sono scatenati con la fantasia, realizzando decine di rendering, di proposte stilistiche.  

Rimpiangendo in molti casi l’epoca d’oro dei carrozzieri italiani, che nel corso della storia dell’automobile hanno saputo creare capolavori che ancora oggi vengono celebrati in tutto il mondo. E l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato che vedete nelle immagini si ispira proprio a quelle creazioni, dando vita a una coupé basata su un esemplare di Giulia Quadrifoglio con cambio manuale. Ma con la potenza (540 CV) e l’assetto di una GTAm

Passo corto 

L’idea è nata nel 2021 per festeggiare i 100 anni di collaborazione fra Zagato e Alfa Romeo, partendo dal desiderio di un appassionato tedesco di modificare una delle Giulia Quadrifoglio della sua collezione. Una versione con cambio manuale, in particolare, a cui è stato accorciato il passo, come si intuisce dalla sigla SWB che sta per le parole inglesi short wheel base.

L’Alfa Romeo Giulia di Zagato ha il passo accorciato di 14 cm

L’interasse è diventato così più corto di 12 cm, con 14 cm in meno di sbalzo posteriore, per una lunghezza complessiva che è scesa sotto i 440 cm, contro i quasi 465 cm della Giulia Quadrifoglio di partenza. Le carreggiate allargate, invece, sono state prese dalla Giulia GTAm, che è stata il riferimento anche per l’assetto e per la potenza del motore 2.9 V6 biturbo, che da 510 CV è passato a 540 CV. 

Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

L’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato monta il V6 biturbo di 2,9 litri da 540 CV della GTAm

Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

L’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato e la SZ del 1989

Ha la carrozzeria in fibra di carbonio

Dopo gli interventi strutturali sulla piattaforma Giorgio della Giulia e della Stelvio, l’atelier milanese ha sviluppato una carrozzeria in fibra di carbonio con le forme ispirate alle Zagato SZ degli anni’60 e degli anni ’90.

Alfa Romeo SZ del 1991 all'asta

Il posteriore ha infatti la tipica coda tronca, come del resto non mancano le inconfondibili gobbe sul tetto, fino ad arrivare al frontale con i gruppi ottici “3 + 3” visti di recente anche sul SUV Tonale (il centro stile Alfa Romeo ha collaborato con Zagato nel definire le forme della SWB). 

Abitacolo a due posti “secchi” 

Anche l’abitacolo mette in mostra la fibra di carbonio e non ha i posti posteriori. Protagonista degli interni, in ogni caso, è proprio la leva del cambio manuale, che rende ancora più esclusiva una sportiva di per sé già unica.

Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

Niente trasmissione automatica, l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato ha il cambio manuale 6 marce 

Con un paio di colpi di scena che mi hanno colpito vedendola dal vivo, durante le ultime fasi di allestimento prima della realizzazione delle immagini ufficiali di presentazione.

Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

Le ultime fasi di assemblaggio dell’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

Alfa Romeo Giulia SWB Zagato

Zagato ha collaborato con il centro stile Alfa Romeo per creare la Giulia SWB 

I fanali posteriori non sono tondi, come ci si potrebbe aspettare da un’Alfa sportiva: c’è invece un sottile elemento luminoso che segue le linee sinuose della coda; il cofano motore è incernierato “davanti” e quando è aperto fa una gran “scena”; il colore scelto per la carrozzeria, poi, non è il classico rosso ma un verde ripreso dalla tinta usata sulle Giulia Quadrifoglio, GTA e GTAm ma rivisita da Zagato nella tonalità. Cosa che rende questo esemplare unico, questa one off, davvero molto elegante. 

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