Allarme frenata di emergenza: di notte vede poco

PEDONI A RISCHIO – L’AEB (Automatic Emergency Braking) si sta dimostrato molto utile nel diminuire gli incidenti nei quali sono coinvolti i pedoni, un grande risultato. Ma l’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS, un ente americano che si occupa di sicurezza come l’Euro NCAP in Europa) lancia l’allarme: in condizioni di scarsa luminosità l’efficacia di questi sistemi di frenata automatica si abbassa drasticamente. I numeri sono positivi: gli incidenti con pedoni coinvolti scendono del 27% per i veicoli dotati di AEB con riconoscimento del pedone rispetto ai veicoli che non ne sono dotati. Gli incidenti con lesioni scendono addirittura del 30% ma i ricercatori dell’IIHS, esaminando solo i sinistri avvenuti di notte su strade prive di illuminazione pubblica, si sono accorti che il rischio di incidenti era lo stesso per i veicoli con e senza AEB. Secondo l’IIHS questa indagine, la prima effettuata con dati reali, dimostra che l’AEB con riconoscimento del pedone diminuisce gli incidenti e questo avviene con veicoli di molti produttori. Lo stesso studio dimostra però che questi sistemi sono molto meno efficaci al buio, situazione nella quale si verifica il 75% degli incidenti.

L’AEB SI DIFFONDE MA VA MIGLIORATO – L’IIHS ha già spronato i produttori a migliorare i loro sistemi di prevenzione degli urti frontali e a rendere ampiamente disponibile il rilevamento dei pedoni grazie ai punteggi per l’AEB. Nel 2019 l’IIHS ha stabilito che un veicolo potesse ottenere le massime valutazioni sulla sicurezza – Top Safety Pick e Top Safety Pick+ – solo con un punteggio elevato per l’AEB con riconoscimento del pedone. In quell’anno questa tecnologia era disponibile solo su 3 dei 5 veicoli testati dall’Istituto e solo 1 su 5 ha ottenuto questi riconoscimenti. Due anni dopo l’AEB pedonale era disponibile su circa 9 veicoli su 10 e quasi la metà dei sistemi testati ha ottenuto valutazioni alte. Alla luce delle carenze evidenziate da questo studio effettuato su dati reali, l’IIHS sta sviluppando un test notturno sugli AEB pedonali e prevede di pubblicare le prime valutazioni ufficiali sulla prevenzione degli incidenti notturni con pedoni entro la fine dell’anno.

NUMERI CONFORTANTI PER L’AEB – I pedoni sono fra i più vulnerabili utenti della strada e negli Stati Uniti hanno rappresentato quasi il 20% delle vittime da incidente. Lo studio dell’IIHS ha esaminato quasi 1.500 incidenti, segnalati dalla polizia e che hanno coinvolto una grande varietà di veicoli fra il 2017 e il 2020 di diversi e produttori. Si è tenuto conto della qualità dei fari dei veicoli, dell’età e di altri fattori demografici del guidatore e si sono confrontati i tassi degli incidenti con i pedoni per gli stessi veicoli con e senza AEB. L’effetto della frenata automatica è stato valutato in base alla gravità dell’incidente, alle condizioni di illuminazione e a altri fattori quali la velocità. Come anticipato l’AEB pedonale è riuscito a ridurre fino al 30% gli incidenti con lesioni ma esaminando i 650 incidenti per i quali c’erano informazioni sulle condizioni di illuminazione è emerso un quadro più complesso. 

AL BUIO (E IN CURVA) SI RISCHIA – Si è infatti visto che che l’AEB pedonale ha ridotto le probabilità di un incidente con pedoni 32% alla luce del giorno e del 33% nelle aree con illuminazione artificiale. Quando le strade non sono illuminate, però, non si sono evidenziate differenze significative fra le probabilità di un incidente pedonale per le automobili con l’AEB e quelle che non ne erano dotate. L’AEB pedonale è apparso efficace (-32% delle probabilità di un incidente con pedoni) su strade con limiti di velocità fino a 40 km/ora mentre la riduzione era del 34% su strade con limite fino a 56 km/h. Questo beneficio si annullava sulle strade con limiti di velocità di 80 km/h o superiori o se il veicolo stava curvando. Si ripresenta quindi la questione che non sempre gli ADAS mantengono le promesse (qui per saperne di più).

NON DIPENDE SOLO DAI FARI – Tra le vetture provate ce ne sono molte disponibili anche sul mercato europeo, quindi il test è rilevante anche per noi. Tra queste Subaru Forester 2019, Volvo XC40 2019, Honda CR-V 2020, Toyota C-HR 2021. I risultati sono stati piuttosto variegati, dato che i sensori utilizzati (singola telecamera, una doppia telecamera, una singola telecamera e radar e solo radar) e la qualità dei fari non sono sembrati in correlazione con i risultati delle prove. I migliori risultati nei test notturni sono stati ottenuti dalla Toyota C-HR, il cui AEB funziona con una combinazione di telecamera e radar mentre la Forester, con la sola videocamera, ha ottenuto risultati al buio simili a CR-V e XC40, che hanno telecamere e radar. Anche la qualità dei fari (oggetto di test dell’IIHS) sembra incidere poco, dato che i due peggiori risultati nel test con gli anabbaglianti, Honda CR-V e Volvo XC40, avevano entrambi fari di buona qualità. La C-HR ha superato tutte le altre anche nella versione con fari di fascia bassa e con gli anabbaglianti. Evidentemente il software e la qualità dei sensori hanno un ruolo superiore, nell’efficacia degli AEB, rispetto alla bontà dei fari e al sistema di sensoristica usato. 

EURO NCAP SOLO DI GIORNO – Ricordiamo che anche Euro NCAP prova gli a AEB (qui i risultati della Honda Jazz e della Mazda MX-30) ma, per ora, solo in condizioni diurne. L’IIHS ha comunque rilevato che gli AEB con le prestazioni migliori sono anche quelli così nuovi che non hanno quindi fatto parte dei casi reali oggetto dello studio. Questo lascia ben sperare per il futuro perché fa capire che i costruttori stanno migliorando le prestazioni notturne dei loro sistemi di sicurezza. 

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