Anno nuovo: incentivi nuovi, vecchi problemi

FATE IN FRETTA – Ripartono gli incentivi per auto con emissioni di anidride carbonica fino a 135 g/km, come prevede un’iniziativa dell’ex governo Draghi. Il 2 gennaio 2023, infatti, vengono riproposti i bonus statali per le tre famigerate fasce. Sono in tutto 615 milioni. La torta viene spartita così: 230 milioni per le 0-20 g/km CO2 (elettriche); 235 milioni per le 21-60 g/km (ibride plug-in); e 150 milioni per le 61-135 g/km CO2 (benzina, diesel, ibride). Con ogni probabilità, come già accaduto in passato, le prime due dotazioni si consumeranno molto lentamente; mentre i gettoni delle termiche si sbricioleranno in un attimo. Quindi, fate in fretta, tenendo presente che il venditore può prenotare l’incentivo nella piattaforma del ministero delle Imprese dal 10 gennaio 2023 (fa tutto lui, non c’è nessuna fantomatica guida online da seguire).

QUANTI SOLDI –  Per le 0-20 g/km, avete diritto a € 3.000 senza rottamazione e a € 5.000 con rottamazione. Per le 21-60 g/km, rispettivamente € 2.000 e 4.000. Per le 61-135 g/km, solo con rottamazione, € 2.000. La macchina usata da “dare dentro” dev’essere Euro 0, 1, 2, 3 o 4, intestata da almeno 12 mesi a chi compra o a un suo famigliare convivente (risultante nello stato di famiglia). Per tutti i dettagli, fra cui i prezzi di listino massimi, qui le FAQ ministeriali.

COLONNINE, BUROCRAZIA INFERNALE – Occhio alle bufale sulle stazioni di ricarica: per ora, non c’è nessun incentivo. Ormai da mesi, si attende invano il decreto del ministero delle Imprese. Che dovrà anche stabilire se lo sconto è alla fonte (come per le auto) o un rimborso (il che lo renderebbe molto meno attraente). 

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