Nel corso dei decenni l’auto ha cambiato forma, si evoluta nelle tecnologie e nel paragonare un modello di 50 anni fa con uno attuale le differenze balzano all’occhio al primo sguardo. La stessa cosa però non si può dire per gli pneumatici. O meglio: certo, la loro evoluzione ha seguito quella delle auto, con gomme sempre più resistenti e adatte a differenti tipi di situazioni, ma la forma è quella. Da sempre.

Non che la ruota non rappresenti una delle invenzioni più importanti nella storia dell’umanità, ma se ci fosse un’altra forma più adatta per muoversi? E se questa forma fosse la sfera?

A pensarla così è Goodyear con i suoi Eagle 360, pneumatici sferici presentati come concept nel 2016 al Salone di Ginevra e portati al debutto su un veicolo dalla Citroen Autonomous Mobility Vision, concept elettrica che si propone di rivoluzionare il mondo della mobilità.

Addio manovre

E proprio l’auto elettrica potrebbe dare una mano agli pneumatici nel cambiare forma: libere dai vincoli meccanici imposti da meccaniche endotermiche – come motore e trasmissione – le auto emissioni zero possono abbandonare ruote classiche e muoversi su sfere. Con tutti i vantaggi del caso.

Lo Skate progettato da Citroen può girare su se stesso grazie alla gomme sferiche

Pensate ad esempio a un parcheggio nel quale ci si entra al pelo: gira il volante, muoviti di qualche centimetro, gira di nuovo il volante, e ancora micro spostamento. Manovre infinite che, se poggiati su pneumatici sferici, scompaiono: si dice semplicemente all’auto di muoversi di lato e il gioco è fatto. Comodo no?

Ah certo, la Citroen Autonomous Mobility Vision è a guida autonoma e quindi anche ci fosse da sterzare tutta la “fatica” la farebbe il cervellone in silicio. Ma tra il dover fare numerose manovre e il semplice “scorrere” tra 2 auto, siamo sicuri che anche un computer non avrebbe dubbi su cosa scegliere.

Sfera batte cerchio

I vantaggi di avere pneumatici sferici sono anche altri: il Goodyear Eagle 360 ad esempio non ha camera d’aria e quindi, va da sé, le forature sono lontani ricordi. Così come frequenti cambi gomme: la superficie infatti è 4 volte quella di un classico pneumatico, allungando così di altrettanto la vita degli Eagle 360.

Citroen Urban Collective

Ogni ruota è contornata da 8 motori elettrici

Citroen Urban Collective

Lo Skate durante la dimostrazione organizzata da Citroen

Inoltre la forma sferica permette di ottenere un basso coefficiente di resistenza all’avanzamento e di conseguenza un minor dispendio di energia per muovere l’auto. E parlando di auto elettriche ciò significa autonomia maggiore. Infine considerando che la velocità massima dello “skate” Citroen è di appena 25 km/h non c’è bisogno di tassellatura, in quanto problemi di aquaplaning o altro non si pongono. 

E le sospensioni? Scompaiono: le sfere sono collegate alla gabbia che le contiene tramite levitazione magnetica, che assicura anche un certo “gioco” per digerire buche e asperità della strada.

Il video del prototipo visto dal vivo

La sfera del futuro

Ora, che pneumatici sferici rappresentino di sicuro il futuro della mobilità non è certo detto, ma la rivoluzione in atto nel mondo dell’auto sicuramente porterà con sé altrettante rivoluzioni nei vari organi che la compongono.

E che si tratti di classici pneumatici senza camera d’aria ma con sottili lamelle, come quelli di Michelin, o di sfere per rotolare in ogni direzione, quello che è certo è che anche per le ruote sembra essere arrivato il momento di un cambiamento epocale.

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