Aston Martin Vanquish: grinta e raffinatezza

MAI COSÌ POTENTE – Dopo alcuni anni di assenza, torna l’Aston Martin Vanquish, modello in consegna a partire dal quarto trimestre del 2024 che rappresenta l’apice della produzione del marchio inglese. Non è un caso che la nuova coupé a due posti, prodotta in meno di 1.000 unità all’anno, sia la vettura più potente nei 111 anni di storia della casa di Gaydon. Il merito va al nuovo V12 biturbo che rappresenta l’anima della Vanquish e attorno a cui è stata costruita. Si tratta di un’unità inedita di 5,2 litri capace di erogare 835 CV di potenza e 1.000 Nm di coppia, che fa accelerare la nuova Vanquish da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e le fa toccare la velocità massima di 345 km/h, la più alta mai raggiunta da un’Aston Martin di serie. A ciò si aggiunge un telaio perfezionato nei dettagli, in grado di sfruttare tutto il potenziale messo a disposizione dal propulsore ma anche di garantire il comfort da gran turismo capace di macinare chilometri senza affaticare.

UN V12 INEDITO – Tra i principali elementi del nuovo V12, che raggiunge una potenza specifica di 160 CV/litro, ci sono un blocco cilindri e bielle rinforzati, teste dei cilindri ridisegnate con alberi a camme riprofilati e nuovi condotti di aspirazione e scarico. Le candele riposizionate e i nuovi iniettori con maggiore portata ottimizzano la combustione, per migliori prestazioni ed efficienza. I nuovi turbocompressori a inerzia ridotta hanno una velocità massima più alta (+15%) per sfruttare la maggiore energia contenuta nello scarico e fornire un flusso d’aria più importante al motore. La Vanquish si avvale anche di una funzione denominata Boost Reserve, che aumenta temporaneamente la pressione della sovralimentazione del turbocompressore al di sopra di quanto normalmente richiesto e può tornare utile per esempio nelle fasi di sorpasso. Per la prima volta su una Aston Martin con V12 anteriore, il cambio automatico ZF a 8 rapporti è abbinato a un differenziale posteriore elettronico a slittamento limitato, che consente di gestire la trazione in ogni condizione: può passare dall’apertura completa al blocco totale in 135 millisecondi e promette di migliorare la capacità di dinamica offrendo maggiore agilità nelle curve lente e più controllo del sovrasterzo ad alta velocità.

ESUBERANZA CONTROLLATA – L’Aston Martin Vanquish è costruita attorno a un telaio in alluminio con sospensioni anteriori a doppio braccio e posteriori multink. Nel sottoscocca sono stati aggiunti componenti per irrigidire la struttura, aumentando la rigidità laterale del 75% rispetto alla DBS 770 Ultimate, la punta di diamante del marchio fino all’arrivo della nuova Vanquish. Il telaio è stato allungato di 80 mm ed è stato dotato di una traversa del motore più rigida, che si traduce in una maggiore rigidità di montaggio per gli ammortizzatori Bilstein DTX dalla taratura personalizzata. Lo sterzo elettrico servoassistito è stato ricalibrato con l’obiettivo di offrire una sensazione di sterzata raffinata, rilassata ma che ispira fiducia. Alle prestazioni estreme, raggiunte con le più aggressive modalità di guida Sport e Sport+, si combinano con modalità più confortevoli.

I FRENI AIUTANO IN CURVA – Dietro ai dischi forgiati di 21 pollici, avvolti da pneumatici Pirelli P Zero di serie, è montato di serie un sistema di freni carboceramici composto da dischi di 410 mm davanti e di 360 mm dietro. L’Aston Martin Vanquish è una delle prime auto sportive a beneficiare del sistema Corner Braking 2.0, che punta a ottimizzare in modo predittivo la frenata in curva per mantenere la stabilità. Sulla carta, ciò consente alla sportiva inglese di mantenere una traiettoria più stretta, sfruttando maggiormente la frenata del posteriore senza sacrificare la stabilità: di conseguenza il pilota può frenare più tardi, mentre il torque vectoring aumenta la sensazione di una guida fluida e lineare.

BELLA E FUNZIONALE – Tutta questa tecnologia per le massime prestazioni si inserisce in un pacchetto estetico che non può passare inosservato. Il profilo elegante e seducente della nuova Aston Martin Vanquish vuole esprimere velocità e potenza, a partire dal lunghissimo cofano fino ad arrivare al posteriore. Il DNA dell’Aston Martin si ritrova nel cofano scolpito, con feritore ispirate alla F1 per migliorare il raffreddamento del V12, mentre la coda Kamm era una caratteristica distintiva delle Project Cars (vetture sviluppate a partire da modelli di serie per gareggiare a Le Mans negli anni ‘60) e qui aiuta a ridurre la resistenza aerodinamica. I fari a matrice di led introducono una nuova firma luminosa e sono caratterizzati da dettagli complessi, tra cui il logo dell’Aston Martin inciso all’interno. Sopra l’abitacolo c’è un tetto panoramico in vetro per tutta la lunghezza. I possenti fianchi portano alla coda tagliente e aggressiva, con lo spoiler integrato. Il diffusore a tutta larghezza gestisce il flusso d’aria a bassa pressione sotto la vettura, per migliorare la stabilità alle velocità più alte. L’impianto di scarico in acciaio inossidabile è di nuova concezione e promette di far uscire dai quattro terminale il favoloso ruggito del V12.

GUIDA LUSSUOSA – Nell’abitacolo a due posti dell’Aston Martin Vanquish regnano artigianalità e precisione, con un mix di materiali che vogliono esaltare la sensazione di lusso e qualità. Come ormai d’abitudine, sono gli schermi a dominare la plancia, con il cruscotto digitale di 10,25 pollici configurabile e quello touch con la stessa diagonale integrato nella consolle centrale, dal quale si controllano anche le impostazioni del clima e del veicolo. L’infotainment di nuova generazione supporta Android Auto ed Apple CarPlay e consente di collegare l’interazione tra la vettura e il proprio smartphone. Rimangono però diversi pulsanti fisici, quelli considerati più importanti per il guidatore, come il controllo delle modalità di guida. 

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