Il tema della cybersecurity sta diventando sempre più d’attualità non solo nel mondo del lavoro o delle comunicazioni quotidiane, ma anche in quello delle quattro ruote.

Ormai, tantissime auto sono dei veri e propri computer, con l’elettronica che governa praticamente ogni aspetto, dai servizi cloud fino alla semplice accensione, passando per i sistemi di assistenza alla guida.

Per tanti, quindi, la paura è di ritrovarsi con l’auto presa di mira dagli hacker. Per risolvere questo problema è nato in Italia il Global Automotive Security Test Center.

Obiettivo sicurezza

Creato dalla NTT Data, multinazionale giapponese leader nel settore dell’informatica con oltre 5.000 dipendenti presenti in tutta Italia, il centro dà la possibilità ai clienti di effettuare dei test di sicurezza sulle cosiddette “auto connesse” per prevenire o rilevare degli attacchi cyber in corso.

Marco Garelli, Head of Automotive di NTT Data Italia, spiega il progetto sviluppato in collaborazione con Marelli e C2A Security:

“Vogliamo applicare le nostre competenze maturate nel mondo della cybersecurity al settore delle auto connesse. Grazie al Centro di test diventiamo un punto di riferimento a livello internazionale per proteggere i veicoli da attacchi cyber e garantire la sicurezza dei guidatori”.

Come funzionano i test

In concreto, il Centro utilizzerà il “System Level Fuzz Testing”, una tecnica che consente di rilevare bug e vulnerabilità al software delle centraline delle auto. Inoltre, può essere richiesta anche la “Anomaly Detection” che scova eventuali problemi di comunicazione tra le centraline del veicolo.

Si tratta di una soluzione all’avanguardia dato che utilizza l’intelligenza artificiale per segnalare eventuali attacchi in corso e inviare un allarme ad una centrale di controllo che può prontamente intervenire.

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