auto affidabili

Quando compriamo una macchina nuova, chiaramente, il nostro obiettivo è che funzioni perfettamente almeno per i primi anni, visto l’investimento fatto, e di tenere quindi lontano il meccanico (e i suoi conti salati) per molto tempo.

Seguendo la normale manutenzione, revisioni, tagliandi e cambi gomme, infatti, l’auto dovrebbe garantire il perfetto funzionamento e la massima sicurezza. Possono capitare comunque degli imprevisti e dei guasti improvvisi, sia alla parte meccanica che elettronica. Per questo gli automobilisti sono attenti a capire quali sono le auto più affidabili sul mercato. Per valutare lo standard di qualità delle auto nuove anno per anno, la società di ricerca J.D. Power realizza una classifica periodica delle Case più affidabili in USA, chiedendo il feedback ai clienti dopo i primi 90 giorni dall’acquisto del mezzo.

Questa graduatoria determina il valore della qualità sulla base del numero di problemi che si verificano ogni 100 veicoli nuovi, il punteggio basso quindi indica una qualità superiore. Quest’anno Dodge e Kia sono al primo posto, i brand giapponesi negli ultimi anni invece stanno peggiorando rispetto alle auto americane e notiamo che i marchi premium europei non sono apprezzati in America come nel Vecchio Continente, anzi.

Tesla non era mai stata in classifica, entra nel 2020 per la prima volta con un punteggio pessimo: 250 PP100. Non entra ufficialmente nella classifica perché, come ha spiegato Doug Betts, presidente della divisione auto di J.D. Power: “La Casa di Palo Alto non ci ha dato il permesso di fare domande ai propri clienti. Siamo stati in grado di raccogliere un campione abbastanza ampio di sondaggi dai proprietari in altri 35 stati e così abbiamo calcolato il punteggio”.

Il problema principale riscontrato per le auto di Tesla è da ricercare nell’infotainment, poi ci sono difficoltà nei comandi vocali e connettività Android Auto e Apple CarPlay, con il grande touchscreen, con il sistema di navigazione integrato e la connettività Bluetooth.

Lo studio in particolare mira a capire quali sono le componenti più a rischio rottura nelle varie auto, per comprendere appunto il grado di affidabilità di marchi e modelli specifici. Secondo Dave Sergent, vicepresidente J.D. Power: “Lo studio serve anche alle Case produttrici che possono apportare cambiamenti positivi in base ai feedback negativi dei clienti”.

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