Cambiano le regole sulla revisione periodica obbligatoria dell’auto. Anzitutto, se si porta la vettura in una sede della Motorizzazione, il proprietario della vettura deve firmare un’autodichiarazione che attesti la veridicità del dato riportato sul contachilometri: pertanto, il titolare del mezzo diventa responsabile di quanto indicato. Lo stabilisce la circolare 28543/2018 della Motorizzazione.

Che cosa firmi

Il documento da firmare dice: “consapevole che in caso di mendaci dichiarazioni” la legge “prevede sanzioni penali sotto la propria responsabilità”, dichiara di essere titolato a controfirmare il dato numerico riportato sul contachilometri del veicolo targato. Insomma, se dici il falso, commetti un reato.

In alternativa al proprietario, in Motorizzazione

Oltre al proprietario dell’auto, in alternativa chi può firmare l’autodichiarazione? L’utilizzatore in caso di leasing o noleggio a lungo termine; un familiare che autodichiari tale rapporto; l’autista in caso di imprese di trasporto o flotte aziendali con autodichiarazione del rapporto di lavoro; altri soggetti quali le agenzie di pratiche auto riconosciute dalla legge, le autoscuole, le persone delegate specificamente e a titolo gratuito dal proprietario, le associazioni di categoria degli autotrasportatori, i costruttori di veicoli e di componenti.

Secondo caso: in officina

Qualora la revisione avvenga invece in un’officina privata, è il riparatore a decidere se uniformarsi alla regola della circolare della Motorizzazione. È lui, e non il proprietario della macchina, a essere responsabile delle proprie scelte. La circolare in burocratese parla di “gestione in autonomia di eventuali contestazioni”, perché le officine abilitate alle revisioni sono “imprese di natura privatistica”.

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