BMW i4: prova, prezzo, autonomia della berlina elettrica

Se pensi che sotto il cofano di quella che è una gran coupé a tutti gli effetti non c’è un motore termico, per un attimo perdi i riferimenti, se schiacci il pedale del gas li ritrovi, è un gioco di sensazioni, di prospettive. Così, la BMW i4 ti conquista nella guida su strada mostrandoti, nel contempo, un comfort inarrivabile per una vettura convenzionale.

Elettrica ma sportiva a partire da 60.900 euro

E’ l’evoluzione moderna del DNA BMW, di un Brand che ha esplorato le potenzialità di questa tipologia d’alimentazione con la MINI E, le ha concretizzate con la i3 e, poi le ha adeguate ai tempi con la iX. La i4 però è diversa, è una BMW della tradizione che sposa il concetto di EV car, è la sorella silenziosa della Serie 4, gran coupé, ed è bassa, 1,45 metri, con quella linea di cintura alta che offre meno visibilità ma ti avvolge e ti fa sentire più a contatto con la strada, anche perché il baricentro si abbassa di 37 mm rispetto ad una Serie 3.

I fari con tecnologia Laser sparano luce nella notte, e tutto contribuisce alla sua declinazione sportiva, persino delle celle del pacco batteria più basse di quelle della iX, con un’altezza di 11 cm, che contribuiscono, insieme ad altri dettagli come i cerchi dedicati, ad ottenere un Cx di appena 0,24. Il cuore elettrico può interessare l’asse posteriore, e allora ci sono 340 CV al servizio del piede destro, o entrambi gli assali, per fornire, insieme alla potenza di ben 544 CV, anche la trazione integrale.

La sete d’energia viene placata da una batteria da 83,9 kWh che accetta la ricarica fino a 205 kW per recuperare fino all’80% di carica in 31 minuti. Differente l’accelerazione da 0 a 100 km/h, coperta in 5,7 secondi dalla 2 ruote motrici ed in 3,9 secondi dall’integrale; differente la coppia, con 430 Nm per la i4 eDrive 40 e 795 Nm per la i4 M50; e differente anche il prezzo, che parte da 60.900 euro per la prima e da 73.000 euro per la seconda.

L’esame di guida premia la potenza ma il peso si sente

All’atto pratico, quando si entra nel merito della sportività, la M50 è quella più adatta a togliersi maggiori soddisfazioni per via della trazione integrale, dei 544 CV, di un assetto con camber anteriore negativo, di elementi addizionali tra le sospensioni anteriori, di una carreggiata allargata di 26 mm davanti e 12 mm dietro, e di sospensioni adattive.

In realtà c’è anche dell’altro, ma già le modifiche citate rendono l’idea. Con il volante sempre più imbottito, al punto che inizia ad essere un filo ingombrante nella guida impegnata, ed un pannello carico d’effetti speciali mutuato dalla iX, ecco che la strada sembra essere inquadrata da una consolle piuttosto che da una abitacolo: è il segno dei tempi, qualche chilometro e ci si abitua. Quello a cui non ci si abitua facilmente è la fucilata che riesce a sparare in accelerazione, per cui la M che porta sulla carrozzeria è più che meritata. Ecco, questa è un’elettrica M, e questo dice tutto.

La tenuta è elevata, non potrebbe essere altrimenti, ma si sente che in frenata, per quanto questa sia pronta, l’auto è costretta a fare i conti con una massa di oltre 2.000 kg, è il dazio da pagare per la sostenibilità di un’alimentazione elettrica pura, ma si recupera talmente tanta velocità in uscita di curva che sacrificare leggermente l’ingresso non è mica un delitto… Rispetto alle M termiche magari manca l’allungo ma questo è un razzo che spara tutto subito, se allungasse in quel modo sarebbe pronto per una missione spaziale!

Detto questo, parliamo della guida normale, quella nel traffico, dove la i4 si muove con tranquillità, silenziosa, e può sfruttare persino la guida ad un solo pedale: come cambiano i tempi… La 2 ruote motrici è meno aggressiva nelle prestazioni pure, un filo più agile, e consuma di meno, nello specifico 21 kWh/100 km in luogo dei 28 kWh/100 km che indicava il computer di bordo della M50. Attenzione però, questi sono valori suscettibili allo stile di guida, e che ci riserviamo di valutare in un test più approfondito. La casa dichiara 590 km per eDrive 40, e 521 km di autonomia per la M50, quindi di potenziale per viaggiare senza l’ansia di ricarica ce n’é.

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