BMW M2: piena di muscoli e ancora più potente

FINALMENTE SENZA VELI – A circa quattro mesi dalle immagini che raffiguravano un muletto ancora camuffato durante una sessione di test in pista, ecco quelle della BMW M2 definitiva, che sarà disponibile nell’aprile del 2023. Più potente, più grintosa, con i filamenti del Dna delle BMW super sportive accentuati da un look muscolosissimo che la distingue a colpo d’occhio dalle normali Serie 2 Coupé: con la nuova BMW M2, nell’anno dei festeggiamenti per il 50° anniversario della divisione Motorsport, la casa bavarese incasella un altro tassello nella sua lunga tradizione di vetture compatte ad alte prestazioni (qui dieci BMW M che hanno fatto la storia). E punta a superare il successo di vendita della precedente generazione, prodotta in 60.000 unità e ormai pronta a cedere il testimone al nuovo modello.

MUSCOLI A VOLONTÀ, MA SOLO DOVE SERVONO – Come spessissimo accade per i modelli super sportivi, numerose sono le modifiche estetiche che distinguono la nuova BMW M2 dalla coupé da cui deriva. Ma stavolta i designer della casa bavarese hanno davvero “esagerato”, elargendo una dose di muscoli extra che conferisce alla vettura una presenza su strada importante, enfatizzata anche dai grandi cerchi in lega a misura differenziata (19 pollici davanti, 20 pollici dietro) e abbinabili, a richiesta, a pneumatici da corsa. Ogni singolo intervento sulla carrozzeria è il frutto di approfonditi studi per migliorare l’ingresso e il flusso dell’aria esattamente dove serve, ovvero per contribuire a raffreddare gli organi meccanici sottoposti ai maggiori stress termici, oltre che a migliorare l’efficienza aerodinamica. Ecco spiegati alcuni accorgimenti dal forte impatto estetico, come le tre grandi e squadrate aperture sul paraurti anteriore, lo spoiler “a labbro” in coda, il grande diffusore posteriore da cui fuoriescono le due coppie di terminali di scarico o, ancora, la parte bassa dei fianchi molto svasata.

MONTA IL MOTORE DELLA M3 – La carrozzeria più atletica, con superfici più nette e marcate ma anche molti meno fronzoli rispetto a tutte le altre versioni della Serie 2 Coupé (è sparita, per esempio, la cornice cromata che adorna la calandra a doppio rene), fa il paio con una meccanica dalla chiara impronta racing. Se la trazione posteriore, che sulla nuova BMW M2 è abbinata di serie al differenziale attivo M, è un marchio di fabbrica che gli appassionati danno per scontato, fanno notizia i 90 CV in più rispetto al modello di precedente generazione. Sotto il cofano, ora, scalpitano ben 460 CV, sprigionati da un 3.0 sei cilindri bi-turbo che differisce solo per una manciata di dettagli da quello che equipaggia le più grandi e potenti BMW M3 e M4.

PRESTAZIONI SUPER – Avvicinandosi alla zona rossa del contagiri, fissata a quota 7200 giri, la casa promette per la nuova BMW M2 prestazioni eccezionali, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi per la versione con il cambio automatico M Steptronic a otto rapporti e appena due decimi di secondo in più con la trasmissione manuale a sei marce, che la BMW ha voluto mantenere per non deludere le attese dei clienti della vecchia scuola. La velocità massima dichiarata è di 250 km/h, ma richiedendo un apposito pacchetto sarà possibile spostare la soglia d’intervento del limitatore elettronico a 285 km/h.

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