Cashback settore auto

Di Cashback avevamo già parlato il mese scorso, il Governo infatti aveva lanciato una prima fase di rimborsi dedicati a tutti coloro che facevano acquisti dall’8 al 31 dicembre, in occasione dei regali per le festività natalizie. Dopo la sperimentazione, il 1° gennaio è partita la nuova fase.

Una volta archiviato quindi il test di fine 2020, si parla finalmente di Cashback per tutto l’anno, oltre che di Super Cashback, che viene riservato solo ed esclusivamente agli utenti che effettuano il più alto numero di transazioni, chiaramente rispettando i requisiti che vengono espressamente richiesti dallo Stato. Si tratta di due iniziative nuovissime e ritenute molto interessanti, di cui si parla moltissimo già da dicembre, quando è partita la sperimentazione con il Cashback di Natale. Sono state intraprese dal Governo per incentivare i pagamenti tracciati (con carta di credito, bancomat, app e affini) e riuscire a combattere l’evasione fiscale.

Una cosa molto importante da sapere, che già avevamo accennato appunto il mese scorso, ma che forse ancora oggi non tutti sanno, è che si può usufruire dei rimborsi del 10% previsti anche per le spese che vengono effettuate nel settore automotive, per servizi e prestazioni riguardanti le proprie auto e moto. Sono tante le spese effettuate periodicamente da automobilisti e motociclisti, potranno rientrare nel nuovo piano di rimborsi per il 2021.

Quali spese auto e moto rientrano nel Cashback

Rientrano nei rimborsi:

  • le prestazioni del meccanico (sia tagliando e revisione che riparazioni straordinarie);
  • gli interventi del carrozziere;
  • il rifornimento di carburante;
  • l’acquisto di accessori e ricambi auto e moto;
  • il pagamento delle prestazioni di professionisti (come periti).

I requisiti del Cashback

Per usufruire del rimborso del 10% della spesa sostenuta comunque è importante rispettare i requisiti richiesti dal piano Cashback:

  • le spese devono essere effettuate solo ed esclusivamente in negozi fisici, nessun rimborso per gli acquisti online;
  • il pagamento deve essere tracciabile e quindi effettuato con carte di credito/debito, bancomat o app di pagamento.

Attenzione quindi al rispetto di tali condizioni, altrimenti l’operazione non può essere ritenuta valida ai fini del programma di rimborso dello Stato. Le spese fisse con addebito sul conto o sulla carta, come le rate mensili di un finanziamento, sono escluse dal Cashback.

Altre spese che beneficiano del rimborso

Non è tutto, il piano vale anche per il pagamento del bollo auto, delle multe e dell’assicurazione, sempre rispettando le due condizioni qui sopra. Prendiamo l’esempio del bollo auto: per usufruire del Cashback bisogna pagare negli esercizi fisici che forniscono questo servizio; lo stesso vale per l’RC Auto. Anche le multe legate a infrazioni del Codice della Strada (da quest’anno meno care) rientrano nel programma, ma devono essere pagate, per esempio, in Posta.

Che cos’è il Cashback?

Ricordiamo che cos’è il Cashback, per chi ancora non lo avesse capito: è un piano che consente ai cittadini maggiorenni residenti in Italia di ottenere un rimborso del 10% delle spese effettuate nei negozi fisici pagando con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento.

Per ogni singola transazione si può beneficiare del rimborso massimo di 15 euro, per un totale di 150 euro ogni semestre (300 euro annuali max). Per poterne godere bisogna:

  • iscriversi al programma Cashback con l’app IO o un’alternativa;
  • effettuare almeno 50 pagamenti elettronici in un semestre (sono previste tre fasce da sei mesi: dal 1° gennaio al 30 giugno 2021, dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 e dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022).

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore