Digital Twin, cioé Gemello Digitale. Tradotto ulteriormente: una tecnologia che può rivoluzionare il mondo dell’auto. Ma di cosa si tratta? Che funzione ha e quali vantaggi comporta?

Procediamo per esempi: immaginate di avere l’hobby della falegnameria e di voler costruire un tavolo in legno. Perché arrovellarsi nello scegliere i materiali, nel produrre eventualmente un modellino o nel riportare su carta millimetrata il disegno con tanto di punti di giuntura e avvitamento? Pensa a tutto il ‘Gemello Digitale’ e a voi non resta che realizzare nella pratica l’oggetto scelto.

Facile no? E infatti la tecnologia Digital Twin è molto di più, perché unisce l’intelligenza artificiale alla capacità di imparare delle macchine (machine learning) e a molte altre diavolerie 4.0 dall’insopportabile nomenclatura in inglese.

Gemello digitale e gemello fisico

Proviamo allora a trovare qualche definizione più esatta di Digital Twin. Intanto, si può dire che si tratta di una tecnologia che rappresenta l’alter ego digitale di un’attività fisica. In pratica, prima ancora di mettere in cantiere un oggetto, il ‘Gemello’ ve lo definisce per filo e per segno in formato digitale per poi consentirvi di passare alla costruzione ‘fisica’, facendovi così risparmiare, tempo, denaro ed energia.

Kia alla Milano Design Week 2023

Tutto questo non vale solo per le ‘cose’, ma anche per i processi, i sistemi e i servizi (se volete qualche indicazione più approfondita ci sono, per esempio, quelle di Amazon Web Services o IBM).

Un’altra definizione, secondo me interessante, è quella del sito Energia&Mercato: “I digital twin sono rappresentazioni digitali di sistemi fisici reali. Dai quali ricevono dati a ciclo continuo e di cui replicano in tempo reale il comportamento e le trasformazioni. Gemelli digitali, insomma, capaci di riprodurre fedelmente, istante per istante, il funzionamento di impianti e di reti, di edifici e di strade, ma anche di sistemi estremamente complessi come il corpo umano, la città, un’intera nazione, addirittura il mondo e un giorno, forse, perfino l’universo”.

Atos Italia in partnership con The European House – Ambrosetti quantifica in 12 miliardi di euro il volume d’affari che i Digital Twins potrebbero generare in Italia, consentendo di abbattere le emissioni del 7% rispetto ai valori del 2021.

Volkswagen quantum computer

Volkswagen quantum computer

Nell’industria automobilistica, le soluzioni di Digital Twin riducono lo spreco di materiale consentendo agli ingegneri di eseguire simulazioni durante il processo di progettazione e di testare le funzioni prima di passare al prototipo, riducendo in questo modo il numero di prototipi fisici necessari.

Twin automobilistico

Un recente sondaggio di Altair, società statunitense specializzata in queste tecnologie e quotata al Nasdaq, mostra che tra tutti gli 11 settori presi in esame, l’industria automobilistica è il secondo maggior fruitore della tecnologia Digital Twin (76% degli intervistati), dietro solo al settore delle attrezzature pesanti. 

Il 92% del campione che ha dichiarato di utilizzare la Digital Twin sostiene poi che questa tecnologia li ha aiutati a creare prodotti e processi più sostenibili, mentre il settore automobilistico è stato il più propenso (63%) a utilizzare le tecnologie digital twin per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

La tecnologia del Digital Twin, secondo Altair, può aiutare l’industria automobilistica a immettere sul mercato un maggior numero di veicoli elettrici in tempi più brevi e a prezzi accessibili.

La fabbrica Nissan di Smyrna

La fabbrica Nissan di Smyrna

Con la Digital Twin, si ottengono infatti riduzione dei costi, prodotti e processi migliori e più sostenibili, generando risparmi energetici e consentendo un uso efficiente delle risorse.

Anche in Italia esistono aziende specializzate nelle tecnologie Digital Twin, si va dal colosso Leonardo (l’ex Finmeccanica) alla start-up NEWTWEN, incubata nell’acceleratore della Motor Valley a Modena

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