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Chiusi i battenti, puramente virtuali, del CES 2021 di Las Vegas siamo ormai sempre più certi di una cosa: le auto di domani avranno sempre più monitor al loro interno, con misure che cresceranno in maniera sostanziale.

A ricordarcelo una volta in più ci hanno pensato la Mercedes EQS, la prossima ammiraglia elettrica della Stella, col suo Hyperscreen. Una lama di cristallo che abbraccerà l’intera plancia con al suo interno 3 differenti monitor. E se non bastasse ci ha pensato Harman a spostare l’asticella ancora più in alto.

E allora diamo uno sguardo a ciò che ci aspetta, guardando a dove siamo arrivati fino ad ora.

Uno a te, uno a me

E partiamo proprio da ciò che arriverà a breve, quello schermo iper che accoglierà guidatore e passeggeri della Mercedes EQS. Un infotainment che riprende quanto già visto sulla Honda e e sulla Byton M-Byte.

Mercedes EQS Hyperscreen

A differenza delle 2 elettriche orientali però la super berlina emissioni zero di Stoccarda non occupa l’intera superficie con monitor, sistemandone 3 in differenti posizioni: due da 12,3″ ciascuno davanti a guidatore e passeggero, uno da 17″ al centro.

I pulsanti fisici scompaiono del tutto in favore di sistemi aptici e – soprattutto – di comandi vocali evoluti. Le mani di chi guida – quando non lascia a che gestire il viaggio siano i sistemi di guida autonoma di Livello 3 – rimangono così sul volante e l’intelligenza artificiale ascolta e agisce.

L’importante è esagerare

Harman, di proprietà di Samsung, si spinge ancora più in là immaginando un futuro (nemmeno troppo fantascientifico) dove le auto non si guideranno e tutti gli occupanti avranno quindi il tempo per fare di tutto. Come ad esempio divertirsi con videogiochi.

Ecco quindi monitor che non sfigurerebbero nel salotto di casa, con tecnologia OLED e QLED, per intense sessioni di gioco. Se invece si è (o si ambisce ad essere) youtuber o videomaker l’auto si può trasformare in uno studio di registrazione e montaggio video.

Oppure in una sala da concerto col pacchetto studiato appositamente per godersi al meglio la musica, con volante che scompare nella plancia e l’abitacolo che si “aggiusta” per una resa audio ottimale.

Dove siamo ora

Il gigantismo dei monitor delle auto naturalmente non è materia di questi giorni: da anni i modelli fanno a chi ce l’ha più grosso, con l’escalation iniziata col lancio della Tesla Model S e del suo monitor centrale da 17″.

Mercedes Classe S
Tesla Model S

Una misura monstre per l’epoca (era il 2012) e ancora oggi tra i più grandi in circolazione. Da quel momento tutti i costruttori hanno voluto raggiungere diagonali sempre più importanti per i loro sistemi di infotainment.

Impostazione ripresa poi da Porsche Taycan e Mercedes Classe S, che anche se non raggiungono le misure da record dell’elettrica di Elon Musk, ne replicano lo stile. Con la GT a emissioni zero della Cavallina che di monitor ne piazza ben 4, mentre l’ammiraglia della Stella fa ancora meglio con un massimo di 5 schermi tra fila anteriore e posteriore.

Rimanendo in casa Tesla non si può non nominare la Model 3 e il suo unico monitor centrale da 15″, piazzato al centro della plancia e unico centro di comando per tutte le funzionalità, oltre che deputato a mostrare le classiche informazioni come velocità e mappe del navigatore.

La stessa diagonale è raggiunta dalla Volkswagen Touareg e dal suo monitor centrale, organizzato con grosse icone configurabili.

Volkswagen Touareg
Porsche Taycan

Non solo per le grandi

Non bisogna però immaginare che le diagonali maggiori siano dedicate unicamente ad ammiraglie e top di gamma. Anche piccole e compatte hanno visto crescere non tanto il numero di monitor, ma le loro dimensioni, con citycar come la Hyundai i10 che tocca quota 8″, mentre un crossover compatto come la Cupra Formentor e il suo touch da 12″.

Misure che crescono sempre più, per la gioia dei più geek e le critiche di chi invece continua a preferire tasti fisici e una tecnologia più discreta. La strada però è ormai tracciata. E voi da che parte state?

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