Consumi delle auto elettriche e termiche: si possono paragonare?

LITRI E KWH – A scuola ci dicevano “non puoi mischiare le pere con le mele” e la cosa vale anche per litri e kilowattora (kWh). Ma allora come possiamo confrontare i consumi delle automobili convenzionali, dichiarati in litri, con quelli delle elettriche, espressi in kWh? La questione è attuale perché ormai diverse automobili con motore a scoppio hanno a listino anche versioni elettriche e l’esigenza di paragonarle è quindi sentita.

LA CHIAVE È L’ENERGIA – La comparazione non è in realtà complicata: basta parlare di energia invece che di litri per poter fare confronti immediati. Questa equivalenza è possibile perché ogni litro di carburante contiene una certa quantità di energia e se la esprimiamo in kWh il paragone con l’energia elettrica delle batterie è facile e veloce. L’energia chimica dei carburanti viene sprigionata durante la combustione: il motore la converte, con un rendimento ovviamente minore del 100%, in energia meccanica per far girare le ruote che, a loro volta, fanno avanzare il veicolo.

Prendiamo la benzina: un litro di questo combustibile contiene molta energia, circa 9,6 kWh. In altre parole 1 litro di benzina può sprigionare la potenza di 9,6 kW per 1 ora, che non è poco. Basti pensare alla potenza del contratto domestico della luce, mediamente di 3 kW, per capire quanta energia abbia la benzina; il gasolio fa ancor meglio con i suoi 10,7 kWh al litro. Un’automobile elettrica che consuma 9,6 kWh per fare 100 km ha quindi utilizzato la stessa energia di un litro di benzina.

DUE ESEMPI – Vediamo ora qualche caso concreto, partendo dalla molto attesa nuova Fiat 500 elettrica che ha batterie che contengono 42 kWh di energia elettrica. Dividendo 42 per 9,6 scopriamo che il battery pack ha la stessa energia di 4,75 litri di benzina. I 42 kWh di batterie danno 320 km di autonomia secondo il ciclo WLTP e quindi con l’energia equivalente a 1 litro di benzina la Fiat percorre 320 : 4,75 = 71,1 km.

Andiamo ora in casa Hyundai e paragoniamo la parsimoniosa Kona 1.6 CRDi diesel con la versione Electric 2020. La prima dichiara l’ottima percorrenza di 20,4 km/litro e la seconda 6,5 km/kWh, entrambe misurate con il ciclo WLTP. La conversione è, per noi, ormai facile: se 1 litro di gasolio ha 10,7 kWh, la Kona Electric percorre 10,7 x 6,5 = 69,5 km con l’energia equivalente a un litro di gasolio.

L’EFFICIENZA NON BASTA – Le elettriche dimostrano quindi un’efficienza elevatissima, frutto di elementi quali batteria, inverter e motore, in grado di sfruttare magistralmente l’energia immagazzinata. Esistono ovviamente diversi, e consistenti, fattori negativi. Le pur perfezionate batterie al litio sono pesantissime: la Peugeot, per esempio, dichiara che la batteria della sua 208 elettrica pesa 356 kg e immagazzina 50 kWh, l’energia di soli 5 litri di gasolio. Anche se longeve (una garanzia di 8 anni o 160.000 km è piuttosto comune) lo smaltimento è, ad oggi, problematico e il recupero delle materie prime svantaggioso economicamente. Fortunatamente molti battery pack possono vivere ancor più a lungo in applicazioni stazionarie per accumulare l’energia rinnovabile. Anche la ricarica non può essere ancora considerata pratica: le colonnine veloci, le uniche che fanno recuperare autonomia velocemente, sono ancora piuttosto rare. La trazione elettrica può quindi essere considerata matura dal versante dell’efficienza, ma molto migliorabile per peso, praticità e costo.

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