Assogasliquidi ha presentato al Governo una richiesta per inserire nella discussione che si svolgerà in Parlamento relativa all’imminente legge di bilancio, la proposta di erogare incentivi per chi decide di convertire a gas, Gpl o metano, il proprio veicolo di categoria Euro 4 o 5 alimentato a benzina oppure diesel.

Una proposta che si pone l’obiettivo di svecchiare il parco circolante italiano, dando la possibilità agli automobilisti di usufruire degli incentivi statali per convertire le proprie vetture. Nello specifico Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti, chiede allo Stato di riconoscere ad ogni veicolo un incentivo di 600 euro in caso di conversione a Gpl e di 900 euro per la conversione a metano.

Questa misura, qualora venisse presa in considerazione e approvata, andrebbe a interessare circa 15,5 milioni di veicoli in tutta Italia, permettendo di svecchiare sensibilmente uno dei parchi circolanti più vecchi d’Europa. Gli incentivi, inoltre, andrebbero ad agevolare il processo di transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti chiesto dall’Unione Europea.

La proposta arriva in un periodo in cui si valuta la possibilità di stanziare nuovi incentivi auto per sostenere il mercato delle automobili in Italia, dopo quelli estivi. Gli incentivi rappresenterebbero per Assogasliquidi una soluzione efficace sia come volano industriale per far ripartire tutte le attività connesse all’indotto dell’auto e i consumatori finali, in un momento in cui il Paese attraversa una forte recessione economica legata al Covid 19.

Gli incentivi statali del Decreto Rilancio hanno riscosso molto successo: i fondi sono stati esauriti in breve tempo e i modelli di automobili appartenenti alla categoria con emissioni di CO2 tra 91 e 110 g/km sono stati i protagonisti della crescita di immatricolazioni che si è registrata nel corso del mese di settembre.

Le auto a GPL coprono il 6,7% del mercato automobilistico italiano, mentre quelle a metano il 2,3%: numeri che fotografano la tendenza degli automobilisti nostrani a scegliere vetture con questo tipo di alimentazione in grado di ridurre i costi di carburante. Quella di Assogasliquidi resta al momento solo una proposta: bisognerà aspettare la prossima legge di bilancio per sapere se verrà presa in considerazione dal governo.

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