Volkswagen avrebbero avviato colloqui con potenziali partner, tra cui Renault, per sviluppare un’auto elettrica low cost, dal prezzo di mercato intorno a da 20 mila euro.

L’indiscrezione, pubblicata dal quotidiano tedesco Handelsblatt e rilanciata dalle agenzie italiane e da Automotive News Europe, cita fonti vicine al dossier, secondo le quali i contatti tra Volkswager e la Casa della Losanga sarebbero ancora “in una fase molto iniziale” e potrebbero non portare a nulla. Secondo il quotidiano, l’obiettivo di entrambi i partner è una produzione annua compresa tra 200.000 e 250.000 veicoli.

L’onda cinese

La necessità da parte dei costruttori europei di produrre e vendere automobili a batteria con prezzi accessibili arriva in un momento di presunta stasi della corsa all’elettrico, dominata nei segmenti più piccoli dai veicoli made in China.

È di questi giorni la notizia del viaggio a Pechino della presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per trovare una soluzione di riequilibrio all’enorme deficit commerciale, 400 miliardi di euro, con il colosso asiatico, dovuto anche al settore automotive (e l’Ue ha avviato un’inchiesta sugli aiuti di Stato e gli incentivi che di cui beneficiano le vettore cinesi).

Volkswagen ID.3, il posteriore della versione pre-restyling

Volkswagen ID.3, il posteriore della versione pre-restyling

Piccolo è bello (e risparmioso)

Il fatto poi che l’industria europea si sia resa conto che non bastano più i forti margini sull’elettrico assicurati dalle auto premium, è testimoniato indirettamente anche dall’ultimo intervento del presidente dell’Acea (l’Associazione delle Case del Vecchio continente), Luca de Meo.

A fine novembre in conferenza stampa, de Meo ha detto infatti che occorre “collaborare con i responsabili politici in modo da creare le condizioni per la produzione di una gamma diversificata di modelli a zero emissioni, compresi i veicoli elettrici di piccole dimensioni e a prezzi accessibili, che siano redditizi da produrre in Europa”.

Ammettendo che “sì al momento le auto elettriche per molti consumatori costano ancora troppo”, il numero uno (riconfermato) dell’Acea ha spiegato che riducendo le dimensioni e il peso, “con batterie più piccole e autonomie comunque utili, intorno ai 400 chilometri”, il prezzo è destinato a scendere.

Luca de Meo e Sigrid de Vries, conferenza Acea 2023

Luca de Meo (presidente) e Sigrid de Vries (direttore generale) dell’Acea

L’industria si industria

Per questo, nei prossimi due anni, si dovrebbe assistere a una crescita “del segmento B, tipo Polo e Clio (curiosamente una Renault e una Volkswagen – ndr)” con motorizzazioni full electric. Anche perché, l’elettrico diventerà “il punto di riferimento” delle motorizzazioni in Europa: “è scritto nelle norme. Non c’e ritorno al passato, certo c’e’ un dibattito sui carburanti alternativi carbon zero, ma è un fatto che l’auto elettrica diventerà dominante in Europa“.

In questo contesto si inserisce anche l’annuncio fatto nelle ultime ore da Renault, la Casa guidata proprio da de Meo, che ha messo a punto un nuovo sistema industriale, basato sull’intelligenza artificiale e sulla digitalizzazione, che consentirà di ridurre del 30% i prezzi delle auto con il motore termico e del 50% di quelle elettriche.

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