La Dacia Duster continua a essere uno dei SUV più apprezzati dagli italiani. Uno dei suoi punti di forza è sempre stato il listino piuttosto contenuto, ma è giusto sottolineare anche la sua versatilità, con versioni adatte a tante esigenze quotidiane.

A quest’ultimo aspetto corrisponde soprattutto la variante 1.5 diesel da 115 CV 4×4, che combina l’efficienza col diesel col vantaggio della trazione integrale inseribile per affrontare con maggiore sicurezza il fuoristrada leggero e le condizioni climatiche più difficili. Già, ma quanto è davvero efficiente e come si guida questa Dacia Duster? Lo scopriamo in questo #PerchéComprarla.

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Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Rapporto qualità/prezzoManca una botola centrale nel bagagliaio
Dotazione completaComfort acustico migliorabile
Spaziosità e versatilitàCambio manuale con innesti contrastati
Disponibilità della trazione integralePochi sistemi di assistenza alla guida

 

Verdetto

7.0 / 10

Esterni

Il look della Dacia è stato aggiornato col Model Year 2023 che ha rivisto nei dettagli la carrozzeria del SUV rumeno. Oltre alla presenza del nuovo logo Dacia, si notano le luci a LED a forma di Y, la nuova calandra con listelli orizzontali argento e i fari posteriori dall’aspetto ancora più moderno.

Sulla Dacia Duster Model Year 2023 sono presenti alcuni aggiornamenti estetici

Per il resto, la “formula” della Duster non ha subito particolari scossoni conservando un aspetto robusto, con le plastiche nere dei paraurti e dei passaruota che fanno sembrare l’auto pronta al fuoristrada, dove può sfoggiare un’altezza da terra di 21,5 cm.

Le dimensioni complessive, però, sono adatte anche per chi guida spesso in città, con una lunghezza di 4,34 metri e una larghezza di 1,8 m (oltre al peso di poco superiore ai 1.400 kg, un’ottima premessa per consumare poco). L’altezza di 1,68 m, invece, è un bel biglietto da visita per l’abitabilità dei passeggeri e per la capacità del bagagliaio.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,34 metri

Larghezza

1,80 metri

Altezza

1,69 metri

Passo

2,67 metri

Dentro

 

Bagagliaio

414-478 / 1.559-1.623 litri

Interni

Le novità del “facelift” dell’anno scorso si vedono anche negli interni. Il nuovo logo è ben visibile sul volante a quattro razze, mentre le bocchette dell’aria condizionata hanno un aspetto più squadrato e moderno. La dotazione si è ulteriormente arricchita con gli specchietti ripiegabili elettricamente (che si chiudono automaticamente quando si parcheggia l’auto) e i tergicristalli ad azionamento automatico.

Foto - Dacia Duster (2023), la prova nel deserto

Gli interni della Dacia Duster

Visto il prezzo di listino, non si possono pretendere finiture e rivestimenti di lusso. Ma la Duster ha tutto ciò che serve per affrontare un lungo viaggio in famiglia, con una spaziosità di buon livello, climatizzatore automatico, infotainment con Apple CarPlay e Android Auto e quattro telecamere.

Guida

Abbiamo messo alla prova la Duster in città, su strade extraurbane e autostrade. Partendo dal traffico cittadino prendiamo confidenza con la Dacia e col suo cambio manuale a 6 marce, l’unico disponibile per le diesel (l’automatico è solo sulle versioni a benzina). La trasmissione non prevede le ridotte, ma i rapporti sono comunque corti, tanto che si può inserire la quinta già a 50 km/h senza che il motore soffra particolarmente.

Foto - Dacia Duster (2023), la prova nel deserto

La leva del cambio è un po’ contrastata e gli innesti non sono proprio fluidi, ma ciò viene compensato da uno sterzo leggero e dalla grande visibilità data dalla posizione di guida rialzata. L’assetto, seppur in generale tendente al rigido, fa filtrare in abitacolo le vibrazioni dovute all’assorbimento di irregolarità singole, come le buche, o quelle continuative, come il pavé.

Imboccando l’autostrada, vi ricordiamo i dati prestazionali della Dacia Duster, che può contare su una velocità massima di 175 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h di 10,2 secondi. L’auto, quindi, non è certo “seduta” e ha i numeri giusti per viaggiare in modo confortevole senza “tirare il collo” al 1.5 quando si fanno sorpassi o si riprende dopo un rallentamento.

Già a 110 km/h il propulsore filtra nell’abitacolo e, in generale, tutto il comfort acustico è migliorabile. Venendo alla sicurezza, c’è il Blind Spot, il sistema che avvisa della presenza di una vettura in arrivo dall’angolo cieco del veicolo, ma per il resto l’equipaggiamento è scarno: il cruise control non è adattativo e non c’è un vero e proprio sistema per la frenata d’emergenza.

Infine, è tempo del test su strade extraurbane, dove la Duster mostra un assetto equilibrato e un’erogazione della potenza molto lineare. Come si diceva, la taratura morbida delle sospensioni e i relativi rollio e beccheggio non invogliano a una guida sportiva, ma è chiaro che questa non è mai stata la vera caratteristica della Dacia.

Foto - Dacia Duster (2023), la prova nel deserto

La Dacia Duster alla prova del fuoristrada

Questi limiti, comunque, vengono meno quando si affrontano situazioni di sterrato. Qui la Duster si mostra a suo agio, con le sue proporzioni compatte (e i relativi angoli d’attacco e d’uscita) che tornano utili sulle salite e discese difficili per la maggior parte delle “normali” compatte.

Ad aiutare c’è anche la già citata altezza da terra, mentre il sistema di trazione integrale si mostra particolarmente efficace nel dare grip in contesti non semplici.

Da notare anche la presenza del bloccaggio del differenziale centrale che permette di ripartire la coppia al 50/50 sui due assi per migliorare ulteriormente la presa sui fondi più complicati alle basse velocità.

Arrivando ai consumi, in città si fanno oltre 18 km/l. In extraurbano se ne fanno oltre 22 e in autostrada 17 km/l, dunque la media è vicina ai 19 km/litro, cioè 5,3 litri per 100 km. 

Versione provata

 

Motore

1.5 turbodiesel

Potenza

115 CV

Coppia

260 Nm

Cambio

Manuale a 6 marce

Trazione

Integrale

Prezzi e concorrenti

La gamma della Duster parte da 17.750 euro con la 1.0 turbo a benzina a trazione anteriore, mentre le diesel hanno un prezzo d’attacco di 19.500 euro e le GPL di 18.500 euro.

La Dacia della prova è un allestimento Journey 4×4, il più caro tra le varianti a gasolio da 23.900 euro. È vero anche che la dotazione è estremamente completa e rimangono da scegliere pochissimi optional, tra cui la verniciatura.

Venendo alle alternative, con prezzo di circa 20.000 ci sono tre cinesi interessanti: la DR 4.0, la MG ZS e la Evo 4. Ancora, simili per filosofia ci sono la Suzuki Vitara oppure la Jeep Renegade, che però è più costosa. 

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