Erfoud, Marocco, Settembre 2021. Germania e Spagna vanno bene per iniziare, ma poi il terreno deve essere quello giusto. Ecco come si fa. Il solito hotel, Erfoud e dintorni, soprattutto le dune accessibili più famose del mondo. Un’ala discreta della struttura, il portone che da direttamente sul deserto. La cosa più difficile è nascondere i bilici che hanno trasportato i “device”, ma la quiete dell’albergo è anche nella sua architettura protettrice.

È una sorta di routine “classica”, un punto fermo delle road map di sviluppo delle Macchine per i Gran Premi del Deserto, prototipi ad un avanzato stadio di realizzazione e sviluppo giunti alla resa dei conti del confronto con il terreno. Quello vero! Sono scesi dalla Germania, come in altri tempi hanno fatto dalla Francia e dal Belgio, anche dagli States. Armi e bagagli, il Prototipo e una camionata di tecnologia e parti. Il reparto corse “overseas” è affascinante, si allestisce in fretta ma non manca nulla, i computer remoti si collegano via satellite con i server in Fabbrica, tecnici e ingegneri in loco e a casa completano la rete di una task force di rara e perfetta efficienza.

Gli Equipaggi vivono ore sonnolente in hotel alternate a micidiali sessioni di test. Si esce, si corre, si torna indietro alla minima necessità o idea, la Macchina sparisce dietro alla saracinesca. Lì, alla luce artificiale e a cuore aperto, si cambia, si perfeziona o modifica, si regola. Il pieno e poi di nuovo fuori… “Il pieno”, già, questa è una fase che rischia di dover essere re-interpretata. L’oggetto misterioso del test è la nuova, rivoluzionaria RS Q e-tron, l’”arma” di Audi per la prossima Dakar Arabia Saudita. Presentata alla fine di Luglio è ancora un “laboratorio” ma già a uno stadio avanzato di definizione delle misure. Nel senso di misure fisiche, che vengono elaborate e adeguate ai parametri tecnici e umani, e… di relazione, nel senso che si inizia a capire in che modo l’insieme Auto, propulsione, Equipaggio, sta a terra e vola oltre le dune.

Ore e ore di test e di intervalli. All’inizio i tempi di sosta superano di gran lunga quelli di movimento, poi il trend si inverte e, tendendo a zero, la macchina fiorisce nella sua forma competitivamente definitiva.

Formazione al completo. Stephane Peterhansel, Carlos Sainz Senior, Mattias Ekstrom e i rispettivi navigatori, Edouard Boulanger, Lucas Cruz e Emil Bergkvist, Sven Quandt, il Team Principal, Andreas Roos, Project Manager Dakar di Audi Sport.

Due settimane di test in Marocco sono l’ideale necessario per sperimentare le “apparecchiature” in condizioni limite, ovvero altissime temperature e… bassissimo grip al suolo. Non bisogna dimenticare, infatti, che la RS Q e-tron è un complesso insieme di tecnologie, in gran parte d’avanguardia e utilizzate per la prima volta contro il peggior nemico del Motorsport, la Dakar. Parliamo dei 3 power train, 3 MGU, Unità Motore-Generatore, due agli assali di derivazione Formula E, e una con funzione di convertitore di energia, della sofisticata batteria, realizzata appositamente, e del “range extender”, il generatore che altro non è che un quattro cilindri TFSI-Turbo a iniezione diretta a sua volta derivato dal propulsore sviluppato da AUDI per il DTM.

Tutto questo deve stare non in un camion ma su un’auto da corsa, tra l’altro specialissima. Pesi e ingombri, entrambi sensibilmente superiori alle formule “tradizionali”, diventano i parametri di un rebus tecnico complesso, che deve essere risolto alla perfezione prima del “viaggio” in Arabia. Paradossalmente, quindi, in Marocco si è lavorato molto anche sugli spazi che restano a disposizione degli Equipaggi all’interno della Macchina.

Il lavoro non è che a un punto intermedio, seppure importante, tuttavia AUDI Sport può contare sull’esperienza “monstre” di Monsieur Dakar Peterhansel, 14 vittorie, e di quel genio dello sviluppo che è Carlos Sainz Senior. Il “ricorso storico” pone la Squadra tedesca su un ottimo trampolino di lancio. Del resto l’obiettivo di AUDI è assai poco decoubertiano. Si tratta, e lo si dice, di vincere. Non è un obiettivo istantaneo, questo è verosimile e logico, ma non è comunque negoziabile.

Intanto, ogni passo in avanti dei test è registrato e trasferito in Germania dove va materializzandosi il primo esemplare della RS Q e-tron da Gara, telaio #104.

 

© Immagini Red Bull Content Pool – Audi Sport

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