Operazione d’Autunno, la Sanz e Gerini si uniscono al Team Astara e porteranno in gara la 01 Concept. Si parla seriamente di e-fuel, di sostenibilità, di compensazione dell’impronta di carbonio, di responsabilità e di… competitività


17 dicembre 2022

Madrid, Spagna, 15 Dicembre. Team Astara. Un nome relativamente nuovo. Dal punto di vista sportivo, della Dakar. Globalmente, invece, Astara è un gigante della mobilità globale con un marcato impegno di responsabilità sostenibile al riguardo. Ne sapremo presto di più, perché il Progetto Astara sta arrivando anche da noi, in Italia. Invece alla Dakar il Team c’è già stato e le sue prerogative sono note. Lo sono state lo scorso anno per la prima volta. Astara è un modo di correre idealmente nuovo. Soprattutto attuale… cioè già piantato nel futuro. Prima ancora che per le tecnologie applicate è nuovo per l’impegno di responsabilità nell’area ancora un po’ anarchica della sostenibilità. Lungimirante di sicuro. Laia Sanz e Maurizio Gerini, Carlos Checa e Marc Solà, Oscar Fuentes e Diego Vallejo. E la Macchina, i buggy Astara 01 Concept, evoluzione degli SMC Century che Mathieu Serradori ha già fatto conoscere in vari exploit, ora sviluppati in Spagna sotto la responsabilità tecnica di Gonzalo De Andrés. 3 Equipaggi, 3 Macchine, 8 mezzi di supporto, 30 persone impegnate sul campo di battaglia della Dakar Arabia Saudita 2023. Non è, non sarà una guerra, se non sportiva, e il primo obiettivo del Team non è vincere al traguardo d’arrivo, bensì di aggiudicarsi sulla linea di partenza la sfida della sostenibilità. Senza togliere nulla a Checa e a Fuentes, qui ci piace occuparci dei nostri beniamini, Laia Sanz e Maurizio Gerini. Siamo tifosi anche noi!

Fa tendenza, la sostenibilità, e molta scena. Diventa una questione di fatti indiscutibili solo dopo, alla resa dei conti. E oggi, non vale la pena di vendere fumo. Astara lo sa. Astara ha fatto le cose in grande e bene. Per Laia Sanz, la ragazza che un po’ a sorpresa e quasi all’ultimo momento è salita sul treno del progetto, e per Maurizio Gerini, con il quale la Principessa del Deserto fa ormai coppia (tecnica) fissa, è una grande opportunità e un deciso salto qualitativo e di competitività. La “vecchia” Mini 4×4, infatti, era qualche generazione indietro, ed è servita egregiamente come portale di ingresso sia per il Pilota che per il Navigatore. Non possiamo dimenticare, infatti, che fino a quel momento Laia era la star della Dakar, 11 vittorie della sua categoria, dell’Enduro e del Trial (per un totale impressionante di 20 Mondiali conquistati). Similarmente, per il Navigatore, di fatto Maurizio era alla prima esperienza in cabina di rotta dopo aver esordito e corso sempre in Moto, Motocross, Enduro, Rally, la Dakar. Molto bene la prima esperienza, dunque, ma ci voleva qualcosa di più, un passo avanti. Ed eccola comparire, materializzarsi quasi all’ultimo momento, la soluzione Astara che adesso appare per molti versi come la migliore prospettiva per entrambi, senza parlare del fatto che Laia potrebbe iniziare a mettere sul tavolo della Dakar anche la scommessa dei primi obiettivi agonistici.

Si è parlato molto di Audi RS Q e-tron, di Toyota Hilux, di BRX-Prodrive Hunter. Cioè si è parlato, rispettivamente, di una 4×4 Ibrida spinta da due motori elettrici alimentati dall’energia prodotta dal… 4 cilindri 2.0 TFSI ex DTM di 2 litri, di una 4×4 spinta dal V6 di 3.5 litri bi-turbo a benzina di Toyota e di una 4×4, ancora 3.5 litri V6 bi-turbo però di origine Ford. L’interpretazione di Astara per la sua Dakar è diversa, diremmo che è la terza soluzione Astara, non meno interessante ma sostanzialmente differente. La 01 Concept, infatti, è un buggy 2 ruote motrici ed è spinta dal leggendario LS7 General Motors, un motore che origina in altri tempi declinato modernamente e in modo esemplare. Il V8 di ben 7 litri di cilindrata è, infatti, aspirato, ed è stato adattato all’uso di e-fuel. Il sistema, già collaudato nell’edizione 2022, si presenta ulteriormente ottimizzato in senso sostenibile. Il 90% del carburante sarà infatti e-fuel, contro il 70% della Dakar scorsa. Il che vuol dire, anche mettendo in conto il rendimento del e-fuel, superiore di circa un 12% rispetto alle normali benzine, emissioni quasi neutre. Ancora, Astara si prefigge di essere un esempio di sostenibilità e, proprio nel difficile scenario della Dakar misurerà e riporterà ancora l’impronta di carbonio generata dalla corsa delle sue 3 Macchine, rendicontando e compensando la propria impronta di carbonio secondo i protocolli di misurazione GHG e standard ISO 14064.

La riflessione, quasi tecnica, che faccio io, è che con la Astara 01 Concept siamo in presenza di una solida proposta di competitività e di impegno. Da una parte entra in scena l’ormai famoso BOP, il sistema di “tagliole” tecniche atte a livellare le prestazioni delle vetture in modo da rendere più interessante la battaglia (che se vogliamo dal punto di vista tecnologico e dello sport puro è un po’ un controsenso). Dall’altra siamo già in regime di trasformazione dei principi energetici, secondo i piani ASO e anche qui la Dakar va presa senz’altro come un laboratorio sui generis.  In questo contesto la proposta 01 Concept appare ancora più interessante, perché sembra coniugare insieme i principi di un’auto da corsa solidamente ingegnerizzata, con una motorizzazione affidabile di default e, fattore non ultimo da considerare, con l’auto più leggera del lotto. Fatte le dovute proporzioni, è un’avventura da seguire con molta attenzione.

Laia Sanz. “La macchina mi ha sorpreso, positivamente. Ero un po’ spaventata, in verità, o meglio ne avevo molto rispetto, soprattutto sulla grande differenza con le 4×4 che è il passaggio delle dune. Ce l’ho ancora, quel rispetto, perché è chiaro che con le due ruote motrici l’errore non è ammesso, ossia può “fatturare” cifre importanti. Per questo so che dovremo essere super concentrati, sulla guida e sulla navigazione, e che per questo avremo questo piccolo, costante stress in più. Per il resto, sui piani della potenza, della velocitò, del lavoro delle sospensioni, delle prestazioni complessive, insomma, credo che abbiamo fatto un bel passo avanti e che abbiamo una macchina molto competitiva. Non contro le T1 Plus, naturalmente, ma nella nostra categoria, noi corriamo in T1.2, penso che possiamo far salire molto sia il ritmo che la performance. Dunque, in definitiva, il risultato.”

Maurizio Gerini. “È un’avventura affascinante. Non ci sono dubbi. Ancora una volta molto di tutto è tutto nuovo. La Macchina, motore pazzesco (e pensare che ASO e FIA hanno pensato bene di strozzarlo). Non abbiamo provato molto ma abbiam fatto molti chilometri su diversi tipi di terreno, sulle dune e con vari road book. Test importanti, perché? Perché ci siamo potuti adattare, soprattutto Laia, alla differenza sostanziale, il passaggio dalle 4 alle due ruote motrici. Laia se la cava molto bene, è bravissima. Sono molto contento, nel gruppo c’è una bella sinergia e mi piace vedere che Laia, motivatissima, è cresciuta tantissimo. Un anno intenso, per lei, anche con la bella esperienza di Extreme e con Carlos Sainz. Bellissimo!”

Fantastico, lo diciamo anche noi. Laia Sanz, Maurizio Gerini, Astara. Si prospetta una Dakar da seguire a bocca aperta. In bocca al lupo!

© Immagini Red Bull Content Pool, ASO Media, Astara Media

Astara 01 Concept 2023

ENGINE

Front-mid
7.0 litre V8 GM LS7
Power 325 kW, 430 HP
Torque 720 Nm at 2.900rpm

Restrictor 37.2mm
 

TRANSMISSION
2 wheel drive
SADEV SL90-23 6 speed sequential shift gearbox

 

CHASSIS
High strength steel tubular structure
Carbon and natural fibre composite bodywork

 

SUSPENSION
Double wishbone
Fully adjustable R53 dampers, 440mm travel
 

WHEELS & TYRES

17”/ BF Goodrich 37×12.5R17

 

WEIGTHS & DIMENSIONS

Length: 4.65m

Width: 2.2m

Heigth: 1.75

Total Wight: ca 1.590 Kg

FUEL SYSTEM
2x 180 e-fuel litres

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