I fenomeni meteorologici sempre più spesso possono assumere caratteri di estrema violenza. In alcuni casi può addirittura succedere che un’auto finisca sott’acqua, con gravi danni. Cosa può fare l’automobilista per far fronte agli ingenti costi di ripristino della vettura “sommersa”?

Unica possibilità di salvezza per le finanze è che l’automobilista abbia stipulato un’assicurazione completa della garanzia accessoria che copre i danni da agenti atmosferici, spesso legata anche alla copertura contro gli atti vandalici e gli eventi sociopolitici. Sono tutte voci di solito presentate separatamente nei preventivi, con specifici costi, facoltative in aggiunta alla RCA che invece è obbligatoria.

Quali sono i danni?

Prima di affrontare il capitolo costi è bene accennare a quali sono i principali problemi in cui incorre un’auto che finisce immersa nell’acqua. Se la vettura sta viaggiando è possibile che i problemi siano concentrati sul motore il quale si troverebbe ad aspirare liquido invece che aria con gravi danni interni.

Ma anche da ferma, per quanto ben isolata, la meccanica soffrirà quasi certamente infiltrazioni nelle parti elettriche e negli interni, nell’abitacolo, con sedili e tappezzerie a volte compromessi in modo irreparabile. Insomma, che si tratti di motore, impianto elettrico oppure interni dovremo essere pronti a sostenere costi elevati per riportare l’auto in condizioni normali.

Come farsi risarcire

Innanzitutto l’assicurato dovrà accertare che la causa dei danni sia fra quelle contemplate dalla propria polizza assicurativa. Ricordiamo poi che tutte le assicurazioni per questa tipologia di danni prevedono franchigia e scoperto, dunque una parte delle spese di ripristino saranno comunque a carico dell’assicurato. In particolare la franchigia è un importo minimo fisso a carico dell’assicurato, mentre lo scoperto è una percentuale sul costo totale, sempre a carico dell’assicurato.

Nell’ipotesi più estrema che l’auto sia completamente da buttare il risarcimento sarà pari al valore commerciale attribuito alla vettura al momento dell’evento atmosferico. Per ottenere il risarcimento è necessario compiere una denuncia presso Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, così che il compiersi dell’evento atmosferico sia certificato dall’autorità. Senza questa denuncia potremo fare riferimento ad un bollettino dell’Osservatorio Meteorologico delle vicinanze o anche solo ad un articolo di un giornale locale che testimoni l’evento.

E senza polizza?

Decisamente più complessa la situazione se non abbiamo la copertura assicurativa. Una strada può essere quella della causa in Tribunale contro l’autorità responsabile della sicurezza nell’area dell’evento, se si ritiene che i danni subiti siano dovuti alla condotta dell’ente, come cattiva manutenzione o mancata allerta, ma è un percorso estremamente difficile.

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