Va bene l’elettrificazione, va bene la sostenibilità, ma ogni tanto è giusto dare spazio a dei “sani” ottani americani. Allora meglio lasciare la parola ai nostri colleghi di Motor1 US, che sono saliti a bordo della Dodge Charger SRT Hellcat Redeye Widebody.

Chi sano di mente ha bisogno di una berlina da 808 cavalli? La risposta dovrebbe essere nessuno. Eppure, con un esborso di 78,595 dollari (64.953 euro circa al cambio attuale), si può acquistare la quattro porte più potente del pianeta. Una vettura che vale assolutamente ogni centesimo.

Veloce per non dire velocissima, ma pure comoda e sufficientemente tecnologica. Però se si vuole godere del massimo delle performance è necessario che sia equipaggiata dei migliori pneumatici su piazza.

Mentre se siete in cerca degli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica in fatto di sicurezza attiva e passiva, o di una vettura propensa al risparmio di carburate, allora è meglio volgere l’attenzione altrove. La Dodge Charger SRT Hellcat Redeye Widebody non fa per voi.

Esterni

La vettura in prova sembra particolarmente accattivante grazie alla colorazione della carrozzeria denominata F8 Green. Questa tonalità si abbina perfettamente con le pinze dei freni arancioni (opzionali), le ruote color granito e altri dettagli di colore nero satinato facenti parte del pacchetto Customer Preferred (8.600 dollari, ovvero circa 7.104 euro al cambio attuale).

I fianchi larghi – di serie su tutti le versioni equipaggiate di motore Hellcat – si adattano all’indole della super berlina, come se una versione “stretta” non fosse mai esistita.

La vista laterale è prerogativa dei cerchi in lega da 20 pollici. Il frontale invece, è stato rimodellato per raffreddare al meglio il possente V8. Altre modifiche seguono nella parte posteriore; migliorie che in qualche modo la rendono la Charger più affascinante di sempre.

Interni

L’interno del Charger Redeye colpisce (positivamente) al primo impatto. La pelle Laguna color caramello riveste i sedili, mentre quella nera con cuciture bianche è destinata al cruscotto adornato pure di elementi in fibra di carbonio (a patto di opzionare il pack dedicato).

Però si percepisce quasi subito che anche per la Charger il tempo sia passato, soprattutto in considerazione del fatto che il Durango Hellcat recentemente aggiornato è molto più bello, grazie in parte al nuovo sistema di infotainment Uconnect.

Dodge Charger Hellcat Redeye Widebody, la prova
Dodge Charger Hellcat Redeye Widebody, la prova

Ciò detto l’impianto multimediale di questa Dodge è ancora tra i nostri dispositivi preferiti. Il layout della schermata iniziale è pulito, la grafica è piuttosto nitida ed è tutto relativamente facile da usare. Inoltre, Apple CarPlay e Android Auto sono di serie, così come la schermata del menu Performance Pages by Dodge.

La Charger Redeye è tra le super berline più spaziose della classe. Vanta 93,47 cm di spazio destinato alla testa nella sezione anteriore, e altri 106,17 cm per le gambe. Posteriormente le quote passano a 92,96 cm e 101,85.

Su strada

Chi pensava che la Charger Redeye potesse essere così comoda? Anche una vettura così equipaggiata conserva sempre un certo comfort.

Le sospensioni assorbono bene le asperità del manto stradale (nonostante i cerchi da 20 con pneumatici a spalla ultra ribassata), l’abitacolo è relativamente silenzioso (fino a quando non si martella con l’acceleratore) e c’è una discreta quantità di spazio per i passeggeri.

Dodge Charger Hellcat Redeye Widebody, la prova

Cosa possiamo dire del motore Hellcat che non sia già stato detto? È fenomenale, è assurdo e sembra ancora più speciale con gli 80 cavalli extra della versione Redeye.

I dati sulla potenza totale per questo modello riferiscono di 808 CV e 959 Nm, valori che consentono un passaggio da 0 a 60 mph (0-96 km/h) in appena 3,6 secondi. E una velocità massima di 327 km/h.

Una vettura che accelera con il tipo di forza che ti aspetti da una supercar a sei cifre. Il compressore emette un gemito simile a una sirena all’avviamento, portando più aria nel motore.

La Dodge Charger Redeye che abbiamo testato era provvista di pneumatici Pirelli P-Zero, opzione da 695 dollari (574 euro al cambio attuale). Una gomma che ha garantito la massima aderenza alla vettura e che, in abbinamento alle sospensioni adattive, ha manifestato un’indole spiccatamente pistaiola.

Di serie presenzia invece la versione All Season delle coperture P Zero. Una tipologia di pneumatici poco capace ad assecondare il potenziale della super berlina da 808 CV.

Premendo il pedale dell’acceleratore, senza necessariamente schiacciare a fondo, le gomme posteriori vanno in crisi mentre l’avvertimento del controllo di trazione si accende a mo’ albero di Natale. Bisogna sempre stare all’erta, perché ci vuole davvero poco a consumare un treno di pneumatici.

A corollario di quanto appena asserito, c’è da mettere in considerazione che la Charger Redeye non dispone di alcun sistema di sicurezza attiva, neppure della frenata di emergenza automatica.

Curiosità

Le Performance Pages ti danno accesso a tutta una serie di menù destinati ad alimentare la connotazione racing della strumentazione presente in vettura.

C’è un timer per il quarto di miglio, un misuratore della forza G, una schermata dedicata alla distanza di frenata e altro ancora, tutti situati all’interno della configurazione dell’infotainment e accessibili tramite un pulsante “SRT” situato appena sotto il touch screen.

Informazioni utili nell’impiego in pista piuttosto che in strada. Certo è che il nuovo sistema Uconnect 5 che abbiamo testato su Durango Hellcat ha più funzionalità e un layout migliore rispetto a quello disponibile sulla Dodge Charger.

Prezzi

Il prezzo parte da 78.595 dollari (circa 64.953 euro al cambio attuale), cifra che la rende decisamente più abbordabile rispetto a vetture del calibro di BMW M5 Competition oppure Mercedes-AMG E63 S. Solo la nuova Cadillac CT5-V Blackwing si avvicina, con un prezzo di partenza di 84.990 dollari (70.210 euro al cambio attuale).

Tra gli optional disponibili, quello più caro è il pacchetto Customer Preferred, che costa 8.600 dollari, ovvero 7.104 euro. Però non sembra valere tale costo. Le ruote satinate da 20 pollici hanno invece un prezzo di 1.095 dollari (904 euro al cambio attuale), mentre il sistema di navigazione vale altri 995 dollari (822 euro).

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