Senza paura di smentite, si può dire che, di questi tempi, ogni mese assistiamo alla presentazione di un nuovo crossover o SUV. I numeri parlano chiaro, e le previsioni anche: il trend di mercato non accenna ad arrestarsi, di conseguenza aspettiamoci ancora tante novità in arrivo in questo segmento.

Ma come fa una Casa auto a differenziarsi in maniera chiara in una categoria così affollata? La ricetta secondo DS è semplice quanto ambiziosa: offrire un’auto sfiziosa, di design, capace di stuzzicare chi desidera qualcosa di ricercato. La nuova DS 3 Crossback è il risultato made in PSA ed è la protagonista del nostro Pro & Contro.

Si comincia proprio dal design della DS 3 Crossback. Non si tratta di esprimere un giudizio estetico, soggettivo per definizione, quanto piuttosto riconoscere che un’auto con una personalità così spiccata è davvero difficile da trovare. Molto interessanti, tra l’altro, i richiami “aggiornati” alla DS 3 “tradizionale”, appena uscita di produzione, come la pinna laterale o i LED verticali sul frontale. Un modo per tramandare il cosiddetto family feeling.

DS 3 Crossback, pro e contro

Un oggetto sfizioso, per essere tale, deve sollecitare la sfera sensoriale. Ok la vista, quindi, ma anche il tatto e l’olfatto vogliono la loro parte. L’abitacolo della DS 3 Crossback non delude da questo punto di vista: in base agli allestimenti ci sono tanti tipi di rivestimenti e inserti. Nel nostro caso una piacevole Alcantara avvolge la plancia e i due occupanti anteriori, arricchita da plastiche e metalli incastonati ad alzare il livello di qualità percepita. Peccato: dietro non è riservata la stessa attenzione.

DS 3 Crossback, pro e contro

I fari a matrice di LED dalla forma originale, la trama romboidale che si trova disseminata un po’ ovunque nell’abitacolo, la disposizione particolare dei tasti sul tunnel: la DS 3 Crossback è un concentrato di ricercatezza. Un dettaglio su tutti? Le maniglie a scomparsa. Difficile dire con quale percentuale riducano i fruscii aerodinamici o addirittura consumi, ma una cosa è certa: fanno davvero una gran figura.

DS 3 Crossback, pro e contro

CMP. Sta per Common Modular Platform ed è il nome della nuova piattaforma di PSA, che si affianca alla EMP2 e sarà la nuova “base” per tutte le future compatte, berline e crossover, del gruppo francese, a cominciare dalle nuove Peugeot 208 e Opel Corsa. Nasce per poter ospitare i pacchi batteria di auto completamente elettriche (in arrivo la DS 3 Crossback E-Tense) ma anche per migliorare le doti dinamiche e di rigidità torsionale, e in effetti la francesina rialzata, tra le curve, si guida che è un piacere.

DS 3 Crossback, pro e contro

Le auto di una certa categoria, è risaputo, si giudicano anche dalla capacità di lasciare il mondo esterno…fuori, appunto. È vero, sulla DS 3 Crossback non ci sono i doppi vetri, ma questo non ha fermato i progettisti nella ricerca di un isolamento di alto livello. Il motore 1.5 diesel da 100 CV, brillante, è molto ben incapsulato, ovattato, così come sono ridotti al minimo i fruscii aerodinamici. Per niente scontato, viste le bombature della carrozzeria.

DS 3 Crossback, pro e contro

La ricercatezza, a volte, può essere un boomerang. È quello che abbiamo pensato, durante le settimane di prova con la DS 3 Crossback, della disposizione dei tasti centrali sulla plancia. Prima di tutto, il motivo romboidale li disperde in maniera poco logica. Oltre questo, c’è il fatto che quelli superiori sono a sfioramento e di conseguenza non è sempre chiaro se sono stati azionati o meno. Infine, ad auto spenta ma a quadro acceso, non sono retroilluminati: usarli di notte, nelle situazioni di attesa, è difficile.

DS 3 Crossback, pro e contro

La ricercatezza colpisce ancora. Avete presente la silhouette della DS 3 Crossback, con quella pinna che si staglia sul montante centrale? Da dentro, questa implica che la linea di cintura sia irregolare nella sua salita verso la coda. Coda che culmina con un lunotto molto poco esteso. Se poi i poggiatesta dietro sono sollevati, o peggio ancora c’è qualcuno seduto nei posti dietro, allora potete dire addio alle manovre senza sensori o telecamera.

DS 3 Crossback, pro e contro

Il posteriore della DS 3 Crossback è forse una delle parte che, stilisticamente, mette un po’ d’accordo tutti. Questo perché è molto pulita, minimale, ed equilibrata. Un risultato che è stato ottenuto anche nascondendo la maniglia per aprire il vano bagagli, che però è stata posizionata all’altezza del portatarga, in basso. È scomoda da raggiungere e, tra fango e smog, obbligherà a sporcarsi le mani.

DS 3 Crossback, pro e contro

Riuscite a vederla? Esatto, stiamo parlando della leva in basso, sotto – o meglio, dietro – la razza sinistra del volante. La foto è stata scattata ad hoc per far capire dove si trovano i comandi del cruise control, ma dalla una posizione di guida reale la leva è completamente nascosta dal volante. Molto scomodo, anche perché i tasti presenti sono tanti e ogni volta bisogna appellarsi alla propria memoria per azionare quello giusto.

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