Se vi chiedessero di pensare a una berlina di rappresentanza, quasi sicuramente rispondereste con un nome di modello tedesco. E il mercato, a ben vedere, dà ragione proprio ai brand teutonici.

DS, però, è il brand nato per offrire un’alternativa ai “soliti” costruttori e con la DS 9 scende in campo con un’ammiraglia di grandi dimensioni e che, da buona tradizione francese, promette comfort a piene mani. È la protagonista di questo Perché Comprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

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Comfort

Ergonomia generale

Fluidità di marcia ibridaInfotainment
Abitabilità posterioreNo matrix LED
Ricercatezza 

Verdetto


7.7
/
10

L’originalità della DS 9 è qualcosa che “fa bene”, nel senso che smuove le acque di un segmento la cui luce, negli ultimi anni, è stata offuscata da ciò che succedeva nella categoria dei SUV. La DS 9 è un’auto con grande personalità, tanto fuori quanto dentro, ed è capace di appagare con tante soluzioni stilistiche e, allo stesso tempo, di suscitare curiosità in chi la vede. E poi, soprattutto, è in grado di incarnare e, anzi, portare su un nuovo livello la tradizione in materia di comfort che DS può vantare.

Anche lo spazio per gli occupanti è tanto, visto che la piattaforma EMP2 non era mai stata allungata così tanto. Da un punto di vista tecnologico, inteso come infotainment di bordo, le tedesche sono decisamente più avvantaggiate. Infine, la ricerca di una personalità stilistica a tutti i costi su alcuni aspetti si scontra con la funzionalità e l’ergonomia.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

La DS 9 è lunga 4 metri e 93, larga 1 e 93 e alta 1 metro e 46, con il bagagliaio che ha una capacità minima di 510 litri, perciò ben sfruttabile. Il fondo cela anche un pozzetto in cui riporre i cavi per la ricarica domestica.

DS 9 (2020)

Vi sono vari anelli e reti elastiche, ma soprattutto sono comodi i due ganci a scomparsa che consentono di assicurare le sacche per la spesa o gli zaini senza che questi, durante la marcia, si muovano.

DS 9 (2020)

Bagagli a parte, un’auto come la DS 9 riserva il suo “meglio” agli occupanti della seconda fila che, infatti, viaggiano in prima classe. Lo spazio, complice il passo allungato, è tantissimo per le gambe e altrettanto buono per la testa. Ci sono poi tante attenzioni come i sedili riscaldati, rinfrescati e massaggianti, oltre che la climatizzazione dedicata e le prese USB. Il passeggero destro può anche regolare lo schienale davanti a sé con un tasto dedicato.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,93 metri

Larghezza

1,93 metri

Altezza

1,46 metri

Passo

2,89 metri

Dentro

 

Bagagliaio

510 litri

Plancia e comandi

L’ambiente interno della DS 9 è un salotto in cui la ricerca di forme particolari si mescola alla selezione di rivestimenti di qualità. Un motivo romboidale è protagonista, tanto sulla plancia quanto nella strumentazione digitale. L’abitacolo è impreziosito da dettagli come l’orologio a scomparsa, uno slot per tenere il telefono in verticale oppure l’illuminazione ambientale. Le plastiche dure si trovano giusto nella parte bassa e, al tatto, hanno danno feeling un po’ economico.

DS 9 (2020)

Sul tunnel centrale sono incastonati vari tasti, tra cui quelli degli alzacristalli, lontani tra loro e perciò è impossibile azionarli contemporaneamente. Anche lo sportellino del vano davanti alla leva del cambio è ben rivestito, e cela la ricarica wireless per lo smartphone e tre prese di ricarica.

DS 9 (2020)

Poco comodi i comandi della climatizzazione integrati completamente nel sistema di infotainment, che mostra un po’ di anni sulle spalle in quanto a grafiche e, soprattutto, logiche di funzionamento: non c’è una funzione splitscreen e perciò, per la maggior parte delle operazioni, serve abbandonare la funzione che si stava utilizzando.

DS 9 (2020)

Come va e quanto consuma

Cominciando dal capitolo “confort”, la taratura delle sospensioni è eccellente. Queste riescono ad assorbire di tutto senza mai andare in crisi, ma va detto che c’è anche un “trucco tecnologico”, un sistema che, con una telecamera all’anteriore, scansiona la strada e prepara le sospensioni a controllo elettronico, intervenendo su ogni singolo ammortizzatore, per copiare il terreno.

Il rollio, per contro, nelle curve veloci è piuttosto marcato e si avvertono i trasferimenti di carico. La tenuta di strada è elevata, così come la capacità dello sterzo, consistente e preciso, di mettere in connessione con l’avantreno per fare delle traiettorie pulite. L’insonorizzazione dall’esterno è di alto livello, ci sono anche i doppi vetri, e questo significa anche che spesso si va più veloci di quanto si pensi. Però in autostrada ci saremmo aspettati qualche fruscio in meno.

DS 9 (2020)

Al comfort generale poi contribuisce la natura silenziosa e fluida del powertrain ibrido plug-in che vede abbinati un 1.6 turbobenzina da 180 CV ad un motore elettrico e ad una batteria agli ioni di litio da 11,9 kWh. La potenza totale è di 225 CV e l’erogazione decisa ma controllata, grazie all’ottima taratura del cambio automatico EAT8, a 8 rapporti, che è impercettibile nelle cambiate nella guida più tranquilla, e cioè quella più adatta alla DS 9. C’è anche la modalità Brake per massimizzare il freno motore rigenerativo ma non c’è l’Auto Hold e nemmeno un Hill-Holder. In città, infine, si nota che la risoluzione delle telecamere potrebbe essere migliore.

DS 9 (2020)

Venendo ai consumi, a batteria carica e in modalità elettrica si possono percorrere fino a 40 km, mentre, a batteria scarica, si fanno 14 km/l in città, 15 km/l in extraurbano e circa 14 km/l in autostrada. 

Versione provata

 

Motore

1.6 turbobenzina + motore elettrico

Potenza

225 CV

Coppia

300 Nm

Cambio

Automatico EAT8

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Il prezzo di partenza di 56.200 euro si riferisce alla Performance Line, mentre si sale a poco più di 59.000 per la Rivoli+ di questa prova. Le versioni più potenti con 360 CV e a trazione integrale vengono rispettivamente 66.900 e 69.000 euro.

DS 9 (2020)

Per dimensioni la DS 9 appartiene al segmento E, quello di BMW Serie 5, per intenderci, mentre se si prende in considerazione il prezzo è più vicina al segmento D, quello della Mercedes Classe C. Per   una scelta più ricercata si può considerare anche la Volvo S90 oppure la più rassicurante e intramontabile Volkswagen Passat.

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