Elkann: “Marchionne ha salvaguardato l’industria auto italiana”

John Elkann, il presidente di Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha reso omaggio a Sergio Marchionne, l’ex capo della Fiat scomparso nel 2018, definendolo un “patriota nel senso più alto della parola”. In occasione dell’uscita di una nuova edizione della biografia di Marchionne scritta dal giornalista Tommaso Ebhardt, Elkann ha rilasciato un’intervista a Bloomberg in cui ha ricordato il ruolo fondamentale del manager italo-canadese nella trasformazione e nella salvezza dell’industria auto italiana.

Elkann: Sergio Marchionne ci ha salvati dalla bancarotta

“Le nostre battaglie erano sempre per l’Italia, mai contro l’Italia”, ha detto Elkann, sottolineando che senza la visione e le mosse strategiche di Marchionne, che ha portato la Fiat ad acquisire Chrysler e a ridurre la sua dipendenza dall’Italia e dall’Europa, Stellantis non sarebbe mai nata.

Stellantis è oggi il quarto gruppo auto al mondo per volumi di vendita, con 14 marchi tra cui Peugeot, Citroën, Opel, Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Maserati. Elkann ha aggiunto che grazie alla creazione di Stellantis sono possibili gli investimenti che il gruppo sta facendo in Italia, come il polo elettrico di Mirafiori e l’impianto di batterie di Termoli.

Elkann ha anche respinto le critiche che sono state mosse a Marchionne per la riduzione della forza lavoro e della produzione in Italia, sostenendo che senza la sua strategia gli impianti domestici sarebbero stati a rischio esistenziale. Ha inoltre evidenziato come Marchionne abbia saputo anticipare e affrontare la rivoluzione elettrica che sta investendo il settore auto. “Ha creato una rivoluzione che solo un vero outsider come Sergio poteva fare”, ha concluso Elkann, definendo Marchionne un “manager visionario” che ha cambiato il destino dell’auto italiana.

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