Max Verstappen ha salvato il record di Michael Schumacher. Ma il suo titolo mondiale rappresenta comunque la fine dell’era del Kaiser


26 dicembre 2021

Negli ultimi anni si sono sprecati i paragoni tra Michael Schumacher e Lewis Hamilton, sicuramente gli interpreti più prolifici delle rispettive generazion in Formula 1. Hamilton, dal punto di vista puramente statistico, ha battuto il Kaiser per il maggior numero di pole e vittorie colte in carriera, mentre i due campionissimi si trovano ancora a pari merito in quanto a titoli conquistati. Max Verstappen, vincendo il suo primo mondiale, ha impedito ad Hamilton di detronizzare l’imperatore della F1 di tutti i tempi. Ma la vittoria di Max, a suo modo, chiude comunque un’epoca nel segno di Schumacher. 

Max, infatti, è il primo pilota vincitore di un mondiale dal 1984 ad oggi a non aver corso contro Michael Schumacher nella sua carriera. L’ultimo, prima di lui, fu Niki Lauda. Una parentesi lunga 37 anni fatta di campioni che hanno condiviso lo schieramento con il sette volte campione del mondo, da Alain Prost a Lewis Hamilton, a dimostrazione della longevità della carriera di un pilota che ha definito gli anni Novanta e i Duemila, ma si è concesso anche una parentesi a inizio anni Dieci con quella Mercedes che, non senza un suo fattivo contributo, sarebbe diventata di lì a poco la scuderia da battere.

Non poteva certo immaginarselo, Michael, quando conversava con Max bambino ai box. Anche se, con papà Jos, fantasticavano sulla possibilità che i loro figli arrivassero in F1. Max è stato forgiato dal padre nel campione che non è stato. Mentre Mick gareggia nel nome di un genitore la cui assenza pesa molto più di tante presenze. E se Verstappen ha posto fine all’era di Michael, si può dire che l’epoca di un nuovo Schumacher è già arrivata. E viene da pensare che una parentesi Rossa possa essere anche nel futuro di Mick. 

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