Il GP di F1 d’Australia sembra non finire mai con la classifica sempre a rischio di cambiamenti per i ricorsi dei team. Ora tocca a Ferrari


7 aprile 2023

Il GP d’Australia sembra divenuto interminabile, con la classifica perennemente posta in discussione dai vari team di F1. Ora tocca a Ferrari, la quale fa ricorso per la penalità inflitta a Sainz per lo scontro con Alonso.

La gara di Melbourne si è rivelata piena di imprevisti: non tanto per il vincitore, Red Bull, guidata da Verstappen e con l’olandese che va a vincere per la prima volta qui ma per le tante bandiere rosse e le altrettante ripartenze, specialmente la seconda. FIA ha scelto di ripartire da fermi e in ripartenza ci sono stati moltissimi incidenti che hanno condizionato l’esito del Gran Premio, sebbene si sia poi scelto di ripartire per la terza volta con un rolling start mantenendo le posizioni della seconda ripartenza. Fra i vari incidenti, c’è stato quello di Carlos Sainz in quarta posizione con Fernando Alonso, terzo. L’azione è stata penalizzata con cinque secondi e Sainz ha concluso in dodicesima posizione, ultimo dei piloti rimasti in gara.

Dopo Haas, che ha chiesto che venisse ripristinata la classifica alla fine dei due giri successivi alla seconda ripartenza che vedevano Hulkenberg quarto invece che settimo alla fine della terza ripartenza, ora tocca a Ferrari. La Scuderia di Maranello ha fatto ricorso affinché la FIA riesamini la penalità di Sainz.

Va riaperto per il bene della F1, – ha detto il team principal di Ferrari Fred Vasseur riguardo l’incidente – perché l’incidente fra Gasly e Ocon non è stato penalizzato. Carlos, invece, non è stato neanche ascoltato.”

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