Il commento del nostro Paolo Ciccarone sulla vittoria del Gran Premio del Giappone, del secondo titolo consecutivo di Max Verstappen, e dell’attacco di Mattia Binotto alla Fia


9 ottobre 2022

Max Verstappen bicampione del mondo di F.1. Vince gara e titolo a Suzuka, casa della Honda, in un GP sponsorizzato Honda con una Honda che prima si ritira e poi conferma l’appoggio alla Red Bull fino al 2025 e poi chissà. Una cosa normale, sembrerebbe. Invece no. La disputa del GP, partito con la pioggia e sospeso dopo tre giri, di cui due dietro alla safety car, ripreso dopo due ore e 18 minuti dalla sospensione e ripartito con partenza lanciata e fermata dopo 29 giri, ovvero allo scadere del tempo massimo previsto per una gara di F.1 (due ore in condizioni normali, tre ore con pioggia), ha sempre visto l’olandese davanti a tutti. Quindi, dal punto di vista sportivo nulla da eccepire: è stato bravissimo, specie al primo via quando Leclerc lo ha infilato alla prima curva e Verstappen ha replicato all’esterno con una manovra da applausi a scena aperta.

 

Poi la sospensione, le polemiche per lo svolgimento ridotto, il finale in cui Leclerc, nel difendersi da Perez, ormai senza gomme taglia l’ultima chicane e “accompagna” il messicano verso l’erba, costringendolo all’esterno. Secondo al traguardo, penalizzato dalla giuria e posizione ceduta a Perez. Risultato, il terzo posto di Leclerc a tavolino assegna il mondiale a Verstappen. Questi i fatti, sulle opinioni ci si può scrivere un libro perché alcune cose non hanno convinto. Mettendo in ordine i fattori, si comincia con la gara. La partenza era bagnata ma tutti hanno montato le gomme intermedie quando era chiaro ci volevano le full wet. E infatti, con Sainz che va a sbattere senza nemmeno completare mezzo giro, Vettel per prati, altri in ordine sparso qua e là, l’ingresso della safety car era logico così come la sospensione con bandiera rossa. Si sapeva da prima, quindi perché farli partire subito? Oppure perché non hanno obbligato a montare gomme da bagnato estremo come accaduto nel secondo via, lanciato, con condizioni meteo migliori? Mistero.Altro mistero: bandiera rossa, gara sospesa, e Gasly che arriva a 250 all’ora con trattori contromano che stanno recuperando i rottami di Sainz. Lui che urla e sbraita, ma dal box nessuno gli ha detto niente? Possibile che non sapesse che la gara era interrotta e quindi ha corso un rischio lui e fatto correre ai commissari? Altro punto: visto che la gara era sospesa, perché far entrare subito i trattori? Non c’era fretta e potevano aspettare che tutti fossero ai box. Mah, tanta fretta per stare fermi due ore e mezza a far niente…

Ultimo aspetto, l’ultima curva. Che Leclerc ci abbia provato, dopo essersi difeso con una Ferrari mangia gomme, ci sta. All’ultima curva ci avrebbe provato chiunque. Quindi non gli si può imputare niente. Che ci sia un regolamento ben chiaro e con precedenti illustri (vedi Vettel in Canada con Hamilton, e non era l’ultima curva) era evidente. Così come la penalizzazione. E infatti Leclerc non ha aperto bocca, lo ha fatto Mattia Binotto da casa. Logico, deve difendere la squadra e quindi logicamente si appella a tutto. Quindi una federazione che una volta tanto mostra rapidità di decisione, e prima del podio fa capire quale è la classifica (ricordiamo Suzuka 1989 e il tempo trascorso o altre gare più recenti) viene criticata. Se aspetta a prendere una decisione, viene criticata. E le critiche vanno sempre a senso unico: contro la Ferrari. E allora, l’ultima domanda da un GP del Giappone che ha fatto acqua, è la seguente: per quale valida ragione la FIA, Liberty Media e pinco pallino dovrebbero avercela contro la Ferrari che è l’unica squadra che tira il mondiale, fa fare il pieno di tifosi e aumenta l’interesse a livello mondiale?  Se qualcuno ha una risposta vera, siamo pronti a rivedere alcuni giudizi precedenti. Grazie

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