La Ferrari ritrovando la correlazione fra simulatore e pista piazza la doppietta nelle FP2, ma Max Verstappen rallentato dal problema al cambio nelle FP1, non ha svelato il vero potenziale della RB18


3 settembre 2022

Nel Venerdì di Zandvoort la grande protagonista è stata la Ferrari, con la F1-75 che ha confermato di poter tornare sui livelli della prima parte di stagione, su una pista perfetta per le sue caratteristiche, con Charles Leclerc davanti a tutti e Carlos Sainz secondo. Oltre che sul giro secco, ottime risposte dopo i problemi con le gomme di Spa, sono arrivate dal long run, con Leclerc che ha avuto il miglior passo con le medie e Sainz con le soft. Se la Ferrari ha cancellato i dubbi dopo il peggior week end della sua stagione in Belgio, la Mercedes ha lanciato la sfida alla Rossa ed alla Red Bull, con Lewis Hamilton a soltanto un decimo da Leclerc ,e George Russell il più veloce nelle FP2. Attardati invece Max Verstappen, che dopo aver saltato quasi tutta la FP1 per un problema al cambio, ha cercato di recuperare il tempo perso non rispondendo alle due Ferrari, e Sergio Perez soltanto dodicesimo.

La Ferrari fin dall’inizio della simulazione di qualifica, dimostra che il problema di Spa non è stata la direttiva TD39 ma il set up della F1-75, e che ha ritrovato la correlazione fra i dati del simulatore e la pista, suo punto forte fino a Spa. I due piloti della Rossa fanno nuovamente la differenza in curva e trazione. Leclerc fino a quel momento dietro al compagno di squadra, dopo una modifica al set-up scaricando l’ala posteriore, trova il feeling con la F1-75 ed è più veloce di Sainz nel T1. La Mercedes si conferma sui livelli delle FP2, con Hamilton che accusa meno di un decimo,  e Russell che fa il recordl nel T1 dimostra che la Mercedes a differenza degli altri week end, ha trovato subito il bilanciamento della W13, e può inserirsi nel duello Ferrari- Red Bull. Proprio il gap preso da Verstappen che non ha mai utilizzato una soft nuova, lascia pensare che la Red Bull si sia disinteressata della prestazione.

Valori simili nella parte centrale, con Sainz che è più veloce di oltre un decimo e recupera su Leclerc, più lento anche di Hamilton. Non ripete il T2 del compagno di squadra Russell più lento di tre decimi. Non cambia la situazione anche in Red Bull, con Verstappen che fa segnare lo stesso intermedio di Leclerc e Hamilton, mentre Perez perde altri due decimi.

Grande equilibrio nel T3, con Leclerc, Sainz e Hamilton racchiusi in appena trenta millesimi. I due piloti della Rossa tagliano il traguardo con meno di un decimo su Hamilton, ma considerando che nell’ideal lap il vantaggio poteva essere maggiore, hanno molto margine in vista delle qualifiche. Invece Russell è ancora più lento del compagno di squadra dopo un buon inizio di giro perdendo altri due decimi dalle Ferrari ed Hamilton. La Red Bull torna a perdere contatto da Ferrari e Mercedes, con Leclerc,  Sainz e Hamilton che infliggono un distacco di mezzo secondo a Verstappen e Perez.

Long run che come a Spa non ha dato indicazioni utili a piloti e squadre a causa di un bandiera rossa che ha interrotto la sessione per diversi minuti. Per la Ferrari sono arrivate nuove risposte da una F1-75 che a Spa era stata nettamente inferiore alle Red Bull anche sul passo. Con le medie il miglior ritmo è stato quello di Leclerc che sotto la bandiera a scacchi ha stampato uno stratosferico 1.15.9. Soltanto due tornate per Hamilton uscito dai box proprio quando c’è stato l’incidente di Tsunoda. La Red Bull risponde alla Ferrari nella simulazione gara, con Verstappen che ha girato sugli stessi tempi di Sainz con le soft. Lontani dal ritmo dei compagni di squadra Russell e Perez a due e quattro decimi dal passo di Hamilton e Verstappen.

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