Anche se a prima vista potrebbe sembrare che stavolta la vittoria l’ha decisa l’arbitro, con quel cartellino giallo a Lewis Hamilton, i 10 secondi di penalizzazione per aver provato due volte la partenza fuori dagli spazi consentiti, non avrebbero cambiato il risultato finale, perché Valtteri Bottas ha vinto con oltre 10 secondi di vantaggio e quindi Hamilton non può recriminare su una decisione arbitrale. In fondo, in Canada contro Vettel fu lui ad avvantaggiarsi della penalizzazione del tedesco, e quindi parafrasando un vecchio detto chi di penalty ferisce, di penalty perisce.

L’unico che ci ha guadagnato è stato Verstappen, perché il suo secondo posto, in condizioni normali, sarebbe stato solo un terzo e per questo, da ragazzo intelligente, Max lo ha subito detto: “Sono davvero felice perché era il massimo cui potevo ambire” e infatti alla fine, giudici o meno, tutti felici e quasi contenti nella noia di Sochi, il primo GP a porte aperte e con parecchio pubblico in tribuna, seppure poco inquadrato e sempre a distanza, quasi che si temesse di voler dare un messaggio sbagliato per quelle nazioni alle prese con la pandemia (compresa la Russia, ma lì si sa come funzionano certe cose…) e quindi da non prendere ad esempio con tribune gremite alla faccia del distanziamento sociale.

Da Sochi la Ferrari limita i danni grazie a Leclerc che porta a casa 8 punti ed è stato anche in terza posizione per via dei pit stop. E parlando di pit stop, il suo è durato circa 3 secondi contro 1,9 di Verstappen, il che fa ricordare come ci sia altro da sistemare in squadra. Come l’aerodinamica, perché vedere Vettel, tredicesimo e a un giro, non riuscire a superare Giovinazzi (undicesimo, bella gara la sua e di sostanza) che ha lo stesso motore (anzi meno, visto che è clienti) fa capire come i problemi siano tanti e tutti difficilmente risolvibili a breve. In ogni caso, in Russia ha vinto la noia di una corsa che solo al via ha avuto uno sprazzo, con Sainz che, tagliando una chicane, ha centrato in pieno un muretto. Roba da neopatentati, altro che da pilota di F.1 con un contratto Ferrari in mano. E per giunta nel parapiglia Leclerc ha pure dato una ruotata a Stroll mandandolo a muro ma qui i commissari non hanno visto dolo e hanno graziato il ferrarista.

A questo punto, con la maledizione del successo numero 91 per Hamilton, che non riesce a schiodarsi da tre gare da quota 90, la paura per Lewis sta in quei 10 punti di penalizzazione sulla licenza di F.1. Ha accumulato troppi punti e secondo il regolamento, alla prossima che fa, rischia di saltare una gara come prevedono le norme. Allora, con una corsa in meno per Lewis, Bottas potrebbe sperare di farcela e su questo dubbio, ovvero Hamilton non deve più sgarrare (conoscendolo, ci sarebbe da escluderlo) e Bottas non deve mancare un colpo, il mondiale potrebbe avere un minimo di suspance altrimenti appare tutto troppo scontato e senza appigli. Ce la faranno i nostri eroi a stare lontani dagli errori e a non sbagliare nulla? Intanto, occhio a Maranello e dintorni…Le sorprese potrebbero arrivare da quelle parti…

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