Miglior tempo per Lance Stroll nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna 2020 di Formula 1 a Silverstone. 1’27″274 è il crono colto dal canadese, che ha preceduto Alexander Albon, della Red Bull, e Valtteri Bottas, della Mercedes. Stroll ha suonato la carica sulla pista di casa della Racing Point, dimostrando ancora una volta che la chiacchieratissima RP20 è tra le vetture di punta di questo inizio di stagione. Albon, dal canto suo, è stato protagonista di un botto alla Stowe: l’anglothailandese ha sbattuto violentemente con il fianco della sua RB16 contro le protezioni dopo aver cercato di correggere il sovrasterzo in curva. Non il modo migliore di approcciare il weekend di casa per Albon, che non ha iniziato la stagione con il piede giusto. E quando si ha a che fare con Helmut Marko, non c’è affatto da stare tranqulli. L’incidente di Albon ha causato un regime di bandiera rossa. 

Qualcosa di atipico c’è, comunque: è il caldo a Silverstone. Se solitamente le temperature sono miti anche a luglio, oggi sul tracciato si sono toccati i 35 gradi atmosferici, e si gira con tempi molto più lenti del solito. Condizioni che si vedono rarissimamente da quelle parti, e che sembrano essere congeniali alla Red Bull, apparsa decisamente in palla sul tracciato britannico. Ma Verstappen&co non possono gioire più di tanto, visto che nel prosieguo del fine settimana sono previste temperature più basse. I dati raccolti oggi, in buona sostanza, non sono particolarmente indicativi per il resto del weekend. Ed è bene tenerlo a mente scorrendo la classifica. Che vede Charles Leclerc, della Ferrari, quarto, davanti all’inglese della Mercedes, Lewis Hamilton, e a Carlos Sainz, della McLaren. 

Ma il grande protagonista di giornata, senza nulla togliere ai suoi colleghi, è Nico Hulkenberg: il tedesco è stato chiamato in fretta e furia dalla Racing Point per sostituire Sergio Perez, risultato positivo al COVID-19 nella serata di ieri. E non è un compito facile per Hulkenberg, che ha dovuto adattarsi ad una monoposto in cui ha dovuto accomodare, non senza qualche difficoltà, il suo metro e 84 di altezza. Ma l’occasione per il tedesco è d’oro: la sua RP20 è una vettura estremamente competitiva, che potrebbe portarlo là dove non è mai arrivato in carriera, sul podio. E dopo il rodaggio nelle FP1, si è installato in settima posizione, a sei decimi dal compagno di squadra: non male, per un pilota che ieri pomeriggio non aveva idea del fatto che sarebbe stato in macchina oggi.

Sulla W11 di Hamilton, per la cronaca, è stata installata la seconda MGU-K stagionale, l’ultima concessa prima di incappare in una penalità. E il caldo sembra infastidire l’inglese, soprattutto nella gestione degli pneumatici: il feeling con la sua W11 è ancora tutto da trovare sulla pista di casa. Il meteo per il resto del weekend sembra essere più in linea con i gusti dell’inglese, che in patria ha vinto per ben sei volte. Sembra che la W11 – soprattutto con Hamilton – si comporti un po’ da diva, infastidita dal caldo. Domani potrebbe avere un po’ di sollievo. Ma il passo gara è già sontuoso per entrambi i piloti. 

Che la Ferrari, invece, potesse accusare problemi su una pista come Silverstone, viste le mancanze in termini di prestazioni del motore e di efficienza aerodinamica della SF1000, era ampiamente preventivabile. Ma nelle FP1 è arrivata la ciliegina sulla torta, se così si può definire: Sebastian Vettel non è sceso in pista nelle FP1 per via di un problema all’intercooler della sua monoposto. In via precauzionale, i tecnici di Maranello hanno scelto di analizzare a fondo la vettura di Vettel per venire a capo dell’inconveniente tecnico prima delle FP2 del pomeriggio; alla fine, il turbo non è stato sostituito.

Ma l’attività in pista di Vettel è stata interrotta anche nella seconda sessione, per un problema alla pedaliera. Poi, ha accusato del sottosterzo. Leclerc, invece, è stato protagonista di un innocuo testacoda ad inizio FP2. Va detto, però, che dalla Rossa sono arrivati segnali incoraggianti sul giro secco, quasi sicuramente dovuti almeno in parte al caldo. Se così fosse, sarebbe un buon auspicio per Barcellona, visto che si prospetta un Ferragosto rovente. Ma il passo gara non convince. Completano la top ten Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri; Daniel Ricciardo, della Renault; e Kimi Raikkonen, della Ferrari.

Undicesimo è Lando Norris, della McLaren, davanti al compagno di squadra di Ricciardo, Esteban Ocon. Tredicesimo è Antonio Giovinazzi, che ha ricevuto un “cartellino giallo” dalla FIA per aver lasciato detriti in pista nelle FP1, causando un regime di bandiera rossa. Seguono Max Verstappen, della Red Bull, autore di un ottimo long run a fine sessione; Daniil Kvyat, in forza all’Alpha Tauri; Romain Grosjean, della Haas; e George Russell, della Williams. Chiudono la classifica Sebastian Vettel, della Ferrari; Kevin Magnussen, della Haas; e il canadese della Williams, Nicholas Latifi. 

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