Sorride la Ferrarina di Parma. Kevin Magnussen ha ottenuto un nono posto portando a casa i primi due punti della stagione e Grosjean ha concluso quindicesimo ma è stato a lungo nella zona punti. Visto i problemi tecnici, con un motore Ferrari che non è all’altezza dei rivali del gruppo di mezzo, la Haas ha raggiunto questo risultato grazie solo all’intuizione e alla gestione del team da parte di Gunther Steiner. E’ il manager italiano dal nome tedesco (è altotesino) ad aver avuto l’intuizione di chiamare subito ai box i due piloti e sostituire le gomme da bagnato con quelle da asciutto. Decisione che nei due giri seguenti hanno copiato tutti gli altri e hanno consentito a Magnussen e Grosjean di lottare le prime posizioni.

Ma la sorpresa è venuta poi, quando una volta consolidate le posizioni il ritmo di gara è stato decente, tanto che le Haas giravano meglio delle Ferrari. Dice Steiner: “Per noi è stato un risultato importante perché con i nostri problemi tecnici non saremmo in condizioni di lottare per i punti. Dovevamo inventarci qualcosa e sfruttare le circostanze eccezionali e lo abbiamo fatto anticipando il pit stop e prendendoci i rischi del caso, ma avevamo intuito che era la scelta giusta che poi alla fine ha funzionato. Inoltre abbiamo portato a casa le due macchine e anche questo ci aiuta a raccogliere dati per il futuro”.

Insomma, la differenza sta nel muretto e nella gestione di un team. Di sicuro Steiner è un manager che ha creato la Jaguar Racing (l’attuale Red Bull) ha esperienze rallistiche, da qui l’improvvisazione (come Todt, Fiorio e Audetto, per ricordarne tre sul muretto Ferrari) e la capacità di spendere poco ottenendo il massimo. Parma non è lontana da Maranello, se per caso qualcuno dalle parti di Modena cerca un manager capace, Steiner dovrebbe essere nella lista degli acquisti…

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