Automoto ha intervistato in esclusiva il pilota internazionale ed analista di F1 Tom Coronel con cui ha parlato di diversi argomenti: Le Mans, la sua carriera e molto altro


25 marzo 2023

È sempre interessante parlare con un professionista che ha passato tutta la sua vita nel motorsport, specialmente se è anche un affermato esperto di analisi di F1 come Tom Coronel. L’olandese ha gareggiato in tante categorie diverse, fra cui Dakar, l’Euroseries Formula Opel Lotus, Formula 3 giapponese, Le Mans americana ed europea e WTTC. Abbiamo trattato diversi argomenti come la sua carriera, Le Mans, Ferrari e la F1 attuale.

La carriera di Tom Coronel ed il legame con Le Mans

La prima domanda che abbiamo fatto a Tom è stata su Le Mans. La 24 Ore di Le Mans quest’anno compie cento anni così gli abbiamo chiesto che ne pensa di questo traguardo e quale sarebbe il festeggiamento migliore.

“Bella domanda, ho appena ricevuto l’invito al festeggiamento del 100° anniversario di Le Mans per l’Olanda, – ci ha detto – e questo weekend avremo una grande festa al Museo. 100 anni di Le Mans: è davvero qualcosa di unico.”

Coronel è un pilota con tanta esperienza nelle corse. Ma qual è la sua preferita?

“La mia categoria preferita? Wow, è difficile sceglierne solo una. Ovviamente la più difficile è la LMP ma in gara mi piace la GT3. Ci sono modi diversi di guardarli. La LMP è più complicata per i piloti, le macchine e anche il circuito stesso di Le Mans. Essendo un cittadino, non hai mai tempo sufficiente per imparare il percorso quindi è una sfida.”

La passione per le corse è qualcosa che scorre nella sua famiglia, Tom è un pilota internazionale ma anche il suo fratello gemello Tim e suo padre sono piloti.

Loro corrono a livello nazionale e io internazionale quindi sono abituato ad affrontare un lato del motorsport più pressante. Parliamo sempre di corse, tutto il tempo, ed è bellissimo avere persone con cui condividere gli stessi sentimenti.

Il debutto di Ferrari a Sebring nel WEC è stato abbastanza positivo: nella categoria Hypercar, il Cavallino Rampante ha ottenuto la pole con AC Corse ed è arrivata terza in gara. Se lo aspettava?

“Avevo ragione quando ho detto che sarebbero entrati nella Serie – ha spiegato – ma di sicuro è una bella sfida per loro, diversa dai vecchi tempi a Le Mans in cui hanno corso per tanto tempo ma so che possono fare bene.”

Le opinioni di Coronel sulla F1

Allora è solo in F1 che ci fanno soffrire.

“In F1 l’anno scorso hanno fatto molto bene. Non capisco perché abbiano rimpiazzato Binotto. Erano secondi nel Mondiale; erano fortissimi con Leclerc quindi penso che abbiano fatto un grosso errore. Dico sempre che per costruire un palazzo devi avere fondamenta solide. Quelle che avevano erano molto forti e ora non ne hanno più e ci vorranno due o tre anni finché non ne avranno di nuove. Per me è stata una decisione emotiva.”

Da pilota olandese, ha potuto vedere Verstappen quando era ancora nel karting. Siamo curiosi di conoscere le sue prime impressioni sull’attuale campione del mondo in carica.

“Quando ho visto Max nel karting ho pensato: “Questo ragazzo è velocissimo!” L’ho chiamato il “diamante grezzo” che ora si è rifinito del tutto.”

“Questo ragazzo è più nel motorsport di chiunque altro, – ha continuato – quando l’ho visto correre mi sono detto: “Ecco qualcuno che diventerà facilmente campione del mondo”. Come pilota, sono geloso di tutto quello che può ottenere dalla macchina, e so quanto sia difficile.”

Lanciando uno sguardo indietro a Jeddah, sembra che Red Bull abbia leggeri problemi di affidabilità.

“Costruendo una macchina più veloce, la rendi più inaffidabile Gli altri hanno problemi più grandi, – ci spiega – e se fossi io a dover decidere, direi che hanno preso quella giusta.”

In gara, Max ha scelto di non ascoltare il team ed inseguire la vittoria: abbiamo chiesto a Tom se, in quanto pilota, lo comprende o se condanna un approccio così “aggressivo”.

“Come pilota, certo che lo capisco nell’inseguimento della vittoria. Il team vuole che lui sia più veloce possibile. Se avesse commesso un errore, avrebbero potuto dire “Abbiamo un accordo, che stai facendo,” ma ha fatto un ottimo lavoro quindi la squadra non gli dirà niente, né Marko né Horner possono dirgli “Non ci hai ascoltati”, mai. Andranno da lui e gli diranno “Bel lavoro!”

Aston Martin, d’altro canto, è la sorpresa dell’anno. Saranno loro a conquistare il secondo posto del Mondiale Costruttori quest’anno o chi altro?

“Direi Mercedes coscientemente ma so nella mia testa che chi lo merita è Aston Martin, sarebbe strepitoso se lo facessero. Abbiamo bisogno di più movimento nel paddock. La F1 sta diventando troppo prevedibile e questo non va bene. Sarebbe fantastico se ci fosse Aston lì sul secondo gradino della classifica Mondiale.”

Un’altra cosa che vogliamo analizzare con Tom prima di concludere l’intervista è il ritardo della FIA nella decisione su chi dovesse essere sul podio. Prima hanno penalizzato Alonso, poi hanno elimanato la penalità, restituendogli il podio e togliendo la coppa di mano a Russell.

“Hanno fatto un grosso errore. Ci sono troppe persone e troppe regole. Se ce ne fossero di meno e la gente fosse in numero più ridotto ci sarebbero molti meno errori. Sai qual è stato il problema in Arabia Saudita? Se un pilota sbaglia, ha la penalità. Se un team sbaglia, ha la penalità. Ma quando è la FIA a sbagliare, che succede?”

“Non c’è stata comprensione qui, – ha continuato – stanno uccidendo lo sport e il nome della Formula 1. Sono un pilota e comprendo ciò che accade ma la gente normale sta ridendo della mia vita e dei miei affari nel motorsport.”

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