Le ultime indiscrezioni riguardano un’offerta che sarebbe stata fatta ad AlphaTauri per essere in F1 con un team già pronto


12 maggio 2023

C’è chi ha voglia di F.1 e non vuole perdere tempo nel costruire un team e aspettare che qualcuno accetti l’iscrizione. Per cui, onde affrettare i tempi, si cerca di comprare qualche squadra già presente. Le ultime indiscrezioni riguardano la AlphaTauri, squadra satellite di Red Bull, che avrebbe rifiutato una offerta di 800 milioni di euro per cedere la formazione.

Da Faenza, ovviamente, nessun commento, così come sul nome dell’offerente, anche se circola l’indiscrezione che possa essere legata al gruppo Iron Lynx di Deborah Mayer, che è già molto attiva nel motorsport dopo aver rilevato Prema Racing e seguire i programmi Lamborghini nel Wec dal prossimo anno e i vari trofei in giro per il mondo. Il gruppo è finanziariamente in grado di sostenere un eventuale impegno in F.1, ma per conto di chi resta un mistero. Queste le ultime voci inerenti il circus iridato, ma la caccia ai team da comprare è reale: la shopping list non è molto lunga e le squadre appetibili sono soltanto Williams, che appartiene a un fondo di investimenti americano, AlphaTauri, in quanto secondo team Red Bull (e si parla di un possibile disimpegno in questo senso), Haas in quanto team privato che avrebbe già declinato una offerta di Andretti, McLaren in quanto formazione bisognosa di investimenti e di un partner ufficiale per la fornitura dei motori.

Ci sono poi voci che riguardano anche Alpine. Il programma vincente in 100 GP sta dando risultati sotto le aspettative. Anzi, il CEO Laurent Rossi è stato pure molto critico con la gestione della squadra che dopo il quarto posto dell’anno scorso, aveva illuso tutti su un passo in avanti. Ed ecco che la possibilità che nel 2026 possa essere anche questa squadra sul mercato ha ingolosito chi vorrebbe entrare in F.1 e al momento attuale si trova davanti un numero chiuso in quanto non ci possono essere più di 10 squadre e quelle presenti vedono il loro valore aumentare, specie dopo i risultati commerciali ottenuti da Liberty Media negli ultimi tempi che hanno incrementato le quotazioni delle squadre. Infatti, se 800 milioni sembrano tanti, in realtà non lo sono. Pensate solo alle strutture e ai macchinari presenti a Faenza e alla tassa di iscrizione per un nuovo team di F.1 (200 milioni di euro come deposito cauzionale). Mettete tutto insieme e vedete che 800 milioni non bastano proprio… Ma la domanda è sempre la stessa: chi ha tutti quei soldi e perché dovrebbe investirli proprio in F.1?

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