In Azerbaijan arriva una vittoria dolce amara per il team Trident in Formula 2. Richard Verschoor è salito sul gradino più alto del podio di Baku dedicando la vittoria a Luca Salvadori, figlio di Maurizio, il fondatore del team


15 settembre 2024

Oggi era destino che andasse così. Mentre l’Italia si svegliava con la tragica notizia della morte di Luca Salvadori, pilota e youtuber trentaduenne, in Azerbaijan il team Trident si preparava a vincere la gara domenicale della Formula 2. Nel dolore della famiglia Salvadori è arrivata una carezza da Richard Verschoor che ha dedicato il primo podio di Baku a Maurizio, padre di Luca e fondatore della squadra attiva in Formula 2, Formula 3 e Formula Regional.

Finalmente ragazzi, la mia prima vittoria! E Maurizio, sono con te, amico” queste sono state le prime parole del pilota olandese al termine della gara di Formula 2 che avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta di due weekend di gara da sogno per la Trident. Prima il titolo piloti con Leonardo Fornaroli in Formula 3 a Monza e adesso la vittoria di Richard Verschoor in Formula 2. Ma come una doccia fredda la realtà è tornata ad incombere nel paddock di Baku, sede del Gran Premio d’Azerbaijan 2024.

La notizia arrivata questa mattina dalla Germania, dove si stava disputando nella giornata di ieri la gara di IRRC, l’International Road Racing Championship 2024, nella categoria Superbike a Frohburg, in Sassonia, è una di quelle che mai dovrebbe arrivare. Ma il motorsport da tutto quello che può dare e si prende tutto quello che si può prendere, anche la vita. Luca Salvadori era ben cosciente di questa parte negativa dell’equazione che amore per questo mondo compone insieme al rischio. Era la sua filosofia, e lui è morto facendo quello che amava. Questo non cancella il dolore della famiglia, del padre Maurizio che ha fatto dei motori, oltre alla musica, il suo pane quotidiano, fondando uno dei team italiani più vincenti della storia delle categorie propedeutiche alla Formula 1.

A lui e Luca dedicate anche le parole di Lorenzo Jovanotti Cherubini, che ha affidato ai social il ricordo e l’amore per le due e quattro ruote che ha da sempre accomunato le loro storie. “Luca era un grande pilota e un ragazzo d’oro, l’ho visto nascere, il suo babbo Maurizio organizza i miei concerti dal 1988 e siamo molto legati. Ricordo Luca bambino che voleva correre prima ancora di stare dritto su una moto. In questi suoi 32 anni che si sono interrotti ieri sulla pista di Lipsia ogni volta che ci siamo visti abbiamo parlato di moto, di corse, di questa passione che lo guidava e che era diventata la sua vita, il suo lavoro, la sua bella e pericolosa ossessione. Aveva sempre il sorriso, una gentilezza e una grazia che mi riempiva il cuore. In pista era un generoso, amatissimo da tutti e rispettato, e negli anni era diventato un esperto tra i più competenti, per i giovani piloti un vero maestro. Ci mancherai. Ti abbiamo voluto molto bene io e le mie ragazze”.

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