Lo stabilimento di Hofu, nella prefettura giapponese di Yamaguchi, è il secondo per importanza tra i tre stabilimenti che Mazda possiede sul territorio nazionale, e il secondo ad essere stato costruito, nel 1981, come supporto a quello principale di Hiroshima dopo la fabbrica di motori di Miyoshi che rifornisce direttamente il sito principale. Concettualmente e strutturalmente, Hofu è molto simile.
E’ infatti organizzato su due linee produttive principali, fino a ieri dedicate alle due principali piattaforme (quella delle piccole come Mazda2 e CX-3 e quella superiore per Mazda6 e CX-5) con una seconda struttura, chiamata Nanoseki, che produce motori e trasmissioni. Dallo scorso anno, tuttavia, qui è stata attuata un’importante evoluzione.
Flessibile ed elettrificata
In vista dello sviluppo di propulsioni elettrificate, che Mazda sta portando avanti a tappe lente ma regolari, qualche anno fa è stata decisa un’importante ristrutturazione dello stabilimento, nello specifico per la linea Nishinoura H2, quella dedicata ai modelli medio-compatti, primi ad accogliere le prossime evoluzioni tecniche.
In particolare, la Casa ha lavorato per aumentare la flessibilità e rendere il complesso capace di ospitare più tipi di veicoli e motorizzazioni differenti su un’unica linea, ma soprattutto adattare la produzione alle mutevoli esigenze dei mercati nel giro di pochi giorni.
La Mazda6 sulla rinnovata linea H2
I lavori sono terminati nell’ottobre del 2021: la linea di produzione H2, prima di allora concentrata su Mazda6 e CX-5, è stata aggiornata per poter ospitare modelli della famiglia Large con una maggiore varietà di propulsori elettrificati. Questo è stato reso possibile da un sistema di produzione potenziato secondo la filosofia Monotsukuri di Mazda che consiste in un differente approccio all’innovazione.
L’obiettivo è arrivare a una flessibilità totale che permetta di avere su una sola linea tutti i prodotti, indifferentemente dalla taglia della piattaforma di base, del tipo di propulsore e della disposizione meccanica con motori longitudinali o trasversali.
Questo sforzo rientra nella strategia multi-soluzione di Mazda, che ha in programma un ampliamento della gamma in particolare di SUV, già iniziata con l’annuncio del nuovo modello CX-60, sia dei sistemi propulsivi che prevedranno sempre più varianti elettrificate ed elettriche anche con range-extender.
Le nuove piattaforme di assemblaggio su rulli
Impianti “mobili”
Il segreto di tanta versatilità è nei macchinari definiti dalla Casa “senza radici”, ossia installati in modo da poter essere rimossi, spostati, modificati e adattati rapidamente. L’impianto non utilizza nastri trasportatori fissi o ganci ma provvede a spostare i veicoli da una postazione all’altra con piattaforme pallet a livello del suolo che si muovono su rulli. Oggi oltre metà della struttura è stata convertita con questo metodo.
All’aumento della domanda, la capacità produttiva può essere facilmente aumentata aggiungendo più sezioni alla linea, che consente anche una miglior mobilità del personale ed effettuare più facilmente operazioni diverse. Due veicoli a guida automatizzata (AGV) provvedono a portare il gruppo propulsore, le sospensioni e l’eventuale batteria e allinearsi con la massima precisione alla scocca per completare la fase del “matrimonio”.
Alcuni dei nuovi modelli a fine produzione
In aggiunta, sono stati introdotti nuovi moduli flessibili (FML) nell’officina di saldatura. Questo fa risparmiare tempo e costi e riduce anche notevolmente i materiali di scarto perché non è più necessario demolire ed eliminare le vecchie maschere ogni volta che si introduce un nuovo modello, ma basta riconfigurare i moduli per ottenere quelle nuove. l’unica parte da rifare daccapo risulta così la dima per le riparazioni.
Rispetto alla procedura tradizionale, questa tecnologia permette di aggiornare la linea di produzione per un nuovo veicolo in circa un quinto del tempo e risparmiando fino al 90% del costo.
Inaugurazione | 1982 |
Proprietà | Mazda Motors |
Collocazione | Hofu, prefettura di Yamaguchi, Giappone |
Superficie complessiva | 792.000 metri quadri + i 537.000 di Nanoseki |
Dipendenti impiegati | circa 3,000 (H1-H2) |
Capacità produttiva | Circa 400.000 veicoli l’anno |
Altre attività | – |
Modelli attualmente prodotti | Mazda2, CX-3 (H1), Mazda6 e CX-5 (H2) |
Modelli storici più importanti prodotti | Mazda2/Demio, Mazda3, 323, MX-3, Capella, 626, Tribute e Ford Escape |
Modelli di prossima produzione | CX-60 |