In un mercato dell’auto che fatica a riprendersi dal lockdown ci sono fenomeni in controtendenza. A novembre il più evidente è quello registrato dalla nuova Toyota Yaris, protagonista di un exploit senza precedenti che l’ha portata a piazzarsi come seconda auto più venduta in Italia.

Appena lanciata, l’attuale Yaris è la quarta generazione del “piccolo genio” introdotto da Toyota nel ’99 e premiato come Auto dell’Anno nel 2000, e il secondo ad offrire, appunto, una motorizzazione ibrida di tipo full hybrid che è sul mercato ormai dal 2012, e occupa il secondo posto appena dietro Fiat Panda e davanti a Lancia Ypsilon e Fiat 500.

Un successo che viene a lontano

Il nuovo modello piace per lo stile indiscutibilmente più personale rispetto al passato, ma alla base del successo c’è la tecnologia ibrida Toyota che dopo tanti anni ha raggiunto la piena maturità tecnologica in fatto di efficienza e guidabilità. E questa maturità sta favorendo il nuovo modello tanto grazie al portafoglio clienti consolidato, quanto all’esperienza Toyota di comunicare questa tecnologia a tutti coloro che in questi mesi hanno scelto la loro prima auto elettrificata con il sostegno degli incentivi.

Tra l’altro da questo punto di vista, grazie ad un valore di emissioni di CO2 di 64 g/km, la Yaris rientra nella terza fascia (61-90 g/km), una di quelle che hanno esaurito più rapidamente i fondi a disposizione.

Fino a 5 mesi di attesa

Ma se le immatricolazioni di oggi sono certamente in buona parte il risultato della campagna di incentivi, anche senza ecobonus la Yaris, e in particolar modo la Yaris Hybrid (che vale il 90% delle consegne totali di novembre), continua ad essere richiestissima, come confermano i tempi di attesa che a seconda dell’allestimento possono andare da 70 giorni fino a 5 mesi.

Molto si deve alla notorietà del modello, conosciuto e riconoscibile anche dal pubblico meno attento, che identifica tra l’altro Toyota come un marchio produttore di auto ibride mettendo Yaris in vantaggio rispetto a novità più recenti come Renault Clio E-Tech e Honda Jazz E:HEV concorrenti dirette, altrettanto interessanti dal punto di vista tecnico, ma “ibride da poco” nel caso della prima mentre la seconda paga lo scotto di appartenere a un marchio meno diffuso nel nostro paese.

Renault Clio E-Tech

La Renault Clio ibrida

Nuova Honda Jazz Hybrid

La Honda Jazz ibrida

Ovviamente la sfida è ancora aperta e sarà interessante osservare come si evolveranno le vendite delle piccole ibride alla luce della crescita delle elettriche i cui numeri sono in forte crescita (qui i dati di novembre), ma la diffusione reale è ancora relativa.

  1. Fiat Panda – 10.908
  2. Toyota Yaris – 4.529
  3. Fiat 500 – 4.258
  4. Lancia Ypsilon – 4.215
  5. Renault Captur – 4.032
  6. Dacia Sandero – 3.734
  7. Jeep Compass – 3.680
  8. Jeep Renegade – 3.298
  9. Citroen C3 – 3.259
  10. Volkswagen T-Cross – 3.090
  1. Fiat Panda – 101.389
  2. Lancia Ypsilon – 38.305
  3. Renault Clio – 29.640
  4. Fiat 500X – 28.841
  5. Jeep Renegade – 28.383
  6. Fiat 500 – 26.705
  7. Citroen C3 – 26.576
  8. Dacia Sandero – 25.395
  9. Renault Captur – 24.955
  10. Toyota Yaris – 24.655
  1. Fiat Panda – 5.448
  2. Toyota Yaris – 4.037
  3. Lancia Ypsilon – 3.406
  4. Fiat 500 – 3.293
  5. Ford Puma – 1.864
  1. Fiat Panda – 26.990
  2. Toyota Yaris – 18.966
  3. Ford Puma – 15.684
  4. Fiat 500 – 13.649
  5. Lancia Ypsilon – 11.053

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