Pronta per abbandonare l’asfalto

A cinque anni dal lancio, la Fiat Tipo si rinnova in tutte le sue versioni: la classica berlina con la coda, la 5 porte e la Station Wagon. Oltre al leggero restyling che la ringiovanisce nel look, migliora anche a livello di motori, infotainment e dotazione di sicurezza; inoltre, si allarga la gamma con l’introduzione della Cross (solo a 5 porte), oggetto del nostro test. Quest’ultima si differenzia per le protezioni in plastica nera sui passaruota e sotto le porte, per quelle grigie nei paraurti e per l’assetto rialzato di 4 cm, che consente di affrontare percorsi accidentati su strade non asfaltate con minor apprensione. Nuovo, per tutte, il logo Fiat al centro della mascherina ridisegnata.

Passi avanti nell’infotainment

La Fiat Tipo si conferma una vettura accogliente e spaziosa, con vani portaoggetti ampi (ma nessuno refrigerato) e un baule capiente. Con il restyling è cambiato il volante, più compatto e sagomato, e sono stati introdotti il nuovo cruscotto digitale configurabile di 7” e inediti tessuti per i sedili. Nuovo anche il sistema multimediale Uconnect 5 (di quinta generazione) con lo schermo di 7” (quello fulmineo e ben definito di 10,3” dell’auto in prova costa € 400), una presa Usb nella consolle e la versione wireless (senza fili di collegamento col cellulare) di Apple CarPlay e Android Auto. I sedili sono ampi e ben conformati (quello del guidatore ha pure la regolazione elettrica lombare) e per 300 euro possono anche essere riscaldabili. Peccato solo che la registrazione dell’inclinazione dello schienale a scatti sia imprecisa, e avvenga agendo su una scomoda leva. I comandi sono ben disposti e le manopole del “clima” pratiche e curate nella realizzazione; meno convincenti, invece, i pannelli delle porte in plastica rigida e le bocchette dell’aria, dall’aspetto “povero”.

Fa il pieno di aiuti alla guida

La rinnovata Fiat Tipo mantiene un prezzo concorrenziale, soprattutto se si considerano le tante novità sul piano della sicurezza. Sono stati introdotti i fari full led con gli abbaglianti assistiti (si accendono per migliorare la visuale del guidatore, spegnendosi automaticamente quando sopraggiunge un altro veicolo) e una ricca dotazione di aiuti elettronici alla guida (adas), fra cui il sistema che rileva i segnali di assopimento nel guidatore e lo invita a sostare, il monitoraggio dell’angolo cieco negli specchietti, il sistema che “legge” i cartelli dei limiti di velocità e li riproduce nel cruscotto, il cruise control adattativo e il mantenimento in corsia (attivo tra 60 e 180 km/h). 

Via il 1.4 aspirato, arriva il 1.0 turbo

Tra le novità importanti c’è anche il tre cilindri 1.0 turbo da 101 CV della Fiat Tipo che abbiamo provato: è interamente in lega d’alluminio, compreso il basamento, ha 12 valvole, l’iniezione diretta di benzina e la tecnologia MultiAir, che, in base alla potenza richiesta, migliora l’efficienza di combustione attraverso la regolazione continua dell’alzata delle valvole di aspirazione con dei pistoncini elettroidraulici. Soluzioni che garantiscono migliori prestazioni e valori di coppia massima più alti (190 Nm a 1500 giri contro 127 a 4500) rispetto al 1.4 aspirato da 95 CV che sostituisce. 

Viaggi sicuri e comodi

In città la Fiat Tipo 1.0 Cross è piuttosto facile da guidare, con ingombri contenuti, uno sterzo leggero (specie in manovra, premendo il tasto City nella consolle) e freni potenti. Il tre cilindri è pronto ai bassi regimi, ma sotto i 1500 giri ha un funzionamento poco regolare, mentre gli innesti del cambio sono duri e a volte la leva tende a “impuntarsi”. Peccato che non si possa avere l’automatico, neppure tra gli accessori a pagamento: avrebbe contribuito a rendere  meno faticosa la guida. In retromarcia la visibilità non è il massimo, ma i sensori di distanza e la retrocamera, di serie, danno un valido contributo. Fuori dai centri abitati, sulle statali, l’auto si guida bene, con le sospensioni poco cedevoli che limitano il rollio in curva, lo sterzo preciso e l’elevata agilità. La Tipo Cross, comunque, si distingue soprattutto per il buon livello di comfort, che la rende una valida vettura da famiglia. Se si vogliono risparmiare 2.000 euro a listino c’è la City Cross, priva, tra l’altro, dei cerchi in lega di 17” (quelli di serie sono di 16”), dei fari full led e della frenata automatica d’emergenza (venduti assieme nel pacchetto Safety a 700 euro), del cruise control adattativo, del “clima” automatico, dei sensori di distanza anteriori e della retrocamera.

Secondo noi

Pregi
Comfort. L’abitacolo è accogliente, il rombo del motore non è fastidioso e le sospensioni sono efficaci.
Prezzo. Non è alto, specie considerando la dotazione di serie.
Spazio. Gli interni sono ampi e luminosi.
 
Difetti
Cambio. Non è previsto l’automatico: un peccato, data anche la scarsa manovrabilità della trasmissione manuale.
Finiture. Alcuni dettagli in plastica rigida (come i pannelli delle porte e il cassetto di fronte al passeggero anteriore) sono poveri d’aspetto.
Regolazione dello schienale. La registrazione a scatti di quelli anteriori è poco precisa.

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