Non è la prima delle utilitarie in ordine di arrivo e forse nemmeno la più venduta in assoluto, ma senza dubbio la Ford Fiesta merita un posto d’onore negli annali della storia dell’auto, specie ora che la Casa ha annunciato l’addio al modello dopo sette generazioni e oltre 40 anni.

Tra i motivi del successo c’è – perché no – anche il nome: semplice, diretto, allegro e facile da comprendere un po’ dappertutto, se non geniale merita almeno l’appellativo di ben ragionato. Come tutto il progetto, d’altronde.

Pensare in piccolo

Progettare una vettura di dimensioni ridotte sembra una banalità, ma a metà degli Anni ’70, la generazione d’oro delle utilitarie europee è agli albori. La capostipite Volkswagen Polo è uscita proprio nel 1975 e la concorrenza sta correndo ai ripari. Ford, che in Europa non ha nulla di più piccolo della Escort e, ricordiamolo, è una Casa americana dunque fa già fatica a guardare più in giù del compatto, ha già messo al lavoro le sue migliori menti.

Ford Fiesta I 1976 – La meccanica

Primo punto sulla lista, la trazione anteriore: ormai si è capito che per auto di questo genere è la scelta vincente, sia per motivi economici sia di sfruttamento dello spazio nell’abitacolo, e su questo pilastro il Presidente di Ford, Lee Iacocca, edifica lo studio di un’auto di dimensioni ridotte, economica nel prezzo d’acquisto e nei costi di gestione, spaziosa (in relazione all’ingombro esterno) e robusta.

Il risultato lo si vede, appunto, nel 1976: la Fiesta è lunga 3,57 metri (ai giorni nostri persino la Panda la supererebbe di qualche cm), larga 1,56 e alta 1,36. Il peso? Piuma: fra i 730 e 775 kg variabili in base ai motori, anteriori e trasversali, che vanno da un 1.0 da 45 CV a un 1.1 da 53 CV offerti in allestimenti base, Ghia e S. L’ultimo è quello sportivo a cui nel ’77 si abbina anche un 1.3 da 66 CV.

Ford Fiesta I 1976
Ford Fiesta I Ghia 1976

Stile “Made in Turin”

In molti grandi successi c’è un tocco italiano, specie nel design, e accade anche qui: come la Polo è frutto della matita di Giorgetto Giugiaro, per la Fiesta la firma è del centro stile Ghia, anch’esso a Torino, che si è aggiudicato la “gara” interna fra i design center di Ford sparsi per il mondo e dà anche il nome all’allestimento più lussuoso.

Per la produzione della Fiesta viene invece scelta la Spagna, un Paese in pieno rilancio economico che fa ponti d’oro a chiunque voglia installare capacità produttiva (non solo automobilistica) sul proprio territorio. Quello di Valencia è lo stabilimento principale, ma non il solo, che sforna la Fiesta, assemblata anche in Gran Bretagna e Germania.

Ford Fiesta II Ghia 1983

Le prime quattro generazioni

La prima Fiesta lascia il posto alla seconda generazione nel 1983, dopo i canonici sette anni di carriera, ma in realtà sarebbe più corretto parlare di restyling, seppur pesante: la forma della carrozzeria (con montante posteriore molto inclinato) rimane identica, come la meccanica, anche se evoluta e migliorata, con il cambio che passa da 4 a 5 marce e l’offerta di motori che accoglie il primo diesel, 1.6 da 54 CV.

Ford Fiesta III Ghia 5p 1989

La terza serie della Fiesta, presentata nel 1989, nasce invece da un foglio bianco: lo si intuisce dalla forma generale, dal fatto che per la prima volta sono disponibili le 5 porte e dall’abitacolo molto più moderno ed ergonomico. Il segnale che i tempi sono cambiati lo dà anche la lunga serie di allestimenti speciali successivi al lancio, e novità tecniche come airbag anteriori e il piantone dello sterzo collassabile, datati 1994.

Ford Fiesta IV 1995
Ford Fiesta IV restyling 1999

Ford Fiesta IV restyling 1999

La Fiesta IV del 1996, come a suo tempo la II, è di fatto una rivisitazione pesante del modello precedente. In vendita fino al 2002, dice finalmente addio agli obsoleti motori ad aste e bilancieri (a parte il 1.300 che rientra nella gamma nel 1997), per far posto ai più moderni Zetec in alluminio e con doppio albero a camme in testa.

Ford Fiesta V 2002
Ford Fiesta V restyling 2005

Ford Fiesta V restyling 2005

Il nuovo millennio

Dalla generazione IV alla V, Ford cambia orientamento stilistico e così la Fiesta vira dalle forme tonde agli spigoli. La lunghezza, cresciuta pian piano da una generazione all’altra, qui si avvicina ai quattro metri fermandosi poco distante, a 3,92. Tecnicamente la maggiore novità sono i turbodiesel common rail da 1,4 e 1,6 litri.

Ford Fiesta VI 2009
Ford Fiesta VI restyling 2012

Ford Fiesta VI restyling 2012

Un’altra rivoluzione arriva nel 2009 con la Fiesta VI, primo modello a incarnare la filosofia “One Ford” con cui il marchio ha deciso di unificare i prodotti e creare vetture universali per tutto il mondo. L’utilitaria lo fa, declinata al più in una variante tre volumi, con un look che dà la sua interpretazione del Kinetic Design con una linea di cintura molto alta e un aspetto mai così sportivo, confermato peraltro dalle sensazioni al volante.

Ford Fiesta VII Vignale 2017

La Fiesta di settima generazione è figlia del suo tempo: lunga ormai più di 4 metri, da 4,04 a 4,07 secondo l’allestimento, è però tra le poche a continuare ad offrire carrozzerie a tre o cinque porte, quando la quasi totalità delle rivali ha abbandonato a prima opzione. Oltre a questo è leggera, efficiente nei consumi e con dotazioni sofisticate in tema di connettività.

Ford Fiesta VII ST Line restyling 2021

Ford Fiesta VII ST Line restyling 2021

La sua offerta di motori va dal 1.1 aspirato al 1.0 turbo Ecoboost e non trascura il Diesel, anzi, inaugura la nuova generazione del più piccolo motore serie DV prodotto insieme a PSA che Ford declina in una sua variante a 8V e 120 CV di potenza massima. Inoltre, offre anche l’allestimento Active, che richiama un po’ i crossover.

Ford Fiesta VII Active 2018

Ford Fiesta VII Active 2018

Anche se sembra impossibile che un’auto così a suo agio nel mercato debba esser messa in discussione, eppure succede. Il calo delle vendite e l’orientamento del pubblico verso piccoli SUV hanno ormai messo all’angolo le utilitarie e così, nel 2022, Ford annuncia che “la Fiesta è finita” e l’anno seguente il modello uscirà di scena una volta per tutte.

Ford Fiesta XR2 1981 e ST 2019

Ford Fiesta XR2 1981 e ST 2019

Le sportive: dalla XR2 alle ST

La sportività non manca a quasi nessuna generazione della Fiesta, e il più delle volte è anche esplicita. La prima “cattiva” è datata 1981 e siglata XR2: il suo motore 1.6 eroga 82 CV (poco oltre i 170 km/h la velocità massima, per uno 0-100 km/h in 10,1 secondi), mentre l’estetica si caratterizza per i fendinebbia rotondi.

Ford Fiesta II XR2 1983
Ford Fiesta III RS Turbo 1991

Ford Fiesta III RS Turbo 1991

Sulla Fiesta II, la XR2 vede crescere la potenza a 96 CV, ma il grande balzo viene compiuto con la Fiesta III RS Turbo del 1990: 133 CV e soli 7,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Esiste anche la XR2 da 110 CV, ma la vera protagonista della saga delle piccole “bombe” degli Anni ’90 è senza dubbio la RS Turbo, con quei minacciosissimi quattro fendinebbia rettangolari dal sapore inconfondibilmente rallystico.

Ford Fiesta V ST 2004

Dopo la RS Turbo, Ford si prende un “periodo di riflessione”: niente sportiva per la quarta generazione. Il filo del discorso lo riprende la Fiesta V in versione ST: per lei motore aspirato 2.0 da 150 CV e un telaio affilato che, al di là delle prestazioni, regala un piacere di guida unico.

Ford Fiesta ST 2012
Ford Fiesta VI ST 5p 2016

Ford Fiesta VI ST 5p 2016

Divertimento e feeling sono i punti di forza anche della ST su base Fiesta VI. Questa volta però anche il motore cresce di “importanza”: 1.6 turbo da 182 CV e, soprattutto, una coppia che incolla al sedile. Come e più della generazione precedente, la Fiesta ST dà il meglio di sé fra le curve, grazie a un equilibrio raro fra prontezza di risposta dello sterzo, capacità di “comunicare” con il guidatore e di regalargli il piacere del sovrasterzo in rilascio.

Ford Fiesta VII ST 5p 2018

Ford Fiesta VII ST 5p 2018

Ford Fiesta VII ST 2021

Si tratta di leggeri “arrotondamenti” della traiettoria da parte del retrotreno, che nulla tolgono alla sicurezza (comunque sorvegliata dall’ESP), ma che molto regalano al divertimento. Insomma, abbastanza da regge e superare il confronto con rivali agguerrite come Renault Clio RS e Peugeot 208 GTi. L’ultimo fuoco se lo regala con la ST di ultima generazione, spinta da un tre cilindri EcoBoost da 200 CV. Con il senno di poi, un bel commiato.

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