Il Sudafrica non è soltanto il principale e più ricco mercato del continente africano, ma anche un centro produttivo strategico, dove molti costruttori possiedono stabilimenti in grado di servire tutti i mercati dell’area sub-sahariana e spesso anche molti altri.
La fabbrica Ford di Silverton, che si trova nel circondario della capitale Pretoria, è appunto uno di questi siti: la Casa dell’Ovale Blu ne è entrata definitivamente in possesso alla fine degli Anni ’90 e da allora ci ha investito fino a farne un polo di primaria importanza per veicoli globali, come i pick-up mid-size della dinastia Ranger e derivati, che oggi produce anche per i mercati europei.
Comprata due volte
La storia dello stabilimento, oggi noto come Ford of Southern Africa, ha origine nei primi Anni ’60, come impianto della filiale locale di Chrysler, che si fonde poi con una divisione della Anglo-American, dando vita alla Sigma Motors, da cui il colosso di Detroit esce gradualmente cedendo le proprie quote. La fabbrica assembla berline americane di successo, come la Valiant, ma anche Peugeot 504 e diversi modelli Mazda e Mitsubishi.
L’ingresso di Ford, che è attiva in Sudafrica dagli Anni ’20 con una propria società e uno stabilimento a Port Elizabeth, risale al 1985, quando una nuova fusione porta alla nascita della South African Motors Corporation. Inizialmente, pur avviando lì la produzione dei suoi modelli, Ford si disinteressa dell’impianto, cedendo le sue quote della Samcor nell’88 per poi cambiare idea e rilevarne il 45% nel ’94 e l’intero pacchetto quattro anni più tardi.
Il Ford Ranger di penultima generazione nella fabbrica di Silverton
Ribattezzata la società Ford Motor Company of South Africa, la Casa dell’Ovale Blu inizialmente prosegue l’assemblaggio dei suoi modelli, di quelli della controllata Mazda e dei commerciali Mitsubishi, a cui aggiunge alcune vetture Volvo e Land Rover, altri due marchi di cui è entrata in possesso alla fine degli Anni ’90, ma che cederà entro il successivo decennio.
Nel 2015 decide di concentrare le risorse dell’impianto per i suoi pick-up di taglia media, che riscuotono grande successo sui mercati africani: sulle linee di montaggio rimangono dunque Ranger e il suo derivato Everest, un SUV costruito sul telaio del cassonato, e Mazda BT-50, un gemello di Ranger che la Casa continua a produrre tramite un accordo con il marchio giapponese, anch’esso resosi nel frattempo indipendente.

la festa per l’avvio della produzione del nuovo Range nel 2022
L’arrivo di Volkswagen e la corsa all’avanguardia
Nel 2021, Ford annuncia l’arrivo della nuova generazione di Ranger che porta con sé nuovi accordi strategici e un importante sviluppo per Silverton: la Casa ha stipulato una joint venture con Volkswagen per la condivisione di diverse piattaforme (compresa proprio quella del Ranger, destinata a fare da base alla seconda generazione di Volkswagen Amarok di cui Ford assicurerà anche l’assemblaggio proprio a Silverton).


L’ultimo tratto della linea produttiva di nuovo Ranger
Per sostenere le crescita dell’attività, la Casa delibera un investimento di oltre un miliardo di dollari per ampliare lo stabilimento e portarne il potenziale da meno di 170.000 a 200.000 unità l’anno anche grazie a 1.200 nuove assunzioni che portano la forza lavoro a raggiungere i 5.500 addetti.

Il controllo dei componenti con scanner laser

Una fase dell’assemblaggio carrozzerie
Il rinnovamento non ha come obiettivo soltanto l’aumento dell’area produttiva, ma anche delle tecnologie e del livello di sostenibilità dell’impianto. Secondo i piani, dal 2024 questo diventerà infatti totalmente autosufficiente sul piano energetico e interamente “carbon neutral”.
Per questo, ha rinnovato il “body shop”, il reparto carrozzerie con nuovi sistemi di verniciatura a basso residuo chimico, e aumentato la flessibilità e l’automazione della fabbrica tramite tecnologie digitali.

Il posteggio con pannelli solari nella fabbrica Ford di Silverton
Un terzo dell’energia arriva dal parcheggio
Quanto alla conversione alle energie pulite, è oggetto di uno specifico piano la cui prima fase è stata completata a metà 2022 con l’attivazione del parco, anzi, del “parcheggio” solare: oltre 30.200 pannelli fotovoltaici sono stati installati sulle pensiline che offrono riparo a più di 3.600 auto nell’area parcheggio del complesso di Silverton.
Connessi a 120 inverter e otto trasformatori, possono produrre in un anno 13,5 megaWatt di energia pulita, pari a circa il 35% del fabbisogno complessivo dello stabilimento. Il resto arriva attraverso accordi a lungo termine con fornitori locali che garantiscono la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma sarà gradualmente ridotto con l’ampliamento della capacità di autogenerazione della fabbrica nei prossimi 24 mesi.

Inaugurazione | 1961 (Chrysler) |
Proprietà | Ford Motor Company of South Africa |
Collocazione | Silverton, Pretoria, Sudafrica |
Superficie | 1.130.000 metri quadri di cui 157.000 coperti da edifici |
Dipendenti impiegati | oltre 4.300 |
Capacità produttiva | oltre 200.000 unità l’anno |
Altre attività | Assemblaggio motori |
Modelli attualmente prodotti | Ford Ranger ed Everest, Mazda B-Series |
Modelli storici più importanti prodotti | Chrysler Valiant, Peugeot 504, Mitsubishi Starwagon, Ford Meteor, Sierra, Mondeo, Ranger, Mazda 323, 626 e B-Series, Volvo S40 |
Modelli di prossima produzione | Volkswagen Amarok |