Formula 1, Intrecci Williams-Volkswagen

Parlare di VW e del gruppo in F.1 è un tormentone che va avanti da anni senza mai concretizzarsi. Basti dire che a fine 2014 Stefano Domenicali, transfuga Ferrari, approdò in Audi proprio per verificare la possibilità di sbarcare nel circus. Non se ne fece niente anche se un motore girava al banco prova VW in attesa di omologazione. Poi Audi mollò i prototipi, scelse la F.Elettrica salvo poi abbandonarla e riproporre, proprio in questi giorni, il ritorno a Le Mans con un prototipo.

Ma c’è qualcosa che continua a girare come un tarlo fra il gruppo VW e la F.1. La Williams, si sa, è stata acquistata da un fondo di investimenti USA. La Dorlington Capital ha comprato la squadra lo scorso 20 agosto e come obiettivo si sono posti il ritorno al successo in F.1. Ma per farlo, al giorno d’oggi, non basta avere un motore buono come quello Mercedes, occorre che dietro ci sia la mano di una Casa ufficiale.

E qui scatta l’operazione “sospetta”. Alla Williams sono arrivati Jost Capito come team manager e Francois-Xavier Demaison, entrambi ex VW e nel frattempo la Williams Advance Enginering ha firmato un accordo di collaborazione con la Italdesign per lo sviluppo di vetture basate sul powertrain elettrico che Williams ha sviluppato (e che ha fornito anche alla F.E ai suoi albori). Italdesign è una azienda fondata da Giorgio Giugiaro ma è controllata al 90 per cento da VW per cui il travaso fra la tecnologia di un team F.1 e la produzione di vetture elettriche stradali, almeno sulla carta è un dato di fatto. Vedi le nuove Id4 e progetti vari come le GTX che dovrebbero mandare in pensione le vecchie e care GTi del passato. Il budget cup da 145 milioni di euro a stagione (escluso i primi tre stipendi e quello piloti) potrebbe finalmente convincere il gruppo VW ad arrivare in F.1 con un proprio team.

In fondo, Dorlington Capital, come tutti i fondi di investimento, dopo aver acquistato aziende in crisi, averle ripulite, ha lo scopo di intascare i soldi con la successiva cessione del bene acquistato e in questo caso farlo in collaborazione con un gruppo come VW (che negli USA ha la necessità di ripulirsi l’immagine dopo il diesel gate) potrebbe essere una soluzione. Resta il nome del possibile neo team: se l’operazione Aston Martin dovesse riuscire, potrebbe essere un altro blasonato nome britannico (Bentley?) oppure finalmente dare sbocco a Lamborghini che in F.1 in passato ha già scritto delle pagine sportive.

Se Audi è Le Mans e VW elettrico, non ci sono molte altre possibilità. Il fatto di avere al vertice di Williams due ex VW di alto profilo ed esperienza, potrebbe essere la quadratura del cerchio per una F.1 alla disperata ricerca di Case e nomi importanti dopo il ritiro ufficiale di Honda (che potrebbe restare come Mugen) e un dominio Mercedes che in Germania non è digerito da BMW e appunto il gruppo VW…

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