A pochi giorni dal GP di Imola, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto sul futuro dei due GP italiani nel calendario della Formula 1


16 maggio 2023

A pochi giorni dall’inizio del weekend di gara del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2023 di Formula 1, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, è intervenuto sul mantenimento di entrambi i GP italiani presenti in calendario attualmente. “I gran premi significano lavoro, turismo, bellezza e ricchezza – ha dichiarato in collegamento da remoto durante la conferenza stampa di presentazione del GP di Imola -. L’obiettivo è di mettere in sicurezza sia Imola che Monza, che devono assolutamente convivere“.  

“Le sfide della sostenibilità e del green sono affascinanti e vanno benissimo – ha aggiunto Salvini – ma il rombo dei motori, quelli belli e che a qualcuno danno fastidio, a me riempiono di emozione e sono insostituibili“. Monza e Imola hanno un posto garantito in calendario fino al 2025, anno in cui andranno in scadenza i contratti di entrambi gli appuntamenti italiani dell’attuale calendario della F1. Il futuro oltre la metà di questo decennio, però, appare decisamente nebuloso, soprattutto alla luce di alcune recenti dichiarazioni del CEO della categoria, Stefano Domenicali. 

I circuiti storici, aveva osservato, non devono “essere arroganti e pensare di avere il futuro assicurato perché si ha una gara da cento anni onestamente non è sufficiente”. “Quando i circuiti storici si guardano solamente alle spalle – aveva osservato il top manager italiano – non va bene. Se invece hanno una base solida per guardare al futuro è una cosa molto positiva. È per questo che per quanto riguarda i cosiddetti circuiti storici focalizziamo la nostra attenzione sul capire qual è la loro visione dell’avvenire”. “Siamo molto onesti nei loro confronti – aveva aggiunto Domenicali – dicendo loro che se vogliono restare in calendario devono fare ciò che è giusto per loro e per la stessa F1”. Solo il tempo ci dirà se quello che si auspica Salvini possa davvero proseguire nel tempo.

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