Gli pneumatici sono uno di quei componenti che si tendono a dare per scontati, a cui si dà poca importanza. Si compra l’auto con quelli di primo equipaggiamento e quando è ora di cambiarli ci si affida ai consigli del gommista, si cerca qualche offerta nella grande distribuzione o su internet, oppure (peggio ancora) si percorrono strade “low cost” che però non portano mai a nulla di buono. Ogni auto, invece, avrebbe bisogno del pneumatico più adatto a lei, ovviamente in buone condizioni e gonfiato alla pressione corretta. Per questo Goodyear ha sviluppato una versione dedicata ai SUV più prestazionali del suo pneumatico top di gamma, l’Eagle F1 Asymmetric 3. Questo genere di auto, infatti, ha caratteristiche peculiari, come la massa elevata e il baricentro alto, che influenzano fortemente il modo in cui le gomme mantengono il contatto con l’asfalto.

Niente terra e niente neve

Specifichiamo asfalto perché questo è un pneumatico prestazionale, sviluppato specificamente per le prestazioni su strada e ha prestazioni assai modeste in fuoristrada e sulla neve. Dal punto di vista tecnico non potrebbe essere altrimenti – a meno di poter riscrivere le leggi della fisica e della chimica – e del resto chi compra una Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, una Maserati Levante, una Porsche Cayenne o una Range Rover Velar difficilmente ha velleità off-road. Tornando all’Eagle Asymmetric 3 SUV, trattandosi di una variante dell’Eagle “classico”, ha le stesse tecnologie firmate Goodyear, come la Active Braking Technology e la Grip Booster Technology. La prima permette di aumentare la superficie di contatto con la strada in fase di frenata, la seconda utilizza mescole adesive speciali; l’effetto dell’azione combinata di entrambe è un incremento generale del grip e un miglioramento degli spazi di arresto sia sull’asciutto che sul bagnato.

Tecnologia che fa la differenza

Cioè che invece differenzia la versione SUV da quella classica è il disegno del battistrada e l’inedita costruzione rinforzata frutto di una diversa combinazione e scelta degli strati di tela e dei materiali che la compongono. Il risultato finale è una risposta in curva più rapida, una maggiore maneggevolezza e un consumo più omogeneo del battistrada. Riguardo all’ultimo punto l’Eagle Asymmetric 3 SUV ha anche una cavità diversa, necessaria per adottare la tecnologia UHP Cool Cushion Layer, che riduce la resistenza al rotolamento per ridurre i consumi di carburante. Entrando più nel dettaglio dobbiamo tenere a mente che tutti gli pneumatici sono composti da più strati sovrapposti di diversi materiali, la cui combinazione deve dare un risultato preciso in termini di aderenza, direzionalità, durabilità, resistenza e robustezza.

Tanto grip sul bagnato

I primi due strati che compongono uno pneumatico sono composti da una tela, ovvero un fitto incrocio di sottili corde di metallo. Nell’Eagle Asymmetric 3 SUV i tecnici Goodyear hanno deciso di stendere le corde senza sovrapporle perfettamente ma disponendole secondo angoli diversi. Inoltre, queste corde sono realizzate con un mix di kevlar e nylon, due materiali dalle caratteristiche quasi opposte in termini di elasticità e resistenza, che messi insieme risultano complementari, formando un mix perfetto. Tradurre tutta questa teoria nella pratica vuol dire salire su una Range Rover Velar da oltre due tonnellate e mettere le gomme alla frusta in quattro test su asciutto e su bagnato. Ma di questo vi racconteremo in un altro articolo. Nel frattempo accontentatevi di sapere che nel test di frenata da 80 km/h all’ora sul bagnato, la Velar equipaggiata con le nuove Goodyear si è fermata in media 2,7 metri prima di quanto fatto con il migliore tra i pneumatici concorrenti.

 

 

 

 

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