Ha’Il, Arabia Saudita, 16 Dicembre. Il doppio impegno del Hail Toyota Rally 2020 si conclude in modo a dir poco sbalorditivo. La gara sulle piste del Deserto saudita premia Al Attiyah, che riesce a rovesciare il risultato maturato alla fine della prima tappa in favore di Sainz. Vero che Sainz paga un piccolo errore di navigazione, ma l’azione di Al Attiyah è incontenibile. In questo modo per il Principe del Qatar arriverebbe anche un risultato clamoroso e in buona parte inaspettato. Distante 5 posizioni indietro, infatti, il russo Vasiliev riuscirebbe a regolare l’avversario diretto della vigilia, Ten Brinke, ma non a contenere il ritorno di Al Attiyah che finirebbe per mettere ancora una volta le mani su una Coppa del Mondo.

Ma l’epilogo del giallo è un altro, e la seconda Hail Baja diventa il teatro di un autentico thriller poliziesco. Ecco il perché della valanga di condizionali. Il risultato regge infatti fino alla doccia, poi, mentre le vallette mettono in ordine le coppe per la cerimonia della premiazione finale, cominciamo ad arrivare, come colpi di scena, i comunicati straordinari della Giuria di Gara. Un primo aspetto della questione riguarda lo scontro, fino ad allora ritenuto diretto, tra Vasilyev e Ten Brinke. È un botta e risposta di reclami e di tempi restituiti per un errore riconosciuto di stesura del Road Book. In questo caso si tratta di calcolare il tempo perso dai concorrenti a riprendere la pista giusta, e finisce che il russo di Mini ha la meglio sull’olandese di Toyota. Magra soddisfazione, perché intanto la Coppa sarebbe andata verso il Qatar.

Si va avanti ma non è finita, perché il russo ha chiamato in causa un problema di limiti di velocità superati. Altro reclamo, questa volta cruciale. Si chiamano tratti a velocità controllata, di solito in corrispondenza con l’attraversamento di un villaggio. È una sanzione che arriva come una mannaia in funzione dell’importanza dell’infrazione, come l’autovelox. Otto Equipaggi vengono penalizzati in misura variabile. Tra questi Al Attiyah, 2 minuti, Sainz, 1 minuto. Poi Al Rajhi, Ten Brinke, Val Loon, Krotov e Chabot. È il caos. Il Rally, anzi la Baja, e la Coppa del Mondo cambiano faccia e… proprietario.

Sainz scavalca Al Attiyah tavolino e vince la Hail Baja 2. Al Attiya scende al secondo posto, Peterhansel era ed è comunque terzo. In questo modo, però, l’Asso del Qatar deve rinunciare a sette punti, che diventano un magnifico regalo per Vasilyev che riceve, dalla giuria di Gara, la sua seconda Coppa del Mondo Cross-Country Baja dopo la prima vinta nel 2014, sempre con Mini.

Per Sainz e Cruz, e soprattutto per il Buggy Mini John Cooper Works del Team X-raid è una vittoria non entusiasmante ma comunque importante. La macchina è pronta per difendere il Titolo conquistato un anno prima alla Dakar. Buono anche il terzo posto, né troppo “vivace” né troppo sonnolento, del secondo Equipaggio Mini X-raid di Stephane Peterhansel e Edouard Boulanger, ottenuto senza “scosse” e con un ritardo tutt’altro che scandaloso.

Fine della stagione (a meno di altri colpi di scena a tavolino). Un po’ turbolento e non proprio ideale per la popolarità del pur bravissimo Vasilyev.

Alla grande, invece il quindicesimo posto assoluto, primi fuori dalla mischia dei prototipi con il piccolo Can-Am T4 di South Racing, della coppia arabo-italiana formata dal fratello di Al Attiyah, Khalifa, e dal nostro Paolo Ceci. Un grande risultato che vale come promessa di una bella Dakar. Interessantissimo anche il debutto dei due SSV Yamaha YXZ1000r Rally del Team X-raid. Tra questi il Proto della “nostra” Camelia Liparoti, iscritta tra i National, seconda di categoria alle spalle del compagno di Team Mattias Ekstrom.

 

Al contrario, la Hail Baja 2 delle Moto è finita nel modo più “pacifico” e prevedibile, da subito scontato. Adrien Van Beveren ha concluso la sua cavalcata trionfale senza concedere nulla agli avversari, e tanto meno alle polemiche. Il francese Pilota ufficiale Monster Energy Yamaha Rally conquista, così, un doppio successo che, se da solo non vale molto, globalmente è la centratura perfetta dell’obiettivo: una lunga scorribanda in assetto da gara per collaudare il “pacchetto” a tre settimane scarse dall’inizio della Dakar. Van Beveren non ha avuto avversari. Anche Konrad Dabrowski, il figlio d’arte che in Baja 1 aveva provato a tenere il ritmo del maestro, pur a debita distanza, ha ceduto alla pressione e in “Gara 2” si è fatto superare da Mishal Al-Ghuneim e Anass Al-Reheyani, Piloti locali di buon livello ma non imprendibili. L’obiettivo del giovane Dabrowski, in ogni caso, era quello di portare esperienza a un bagaglio in piena fase di composizione, e in questo senso la sua gara è ineccepibile e confortata da un alloro di categoria che fa curriculum.

 

Adesso, ancora qualche rifinitura organizzativa, Natale, l’ultimo bullone da stringere e il tampone da fare, poi è Dakar Arabia Saudita 2021.

 

© Immagini Red Bull Content Pool, X-raid, Yamaha Racing, Hail Rally

Hail Baja 2 – FIA. Classifica Finale Assoluta Auto:

1. Carlos Sainz (ESP)/Lucas Cruz (ESP) MINI JCW Buggy, 4hr 51min 24sec

2. Nasser Saleh Al-Attiyah (QAT)/Matthieu Baumel (FRA) Toyota Hilux, 4hr 51min 30sec

3. Stéphane Peterhansel (FRA)/Edouard Boulanger (FRA) MINI JCW Buggy, 4hr 52min 40sec

4. Yazeed Al-Rajhi (SAU)/Ditk von Zitzewitz (DEU) Toyota Hilux Overdrive, 4hr 55min 40sec

5. Jakub Przygonski (POL)/Timo Gottschalk (DEU) Toyota Hilux Overdrive, 4hr 59min 13sec

 

Hail Baja 2 FIM – Classifica Finale Assoluta Moto:

1. Adrien van Beveren (FRA) Yamaha 450 WRF, 5hr 19min 20sec

2. Mishal Al-Ghuneim (SAU) KTM 450 Rally, 6hr 12min 25sec

3. Anass Al-Reheyani (SAU) KTM 450, 6hr 12min 35sec

4. Konrad Dabrowski (POL) KTM 450 Rally Replica, 6hr 29min 00sec

5. Mohammed Jaffar (KUW) KTM 450 Rally Replica, 9hr 08min 28sec, etc

 

Classifica Finale Coppa del Mondo FIA Cross-Country Bajas*:

1. Vladimir Vasilyev (RUS), 51 punti

2. Nasser Saleh Al-Attiyah (QAT), 48.5

3. Bernhard ten Brinke (NLD), 48.5

4. Carlos Sainz (ESP), 46.5

5. Stéphane Peterhansel (FRA), 33

*In attesa di approvazione FIA

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