Ce li avete presenti quei programmi televisivi della serie “Extreme makeover”, nei quali si seguivano le vicende di trasformazione delle persone che non si trovavano a proprio agio con il loro aspetto fisico oppure nella ristrutturazione totale di una casa?
Ecco, è ciò a cui ho pensato quando ho visto la nuova Hyundai Santa Fe. Il rifacimento del SUV coreano, del resto, è effettivamente estremo. Non tanto per quanto riguarda la piattaforma, che resta la stessa, quanto piuttosto per lo stile degli esterni e per la progettazione dei volumi interni, capaci di ospitare fino a sette persone. Vediamo quanto è cambiata in questo #PerchéComprarla.
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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi
Pregi e difetti
Verdetto
Ci piace | Non ci piace |
Spazio e versatilità | Assenza di un motore diesel in gamma |
Soluzioni intelligenti per la vita a bordo | Fari matrix LED non disponibili |
Comfort di marcia |
La Hyundai Santa Fe è un esempio perfetto di auto pratica, intelligente, moderna e ben fatta. E pure “stilosa”, perché no, capace di fare un po’ il verso alla Land Rover Defender. Costando la metà. Si guida bene e, soprattutto, è comodissima per lunghi viaggi, per chi guida e per chi no.
Dimensioni, bagagliaio e spazio
La Hyundai Santa Fe sembra quasi un carro armato e questo infonde anche un certo senso di sicurezza, oltre che di robustezza. Inconfondibile, pure dietro dove magari la vista non è del tutto armoniosa al primo impatto. In foto o in video poi sembra più grande di quanto sia in realtà ma le dimensioni sono comunque generose, tanto che per aiutarsi ad arrivare alle barre sul tetto c’è anche una maniglia nascosta.
La Hyundai Santa Fe è disponibile con cinque o sette posti. Con i due sedili della terza fila, optional, ripiegati, c’è tanta volumetria disponibile. Peccato che però la cappelliera non stia nel doppio fondo. Sollevando la terza fila resta comunque posto per un trolley da cabina.
Abbattendo la seconda, cosa che si può fare con i tasti dedicati sul lato, la superficie è piatta e le possibilità di carico praticamente infinite. Ci sono poi ganci, anelli e anche due prese: di tipo domestico e 12V.
L’accesso dietro è veramente ampio, anche se i più alti dovranno piegare la testa. Sedute comode e larghe, tanto spazio per ginocchia e testa, schienali che si inclinano e divano scorrevole e, al centro, nessun tunnel che possa essere d’intralcio. Pratici il bracciolo e le tendine parasole, così come i sedili riscaldabili, i portabicchieri sui pannelli porta e i ganci dietro gli schienali. Ci sono pure le prese USB-C. Enorme il portaoggetti al centro, e infatti le bocchette dell’aria sono a lato, sui montanti.
Accedere alla terza fila è roba da persone agili ma, una volta seduti, lo spazio non manca, così come attenzioni gradite quali la climatizzazione dedicata, le prese di ricarica e i portabicchieri.
Le misure | |
Fuori | |
Lunghezza | 4,83 metri |
Larghezza | 1,90 metri |
Altezza | 1,77 metri |
Passo | 2,81 metri |
Dentro | |
Bagagliaio | 628 – 992 – 1.949 litri |
Plancia e comandi
Che le coreane siano fatte bene ormai lo sappiamo tutti. La Santa Fe però aggiunge anche quella cura per lo stile che sa tanto di europeo. Personalmente ci vedo un po’ di influenza Land Rover nel disegno del volante e sulla plancia, al centro, inclinata e con due piccoli schermi all’interno dei rotori per il climatizzatore.
Tutto è ben disposto e ordinato, e questo aumenta la sensazione di spazio. Sono poche le auto che offrono due piastre di ricarica a induzione, benché in questo caso non siano ventilate. Furbo anche poter scegliere con un tasto se il telefono, oltre a essere ricaricato, deve anche essere collegato all’infotainment.
Sotto al grande tunnel c’è ancora tanto spazio oltre a una 12V, così come è generoso il bracciolo centrale che si apre in due direzioni. Davanti al passeggero c’è una pratica mensola svuotatasche, e sotto il più classico cassetto. Non finisce qui: c’è anche un vano che, con dei raggi UV-C, è in grado di sterilizzare gli oggetti. Il sedile destro si può regolare anche dal lato guida.
Moderno e completo l’infotainment, con certi menù che però, essendo strutturati come liste, possono far distrarre mentre si guida.
Come va e quanto consuma
Lunghezza e forme sono da locomotiva, e la comodità di viaggio pure! Un’auto come la Santa Fe nasce proprio per questo e, devo dire, mantiene in pieno la promessa. Sedute comodissime, alte, posizione ben regolabile e una bella visibilità grazie alle superfici regolari e agli specchi generosi. Sensori e telecamere sono di buona qualità ma bisogna mettere in conto che larghezza e passo lungo, in città, la rendono poco agile.
Eppure il motore è proprio in città che dà il meglio di sé, perché parliamo di un 1.6 quattro cilindri turbo benzina che, nelle partenze, nelle manovre e quando la carica lo consente, resta spento grazie all’intervento di un motore elettrico da 65 CV che fa procedere la Santa Fe nel completo silenzio e senza vibrazioni per brevi tratte.
La batteria poi si ricarica da sé sfruttando l’energia cinetica o il surplus di coppia del motore a benzina, che dunque si accende ma che entra in azione anche quando si chiede più potenza. Eroga 160 CV ma, in totale, considerando l’elettrico, l’output è di 215 CV. 0-100 km/h in poco più di 9 secondi e velocità di punta di 180 km/h orari.
Il cambio automatico a sei rapporti si sente molto poco, e dunque mette in collegamento in modo naturale i due motori così come naturale è anche il feedback del pedale del freno: cosa non sempre scontata su una full hybrid. Buono in città anche che ci sia l’auto hold e il radar che in coda avvisa quando l’auto davanti riparte.
L’assetto è morbido e assorbe qualsiasi irregolarità in maniera ottima, tornando al discorso del comfort. Certo, questo significa anche che nelle curve veloci si sentono le inerzie, considerando che parliamo di circa 2.000 kg di massa totale. Premesso questo, per la guida più controllata la Santa Fe è perfetta. Ci sono tre mappe di guida, Eco, Sport e MyDrive, quella configurabile e che si adatta alla strada. La versione a trazione integrale aggiunge le mappe specifiche per fango, neve e sabbia.
La Santa Fe è equipaggiata con tanti dispositivi di ausilio alla guida, tra l’altro ben calibrati. Ad esempio, c’è il cambio automatico di corsia: basta inserire la freccia e lei effettua la manovra da sola. Ancora, c’è il monitor per l’angolo cieco sul cruscotto oppure la possibilità di sfruttare il centraggio di corsia, che mantiene le traiettorie, anche quando il cruise control è disattivato.
Venendo ai consumi, in città si fanno poco più di 15 km/l. In extraurbano si sta sui 16 km/l e in autostrada sui 13,5 km/l, perciò la media è di circa 15 km/l, cioè 6,7 litri per 100 km.
Versione provata | |
Motore | 1.6 benzina + elettrico |
Potenza | 215 CV |
Coppia | 265 Nm |
Cambio | Automatico a 6 marce |
Trazione | Anteriore |
Prezzi e concorrenti
Listino semplice, in pieno stile coreano. Si parte con poco più di 49.000 euro per la versione Business con trazione anteriore e 5 posti. Per i 7 posti servono 1.200 euro in più. Con quella a trazione integrale si sale a, rispettivamente, 51.600 e 52.800 euro. L’allestimento XClass di questa prova parte invece da poco più di 54.000 euro per arrivare 57.500 euro. Nel corso del 2024 arriva anche la motorizzazione ibrida plug-in.
La Kia Sorento, che è strettamente imparentata con la Santa Fe, offre anche un motore turbodiesel abbinato alla trazione integrale. Un’altra ibrida a sette posti, poco più grande della Santa Fe, è la Toyota Highlander, mentre la Nissan X-Trail è più corta. E poi c’è anche la nuova Peugeot 5008.