Il concetto di motori modulari, ossia le famiglia di propulsori ottenuti partendo da un singolo cilindro base da “moltiplicare” a piacimento, non è di per sé nuovissima, ma negli ultimi vent’anni grazie alla tecnologia ha assunto un nuovo significato, permettendo effettivamente di realizzare una serie di unità benzina e diesel con vari frazionamenti con un’elevata percentuale di parti in comune.
Pioniera, in questo particolare campo, è stata BMW, che intorno al 2009 ha introdotto una serie di motori sovralimentati a 3, 4 e 6 cilindri, benzina e diesel, adatti tra l’altro ad architetture con motore longitudinale o trasversale e che arrivavano a condividere fino al 60% dei componenti. Qualche anno dopo, anche Jaguar Land Rover ha seguito lo stesso esempio dando vita alla famiglia di motori Ingenium. che attualmente copre la quasi totalità della gamme di tutti i modelli del gruppo britannico.
Versatili e modulari
Il vero punto di forza della famiglia di motori Ingenium è, appunto, l’architettura modulare: partendo da un cilindro di circa 500cc di cilindrata, la Casa inglese è in grado di produrre in base alla richiesta del mercato motori alimentati a benzina o diesel da 3, 4 o 6 cilindri. Una soluzione interessante che garantisce efficienza e riduzione dei costi nella fase di produzione e che consente all’azienda la massima flessibilità e versatilità dei componenti.
Tanta tecnologia
Ideati, progettati e prodotti presso l’Engine Manufacturing Centre di Jaguar – Land Rover a Wolverhampton nel Regno Unito e presso lo stabilimento di Changsu in Cina, i motori Ingenium sono caratterizzati da un blocco motore e una testata completamente in alluminio. Alesaggi oe corsa sono rispettivamente di 83 e 92,3 mm mentre il rapporto di compressione varia in base al tipo di alimentazione da 10,5:1 per i diesel a 15,5:1 per i benzina.

Un po’ di Italia
I motori Ingenium sono dotati di varie tecnologie all’avanguardia che permettono di ridurre al massimo gli attriti interni e di migliorare l’efficienza complessiva. Tra queste troviamo i cuscinetti a rulli sugli alberi a camme, pompe dell’acqua e dell’olio a portata variabile e a controllo elettronico, raffreddamento a circuiti separati per un rapido riscaldamento delle teste, sistema di trasmissione del moto agli alberi a camme semplificato, albero a gomiti disassato dal centro del blocco e i getti di raffreddamento del pistone a controllo elettronico.
Inoltre, il sistema di controllo idraulico dell’alzata delle valvole di aspirazione, che contribuisce significativamente all’efficienza, utilizza una tecnologia che altro non è se non quella dei motori MultiAir di FCA: nel 2017, infatti, JLR ha acquisito i diritti per il suo sfruttamento dalla Schaeffler, che li deteneva in quanto partner per lo sviluppo e l’industrializzazione di questa tecnologia ideata dal Centro Ricerche Fiat nel 2001.
Motore | Potenza | Produzione | Modelli |
AJ150 da 1,5 litri | 160-200 CV | da 2019 | Land Rover Range Rover Evoque, Discovery Sport |
AJ200 da 2,0 litri | da 200 a 404 CV | da 2016 | Land Rover Range Rover, Range Rover Sport, Evoque, Velar, Discovery, Defender, Jaguar F-Type, E-Pace, XE, XF, XJ, E-Pace, F-Pace; |
AJ300 da 3,0 litri | da 340 a 400 CV | da 2019 | Land Rover Range Rover, Range Rover Sport, Range Rover Velar, Defender, Discovery, Jaguar F-Pace |
AJ200D diesel da 2,0 litri | da 150 a 240 CV | da 2015 | Land Rover Discovery, Range Rover Evoque, Range Rover, Defender, Velar, Jaguar XE, E-Pace, F-Pace; |
AJ300D diesel da 3,0 litri | da 200 a 350 CV | da 2020 | Land Rover Range Rover, Range Rover Sport, Defender |