Parliamo di patente di guida e ampliamo il discoro all’intero contesto europeo. L’ETSC (European Transport Safety Council – Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti) ha presentato uno studio in cui vengono messe in evidenza le criticità per quanto riguarda la normativa nell’ordinamento UE.

In particolare si parla dei prossimi provvedimenti che dovrebbero essere presi appunto in materia di patenti in tutti i Paesi membri. Una delle considerazioni più importanti che sono state fatte è che l’epilessia, il diabete, i disturbi mentali e le dipendenze siano più importanti del fattore età del conducente. Ma vediamo di approfondire il discorso.

L’ACI ha reso noti i punti più importanti di questo recente studio dell’ETSC, dichiarando che il Consiglio sottolinea quanto sia necessario valutare l’idoneità degli utenti patentati non più solo in base alla loro età, ma anche (e soprattutto) tenendo conto di quali sono le loro particolari condizioni di salute. Va infatti preso in considerazione assolutamente il fatto che un soggetto possa avere dei disturbi mentali, possa abusare di sostanze, o abbia una malattia invalidante e grave quale l’epilessia o il diabete.

Quelli appena elencati infatti sono dei fattori che possono influenzare molto di più le capacità di guida di un soggetto rispetto alla sua età. Si propone quindi il rilascio di speciali patenti “condizionate”, per dare la possibilità alle persone anziane, che però hanno un basso livello di rischio, di continuare a guidare in determinate condizioni.

L’ETSC ci tiene comunque a sottolineare che mancano dei dati scientifici attendibili a livello comunitario, ma che ad esempio ad oggi, in Finlandia, è stato dimostrato che il 16% degli incidenti mortali possono essere imputati purtroppo a malattie del conducente, soprattutto di origine cardio-vascolare. Per questo si richiede un’indagine più approfondita sulle cause di ogni incidente in Europa, così da fornire un contributo scientifico molto importante per le norme e la loro efficacia in questo ambito.

Si punta a realizzare dei nuovi specifici programmi formativi coordinati in tutta Europa per i medici di famiglia, figura fondamentale per individuare i soggetti a rischio. Altro tassello mancante secondo l’ETSC è la massima chiarezza delle etichette dei farmaci, che dovrebbero indicare in maniera ben decisa quelli che influiscono sulle capacità psico-fisiche di chi si mette alla guida di un veicolo. Il Consiglio non è pienamente d’accordo nemmeno sul divieto dell’UE al rilascio della patente a soggetti con dipendenze da alcol. È vero che purtroppo molto incidenti sono causati da episodi di guida in stato di ebbrezza, ma secondo l’ETSC questi soggetti dovrebbero avere la possibilità di reintegrarsi con dei programmi di riabilitazione ovviamente mirati.

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