Basta il nome…

Da anni, ormai, il nome Trailhawk contraddistingue le versioni più fuoristradistiche di alcuni modelli della Jeep. Per la Compass, adesso, questo allestimento “estremo” è riservato alle nuove ibride plug-in, che del resto sono le uniche 4×4; le altre, a benzina o diesel, hanno la sola trazione anteriore. Le contraddistingue la sigla 4xe, che rappresenta la sintesi di queste vetture: grazie al supporto del motore elettrico posteriore si ottiene la trazione integrale, e al contempo ci si può muovere anche solo a corrente e, più in generale, abbassare consumi ed emissioni. Un’unità elettrica anteriore funge poi da motorino d’avviamento e contribuisce alla ricarica della batteria al litio da 11,4 kWh nominali (9,1 kWh effettivamente sfruttabili). Come avevamo anticipato qui, per la Jeep Compass 4xe sono previsti due livelli potenza. Le versioni da 190 CV complessivi abbinano al 1.3 turbo a benzina da 130 CV il motore elettrico posteriore da 60 CV. Si chiamano Business, Business Plus e Limited, e hanno prezzi compresi fra 42.650 e 43.910 euro. Ci sono poi le Compass 4xe da 239 CV, in cui è il quattro cilindri a crescere di prestazioni; si tratta della Trailhawk e della S (che sono proposte allo stesso prezzo, non proprio basso). 

Pulsanti fuori mano

Le migliori doti in off-road della Jeep Compass 4xe Trailhawk sono frutto dei paraurti specifici, che migliorano gli angoli di attacco e di uscita sui dossi, e della modalità di guida specifica per fondi rocciosi. Questa si aggiunge alle funzioni per terreni fangosi, sabbiosi o innevati, e alle funzioni Sport e “auto” presenti anche nelle altre versioni. Va detto che i comandi per selezionarle sono un po’ troppo in basso, davanti alla leva del cambio automatico. Ancora più difficili da raggiungere senza distogliere lo sguardo dalla guida i tre pulsanti (spostati più a destra) per gestire il sistema ibrido: attivano le funzioni Hybrid (in cui è l’elettronica a valutare di volta in volta il contributo dei motori alla spinta), Electric (fa muovere fino a 130 km/h esclusivamente a corrente) ed e-Save, che permette di mantenere o incrementare il livello di carica della batteria. 

Sempre connessa

L’altro tasto specifico delle Jeep Compass 4xe si trova a sinistra del bilanciere del freno a mano elettronico, e serve per aumentare il livello di energia recuperata nei rallentamenti per ricaricare gli accumulatori: premendolo, aumenta il freno motore elettrico quando si rilascia l’acceleratore, ma mai in modo eccessivo. Il funzionamento del sistema ibrido viene visualizzato nello schermo del valido sistema multimediale. Da remoto, invece, tramite l’app My Uconnect si può controllare lo stato di carica della batteria, programmare l’accensione del “clima” e pianificare le ricariche in base alla disponibilità di colonnine nei dintorni. A proposito di app per i cellulari, ancora prima di recarsi in concessionaria si può scaricare (gratuitamente dagli store per telefonini con sistema operativo Android o Apple) Go 4xe: permette di fare delle simulazioni sull’utilizzo della vettura, calcolando il range di autonomia da una posizione geografica a scelta, la spesa per i rifornimenti e il risparmio sulle emissioni di anidride carbonica garantito dal sistema ibrido. Le stesse funzioni sono disponibili anche per la Jeep Renegade 4xe (con la quale la Compass condivide la meccanica e lo stabilimento produttivo di Melfi), e lo saranno anche per gli altri modelli elettrificati Jeep in arrivo, a partire dalla Wrangler 4xe, prevista per la prossima primavera.

Bagagliaio così così

La disposizione dei componenti del sistema ibrido plug-in (per saperne di più leggi qui) è stata scelta per impattare il meno possibile su abitabilità (che è buona) e capacità di carico. La batteria al litio della Jeep Compass 4xe è divisa in due blocchi: uno sotto al tunnel centrale, al posto di un eventuale albero di trasmissione, e l’altro sotto al divano, riducendo però la capacità del serbatoio di benzina, che passa da 55 a 36,5 litri. Nel baule trova posto il convertitore per la ricarica: è sulla destra e “ruba” circa 20 litri, facendo scendere la capacità di carico da 438 a 420 litri, un valore non eccezionale per un’auto lunga 440 cm. Inoltre, nel caso della Trailhawk va anche considerato che il ruotino (di serie) non permette di utilizzare lo spazio disponibile sotto il fondo, che quindi non è regolabile su due livelli. 

Scattante e silenziosa

Alla guida, in modalità Hybrid si percorrono i primi metri in silenzio, grazie alla spinta del solo motore elettrico posteriore. Solo prendendo velocità o accelerando a fondo viene avviato il 1.3 a benzina, anch’esso piuttosto silenzioso. Abbiamo già anticipato come, in particolare in questa versione Trailhawk, la nuova Jeep Compass 4xe non tema i percorsi off-road impegnativi, inclusi i guadi. Su strada, invece, se ne apprezzano le doti dinamiche, a dispetto dei quasi 1800 kg di peso a vuoto. Affondando il piede sull’acceleratore si viene spinti contro il sedile, mentre nell’impiego normale è l’efficacia delle sospensioni sui fondi irregolari a farla da padrona: si viaggia rilassati. Abbiamo provato a utilizzare la modalità elettrica persino in autostrada, leggendo nel cruscotto una punta di 139 km/h: più che altro, una curiosità, visto che non è certo questa la situazione in cui apprezzare i vantaggi di una ibrida plug-in. Nella modalità e-Save, destinata alla rigenerazione della batteria in movimento, ci saremmo aspettati di veder salire il livello di carica più rapidamente. Ma i tecnici ci hanno spiegato che è una scelta ben precisa, per non penalizzare troppo i consumi di benzina in queste condizioni. Se, invece, si sfrutta il modo più ecologico ed efficiente per la ricarica, ovvero collegandosi alla rete elettrica, la Jeep parla di circa 5 ore per un “pieno” di elettricità da una presa domestica, mentre da una colonnina pubblica a 7,4 kW ne bastano un paio (una sola se ci si accontenta di arrivare all’80%).

Secondo noi

Pregi
> Brio. Il 1.3 turbo a benzina e il motore elettrico danno una spinta immediata e vigorosa.
> Comfort. Le sospensioni sono efficaci sullo sconnesso. E, soprattutto in modalità elettrica, ci si muove con poco rumore. 
> Versatilità. Questa vettura passa con disinvoltura dall’autostrada a impegnativi percorsi off-road.

Difetti
> Baule. Per un’auto di queste dimensioni non è granché. E, a differenza di altre versioni, il piano non si regola in altezza.
> Comandi. I pulsanti per gestire il sistema 4×4 e le modalità di guida sono troppo in basso.
> Prezzo elevato. Questa versione non costa poco. Meglio puntare su quelle da 190 CV, sempre ibride plug-in.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore