Una tecnica innovativa per catturare fino a mille tonnellate di CO2 in un anno


20 ottobre 2022

Ripulire l’atmosfera dagl inquinanti più pericolosi e reimmettere in circolo aria più pulita: Audi, in collaborazione con Krajete, società di tecnologia verde con sede a Linz, ha sviluppato insieme una nuova tecnologia per filtrare le emissioni inquinanti, in particolare la CO2. 

Nello stabilimento austriaco si utilizza un materiale filtrante inorganico che contiene un carico elevato di molecole ed è insensibile all’umidità; così non è più per forza necessario  pre-essiccare l’aria da filtrare, e questo aumenta l’efficienza e riduce i costi e riduce di molto i cicli di carico e scarico dell’assorbitore.

In tal modo si riesce a rimuovere più CO2 nell’aria ambiente in un periodo di tempo più breve: l’aria filtrata viene immessa nuovamente nell’ambiente e la CO2 recuperata è disponibile in una forma concentrata, come materia prima per lo stoccaggio permanente o per un’ampia gamma di applicazioni industriali.

L‘impianto vicino a Linz, in fase di messa in funzione, è in grado di filtrare 500 tonnellate di CO2 all’anno ed entro la la fine dell’anno sarà affiancato da un altro modulo che raddoppierà la capacità di lavoro, portandola quindi a 1.000 tonnellate.

Si tratta di una struttura ad impatto zero, visto che l’energia elettrica necessaria per il funzionamento dell’impianto è generata da un impianto fotovoltaico all’interno dell’azienda.

Come passo successivo, Audi sta studiando la possibilità di filtrare oltre alla CO2 altri inquinanti, come gli ossidi di azoto.

Con tale iniziativa, Audi conferma il suo impegno per contrastare l’aumento della temperatura media globale: entro il 2025, il Gruppo Volkswagen punta a ridurre del 40% l’impronta ecologica di vetture e veicoli commerciali leggeri nell’intero ciclo di vita rispetto al 2018 e di raggiungere la neutralità carbonica di tutta l’azienda al massimo entro il 2050.

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