Archiviato il GP di Azerbaijian con la straordinaria vittoria di Oscar Piastri che ha permesso alla McLaren di superare la Red Bull nel campionato riservato ai Costruttori, il Circus della F1 si sposta da Baku a Marina Bay per il GP Singapore, 18esimo appuntamento del Mondiale 2024. A differenza delle altre stagioni, dove i giochi erano praticamente conclusi a questo punto dell’anno (a favore della Red Bull e di Max Verstappen ovviamente), ci apprestiamo a vivere uno dei finali di campionato più esaltanti e dal risultato meno prevedibile.

Se ormai è chiaro che la Red Bull non sia più la vettura dominante delle ultime stagioni con la McLaren che è diventata la monoposto da battere in questa pazza F1, nelle ultime gare non bisognerà sottovalutare nemmeno la Ferrari. La SF-24, nonostante non possa essere ancora definita una vettura da Mondiale, è riuscita a superare a pieni voti la crisi nera nella quale era caduta nei mesi di giugno di luglio tornando alla vittoria nel GP Italia.

Ferrari punta alla vittoria

Dopo la delusione portata a casa tra le strade azere di Baku il Cavallino Rampante, proprio per non perdere troppo terreno dai rivali, ha deciso di anticipare il nuovo pacchetto di aggiornamenti che invece, da calendario, avrebbe dovuto scendere in pista dopo l’appuntamento di Austin.
A Singapore vedremo sulla SF-24 una nuova ala anteriore. Lo scopo di questa decisione è sicuramente quello di tornare alla vittoria già sul tracciato di Marina Bay per accorciare il distacco in classifica da McLaren e Red Bull e provare, perché no, a lottare per riportare a Maranello almeno il Mondiale Costruttori.

Infatti, a seguito delle proteste mosse dalla stessa Ferrari e dalla Red Bull riguardanti le ali flessibili portate in pista dalla Mercedes e dalla McLaren, la scuderia italiana non ha potuto far altro se non che adeguarsi.
La decisione di anticipare un aggiornamento inizialmente previsto tra qualche gara non è stata casuale. Il tortuoso tracciato del GP Singapore storicamente è amico della Ferrari (basti pensare che lo scorso anno Sainz, proprio a Marina Bay, riuscì a mettere fine all’egemonia di Max Verstappen).

E la Ferrari può fare bene per davvero: con il pilota monegasco che sicuramente farà di tutto per tornare alla vittoria e permettere alla scuderia italiana di avvicinarsi alla Red Bull nel Campionato Costruttori, lo spagnolo vorrà riscattarsi dopo il ritiro di Baku arrivato a seguito del contatto con Sergio Perez al penultimo giro. La SF-24 sembra trovarsi parecchio a proprio agio nei circuiti cittadini e proprio il layout del GP Singapore (esattamente come successo per Monaco e Baku, dove solo un errore di strategia ha levato la vittoria alla Ferrai) dovrebbe adattarsi al meglio alle caratteristiche della vettura italiana.

Red Bull: incubo all’orizzonte?

Il tracciato di Marina Bay non riporta alla mente degli uomini del team di Milton Keynes ricordi piacevoli. Il GP Singapore, infatti, nel 2023 è stata l’unica gara che la scuderia anglo-austriaca non è riuscita a vincere. Il successo, in quell’occasione, finì tra le mani di uno strepitoso Carlos Sainz che riportò il Cavallino Rampante sul gradino più alto del podio. Ma se, dodici mesi fa, la Red Bull arrivava a Marina Bay nel ruolo di dominatrice incontrastata del campionato, nel 2024 le cose sono un po’ differenti per il team di Milton Keynes.
Dalla tappa di Miami, infatti, la RB20 non è più la vettura imbattibile che abbiamo conosciuto nella prima fase di questo Mondiale. Il declino della monoposto è stato lento ma inesorabile, condizione che ha permesso alla McLaren di superare la scuderia campione del Mondo nel Campionato Costruttori.

Il tracciato di Singapore è uno dei circuiti più difficili del calendario di F1, se non il più difficile. Non solo per i piloti ma anche e soprattutto per il mezzo meccanico. E proprio questo è uno dei motivi che porta a pensare che la Red Bull, questo fine settimana, possa rivivere lo stesso incubo del 2023. In certi aspetti molto simile a quanto visto a Monaco, nel 2024.
La RB20 è una monoposto un po’ troppo rigida e sui circuiti cittadini, dove serve la maggiore flessibilità possibile per non perdere nemmeno un centesimo nei confronti degli avversari, le asperità del layout si sono trasformate nei nemici numero uno di Verstappen e Perez.

Mercedes omaggia Petronas

In occasione del cinquantesimo anniversario di Petronas la Mercedes si presenterà al GP Singapore con una livrea speciale per l’occasione. Questo fine settimana a Marina Bay la monoposto tedesca lascerà il suo tradizionale “nero-argento” per lasciare il posto a un “verde smeraldo” che permetterà alle W15 di Lewis Hamilton e George Russell di essere ancora più riconoscibili. Una colorazione non tanto diversa dal punto di vista concettuale quanto da quello visivo.

La compagnia malese, uno degli protagonisti chiave nei successi della Mercedes, non solo è il fornitore di tutto ciò che riguarda carburanti e lubrificanti, ma soprattutto è lo sponsor principale del team. Ed è per questo motivo che, non essendoci più in calendario il GP Malesia, la scuderia guidata da Toto Wolff ha scelto l’appuntamento del campionato più vicino al quartier generale di Petronas per celebrare lo storico partner.

Meteo ballerino

Come se già non fosse un finale di campionato dal risultato imprevedibile, anche il meteo ci si mette di mezzo per scombinare le carte del gioco. Dal punto di vista fisico il GP Singapore è una delle gare più difficili per i piloti che si trovano a fare i conti con alte temperature e umidità opprimente a causa del clima di stampo tropicale di Marina Bay.
Secondo le ultime previsioni, sarà alto il rischio pioggia per tutto il fine settimana. Se probabilmente al sabato il cielo sarà solamente nuvoloso con il 24% di possibilità di precipitazioni, la gara della domenica potrebbe disputarsi in condizioni di bagnato visto il 51% di probabilità di pioggia.

Colapinto in F1 nel 2025?

Una delle novità che ci hanno regalato questi ultimi due GP è stato il debutto di Franco Colapinto sulla Williams al posto di Logan Sargeant. Il pilota argentino, andato subito a punti nelle sue prime gare della massima serie automobilistica, è già finito nell’orbita del mercato in vista del prossimo anno. In particolar modo Colapinto è tenuto sotto controllo dalla Sauber (Stake F1) che nel 2026 diventerà Audi.

Il team elvetico è l’unico del campionato a non essere ancora riuscito a segnare nemmeno un punto nel 2024 e sembra essere quasi sicuro che entrambi gli attuali piloti lasceranno la squadra a fine di questa stagione. Con un sedile già occupato da Nico Hulkenberg in chiave 2025, le buone prestazioni ottenute dal pilota argentino a Monza e Baku hanno convinto la dirigenza del team a non lasciare inesplorata questa strada.

Sebbene il nome di Daniel Ricciardo sia risuonato più volte in direzione della Sauber per la prossima stagione, sembra che i più avvantaggiati sotto questo punto di vista siano proprio Franco Colapinto e Gabriel Bortoleto. Se per l’argentino James Vowles, team principal della Williams, ha già reso noto che aiuterà il suo pilota nelle trattative; il brasiliano, parte del programma junior McLaren, per avere una possibilità dovrà sperare di essere lasciato libero dal team di Woking.

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